I termini “susina” e
“prugna” vengono spesso usati come sinonimi. In realtà si tratta di due diverse
specie: Prunus domestica e Prunus salicina, comunemente indicati
come susini europei e susini cino-giapponesi.
Le due specie presentano caratteri differenti di cui tener conto nella scelta dell’una o dell’altra.
Le due specie presentano caratteri differenti di cui tener conto nella scelta dell’una o dell’altra.
La prugna è il frutto di un albero (Prunus domestica) originario dell'Asia, in particolare della zona
del Caucaso, ed è coltivata in Europa fin dall'anno 1000 e negli Stati Uniti, soprattutto
in California.
Le diverse varietà di
prugne non presentano differenze per quanto concerne la composizione nutritiva;
il diverso colore della buccia (giallo, blu, rosso, verde) non indica differenze
di maturazione, ma solo di varietà. Si tratta di un frutto che può essere acquistato
fresco in estate e autunno, ma può anche essere consumato essiccato lungo tutto
l'anno.
Susine Prugne gialle |
La Susina è un frutto dal sapore lievemente acidulo (per la presenza
di acido malico) con un discreto potere lassativo, grazie alla presenza di una
sostanza, la difenil-isatina, che svolge una funzione stimolante a livello intestinale.
Contiene una buona quantità di potassio e calcio e una discreta quantità di vitamine.
Prugne Goccia d'oro Prugne Regina Claudia |
In commercio le prugne si trovano sia allo stato
fresco che secco (famose sono quelle californiane); in quest'ultimo caso la concentrazione
dei vari nutrienti risulta nettamente superiore.
Alcune cultivar sono
originarie dell'Asia, altre dell'Europa o dell'America. E’ una pianta coltivata
in tutto il mondo e in particolare in Europa.
In Italia lo si ritrova principalmente in Emilia Romagna e Campania; degna di
nota anche la coltivazione in alcune zone del Trentino.
Le varietà di susina sono raggruppate in 3 principali categorie, ogniuna delle quali è suddivisa in vari gruppi di sottospecie. Le categorie sono:
Empress, dà frutti di dimensioni maggiori, ma è di media qualità e debole verso i parassiti;
President;
Regina Claudia;
Stanley, varietà più coltivata, è la pianta più produttiva e di qualità superiore; Goccia d'oro.
Le prugne sono frutti
oblunghi o tondi, con polpa e buccia di colore giallo o rosso-violaceo,
ricoperta da una sostanza cerosa, chiamata pruina. Il nocciolo è allungato e appuntito. Le
prugne sono un frutto mediamente calorico, hanno dalle 30 alle 45 calorie per
100 g a seconda delle varietà. Hanno effetto lassativo, soprattutto se
consumate a digiuno o prima dei pasti.Le varietà di susina sono raggruppate in 3 principali categorie, ogniuna delle quali è suddivisa in vari gruppi di sottospecie. Le categorie sono:
- Specie asiatico-europee;
- Susine cino-giapponesi;
- Susini americani.
Empress, dà frutti di dimensioni maggiori, ma è di media qualità e debole verso i parassiti;
President;
Regina Claudia;
Stanley, varietà più coltivata, è la pianta più produttiva e di qualità superiore; Goccia d'oro.
Susini cino-giapponesi:
Angeleno;
Black diamond;
Ozark premiere;
Sangue di drago;
Sorriso di primavera.
Susini americani:
Susini di scarso interesse con diversi gruppi tra i quali: americane pure (Prunus americana).Susini americani:
Serve fare la giusta
distinzione tra prugna
e susina: solitamente si usa il termine susina per la qualità tonda e morbida,
mentre con il nome prugna si intende quella blu-violacea dalla forma allungata,
da cui deriva anche il colore “prugna”.
Esiste un’altra particolare tipologia di frutto
detta prugna umeboshi, famosissimo
frutto della cucina orientale dalle indiscutibili proprietà benefiche (in
realtà non sono delle prugne, ma una varietà di albicocche che crescono in Cina
e Giappone).
Le prugne sono
particolarmente note per la loro eccellente azione lassativa, apprezzabile già
a dosi di 50-100 grammi. Tale effetto è legato alla presenza di acidi organici,
zuccheri ad azione osmotica (compreso il sorbitolo) e ossifenisatina (impiegata
in passato come farmaco lassativo). Se acquistate secche a tale scopo,
andrebbero lasciate in ammollo per una notte ed assunte il mattino seguente insieme
all'acqua residua; per esaltarne l'effetto lassativo si possono assumere insieme
ad altri complementi naturali, come i semi di lino o di psillio (che rendono le
feci più soffici e poltacee grazie all'abbondante presenza di mucillagini).
Esagerare con il consumo di prugne può causare
effetti indesiderati (diarrea, meteorismo e flatulenza) per via della fermentazione
zuccherina a livello intestinale; le prugne andrebbero inoltre assunte con
moderazione in presenza di colite e stipsi spastica, perché la loro azione
pro-fermentativa e blandamente irritante potrebbe accentuare spasmi e gonfiori.
