Il Rugelach è un dolce tipico della
cultura Ebraica di origine Aschenazita.
I Rugelach tradizionali hanno la forma simile a
quella di un croissant, fatto con pasta arrotolata intorno ad un ripieno.
Alcune fonti ne attribuiscono la medesima origine Viennese, commemorativa della
battaglia di Vienna del 1683; tuttavia, tale fatto rimane soltanto una leggenda
metropolitana, in quanto il Rugelach e un suo ipotetico predecessore Kipfel (o
Kipferl) sono antecedenti all'era moderna, mentre il Croissant come lo
conosciamo oggi è stato introdotto soltanto nel XIX secolo.
Fedele alle
sue origini, il nome viene dallo Yiddish: il finale ach indica il
plurale, mentre la particella el indica un diminutivo; la radice Rug
del nome significa "rigirato" oppure "rivoltato", in
riferimento alla forma di questi dolci. La traduzione finale può quindi essere
"involtini dolci". Alternativamente, si può intendere la radice come Rugel
che in ebraico significa "Reale" (riferito al gusto); tuttavia, tale
ipotesi è in contrasto con l'equivalente Yiddish della parola "reale"
stessa, ovvero "keniglich".
I Rugelach sono preparati con una pasta di panna
acida (ricetta tradizionale) o, alternativamente, di formaggio cremoso (più
recente, probabilmente introdotto da Ebrei Americani); esistono anche versioni
prive di derivati del latte, tale da far sì che il dolce possa esser consumato
insieme o dopo un pasto di carne e rispettare le regole kosher di tradizione
Ebraica. Il ripieno può variare: uvetta, cioccolato, nocciole, marzapane,
cannella o frutta candita.
Unica difficoltà da segnalare è la lavorazione dell'impasto, che potrebbe risultare molto morbido (non va aggiunta farina).
Unica difficoltà da segnalare è la lavorazione dell'impasto, che potrebbe risultare molto morbido (non va aggiunta farina).
Per risolvere il problema, occorre far riposare il
composto in frigorifero diverse ore (deve rassodarsi) e tirare l'impasto con il mattarello
dopo averlo ben infarinato.
Parte della tradizione popolare Ebraica, si
consumano in ogni periodo dell'anno, in ogni giorno della settimana, incluso il
Sabato.