Il saccarosio è un composto chimico organico della famiglia dei glucidi disaccaridi, comunemente chiamato zucchero, sebbene quest'ultimo termine indichi un qualsiasi generico glucide (detto anche carboidrato o idrato del carbonio semplice), al quale appartiene anche il saccarosio. In relazione alla sua struttura chimica, il saccarosio è classificabile come disaccaride, in quanto la sua molecola è costituita da due monosaccaridi, più precisamente glucosio e fruttosio.
A temperatura ambiente e pressione atmosferica si presenta sotto forma di solido (in cristalli) o disciolto in saluzione. Lo si trova largamente in natura, nella frutta e nel miele (in percentuale più bassa rispetto al fruttosio), sebbene, da sempre, esso si estragga dalle piante della barbabietola da zucchero (soprattutto in Europa) e dalla canna da zucchero (nel resto del mondo).
Il saccarosio così estratto viene utilizzato nell'ambito dell'industria alimentare, specialmente dolciaria e pasticciera, prendendo il nome di comune zucchero da cucina (raffinato bianco oppure integrale "grezzo").
Già
nel 5000 a.C. si produceva un succo zuccherino attraverso la bollitura e
spremitura della canna da zucchero, che pare sia stata esportata dai
polinesiani col nome di poba, dapprima in Cina e in India, quindi in Australia.
Altre tracce storiche di tale lavorazione vi sono anche nell'America Latina del
X secolo a.C. circa.