venerdì 22 settembre 2017

Girelle di sfoglia con mortadella, pecorino e pistacchi.

Gli antipasti sono pietanze da servire, in porzioni molto moderate, all'inizio del pasto del mezzogiorno con lo scopo di stuzzicare l'appetito e di predisporre il palato ai sapori delle pietanze che seguiranno.
Vanno distinti in "caldi" e "freddi"; e la regola vuole che si servano o gli uni o gli altri; nessuna regola, tuttavia, proibisce di servirli entrambi, in apertura del pranzo, purché si osservi scrupolosamente la norma di far precedere i freddi a quelli caldi.
Nel campo degli antipasti, ciascun paese ha le proprie specialità. La tradizione italiana affida (oggi, comunque, sempre più raramente) la funzione di aperitivo alla nutrita gamma di salumi nazionali: gli insaccati emiliani, il prosciutto di Parma, quello di Langhirano e quello friulano di San Daniele; il salame di Felino e quello di Napoli, la soppressata di Verona, la bondiola di Parma e la bresaola di Chiavenna, il culatello, la coppa, la mortadella o la salama di Ferrara.
Ma in alcune zone si conserva l'abitudine di servire antipasti dal gusto robusto, quali le anguille di Comacchio, il capitone romano o le sarde "in saor" veneziane; le caponate meridionali e i "grapi-pitittu" (apri-appetito) siciliani.
Oggi, però, seguendo l'influenza della cucina francese, si suole talvolta ripiegare sui salmoni affumicati da servire con melone, sul pâté di Strasburgo, i cocktails di scampi, le insalate di aragosta, le tartine al formaggio o le insalate di mare, legate con salsette morbide e appetitose.
Ma la gastronomia italiana, in fatto di antipasti, è sensibile anche alle influenze provenienti dalla Germania, caratterizzate da un velo di originalità. Per questo, talvolta, è facile poter gustare, in apertura di pranzo, anguille cotte nel vino bianco del Reno, da servire con crostini di pane, "salmone di Schwentzigen" o crauti, serviti con salumi caldi.
Tuttavia, quello degli antipasti rimane uno dei campi nel quale la fantasia e l'inventiva culinaria si può sbizzarrire con risultati, talvolta, di grande successo. Va ricordato, però, che, sia caldi che freddi, gli antipasti possono essere presentati in gran numero; ma la regola esige che i commensali se ne servano con estrema parsimonia, in modo da stimolare l'appetito senza provocare sazietà.

La ricetta di oggi, di semplice e rapida esecuzione, (30-40 minuti tra preparazione e cottura), permette di realizzare degli snack taglia-fame accattivanti e gustosi, ma possono anche, uniti ad altre preparazioni, rappresentare un componente di un antipasto

Girelle di sfoglia con mortadella, pecorino e pistacchi.

Ingredienti (per 25-30 girelle). 
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare;
120-150 g di mortadella a fette;
4 cucchiai di pecorino romano grattugiato;
4 cucchiai di granella di pistacchio (1);

1 – Preparazione.
Stendete la pasta sfoglia sul piano di lavoro.
Spolverate con la metà del pecorino e poi la meta della granella di pistacchio.
Adagiate le fette di mortadella prestando attenzione di rimanere all’interno della pasta sfoglia.
Spolverate con il restante pecorino e la restante granella di pistacchio.
Arrotolate, su sé stessa, la pasta sfoglia il più strettamente possibile.
Rifilate, se necessario, la mortadella che fuoriesce dal rotolo.
Con un coltello affilato, ricavate delle fette da circa 1 centimetro di spessore.
Ricoprite una placca da forno con un foglio di carta-forno e distribuiteci sopra le vostre girelle lasciandole leggermente distanziate tra loro.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 200 °C.

2 – Cottura.
Quando il forno avrà raggiunto la temperatura, infornate e lasciate cuocere sino a completa doratura delle girelle; occorreranno 20-25 minuti a seconda delle caratteristiche del vostro forno.

3 - Presentazione.
A cottura ultimata, sfornatele, mettetele su di una gratella a raffreddare e servite.

Di seguito un breve video riepilogativo.



(1) Non avendo a disposizione la granella di pistacchio, o non trovandola nel vostro negozio di fiduciaa, potete ovviare nel seguente modo:
- recuperate dei pistacchi, al naturale, già sbucciati;
- tuffateli per 2-3 minuti in acqua bollente;
- trasferiteli in una ciotola con dell’acqua fredda;
- eliminate la pellina;
- fateli tostare, in una padella antiaderente, per alcuni minuti per asciugarli;
- fateli raffreddare e tritateli, a coltello, sino ad ottenere una granella.








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