Prugna sangue di drago Prugne Santa Rosa |
La prugna secca gode anche
di proprietà toniche, depurative ed energizzanti, che la rendono utile per gli
sportivi. Quella fresca, invece, racchiude al suo interno molte sostanze ad
azione antiossidante (fenoli) e discrete quantità di vitamina C (che migliora l'assorbimento del ferro, da qui l'indicazione in presenza di anemia), potassio,
Vitamina K e carotenoidi. Il contenuto calorico è moderato (circa 40 kcal
per 100 grammi di prugne fresche).
Le prugne fresche sono
composte per lo più di acqua (87,5%), ma forniscono anche una buona dose di
potassio (circa 200 milligrammi per etto), minerale che aiuta a bilanciare la
presenza di sodio nell'organismo (se c'è molto sodio si rischia la ritenzione
dei liquidi nei tessuti). I molti acidi organici, poi, oltre ad essere responsabili
del sapore leggermente aspro della polpa, sono utili per equilibrare l'acidità
del sangue prodotta da una dieta troppo proteica (basata prevalentemente su carne,
formaggi e uova, con scarso consumo di verdure, pane e pasta).
Infine nelle prugne
troviamo polifenoli e flavonoidi, preziosi antiossidanti. Maggiori benefici,
anche in questo caso, li abbiamo con le prugne secche.
Un ricerca statunitense ha evidenziato che le
prugne posseggono il più alto livello di antiossidanti tra gli elementi di
origine vegetale. Con tre prugne fresche si è sulla buona strada per prevenire
l'invecchiamento e le malattie degenerative.
Contenuto calorico per 100 grammi di:
prugne gialle – 30 kcal.
prugne gialle – 30 kcal.
prugne rosse – 42 kcal.
prugne
secche – 220 kcal.
Le prugne troppo dure o dal colore pallido, una
volta raccolte, difficilmente giungono a maturazione.
Se si hanno prugne in abbondanza è bene preparare delle
marmellate, delle composte o essiccarle, così da poterle consumare per lungo
periodo.
La prugna può essere
utilizzata per la preparazione di marmellate, in uso anche come accompagnamento
a secondi piatti a base di carne di maiale o di pollo.
Le prugne sono
disponibili
fresche (in estate), secche o sciroppate. Sono utilizzate anche per produrre
liquori, famosa la grappa alla prugna, soprattutto in Alto Adige dove viene
servita con una prugna secca all’interno del bicchiere. Le prugne secche si utilizzano
anche in cucina, per preparare piatti a base di carne.
Le prugne e le susine sono frutti tipicamente
estivi; infatti si trovano sui mercati a partire dal mese di Giugno sino a
Settembre e oltre.
In trentino, in questo periodo, sui banchi di
frutta abbonda, a prezzi estremamente interessanti, la famosa “susina di Dro
DOP”.
Anch’io, come molti qui in paese, ho preparato
alcuni vasetti di confettura ma, a differenza degli anni passati, ho voluto
aggiungere qualche cosa in più: lo zenzero.
Ingredienti
(per 3 vasetti da 300 ml)
1 kg di susine di Dro DOP denocciolate (o altro
tipo di prugne nere);
400 g di zucchero di canna;
40 g di radice di zenzero fresca;
1 mela renetta;
1 stecca di cannella;
1 mela renetta;
1 stecca di cannella;
Succo e buccia di 1 limone non trattato;
1 bicchierino di brandy (50-60 ml);
1 bicchierino di brandy (50-60 ml);
1 bustina di pectina (Fruttapec 3:1) (*);
1
– Preparazione.
Sbucciare lo zenzero e grattugiarlo finemente.
Lavare accuratamente le prugne, eliminare il
nocciolo e tagliarla a pezzetti grossolani.
Mettere la frutta in una padella a bordi alti,
aggiungere 300 g di zucchero e mescolare bene.
Aggiungere lo zenzero grattugiato, la stecca di cannella, amalgamare e lasciare
a riposo per 2-3 ore mescolando ogni tanto permettendo che si formi uno sciroppo
zuccherino.
Lavare bene i vasetti e i relativi tappi; metterli
in forno e portare la temperatura a 150 °C; solo i vasetti, i tappi si rovinerebbero. Raggiunta la temperatura, lasciare
nel forno i vasetti e i tappi per 15-20 min.
Ridurre la temperatura del forno a 80-100 °C
lasciando al suo interno vasetti e unendo i tappi.
2
– Cottura.
Mettere la padella con la frutta sul fuoco e
portare a ebollizione.
Cuocere, a fiamma moderata, per 30 min. togliendo
con un cucchiaio la schiuma che si formerà sulla superficie.
Quando le prugne saranno morbide e si sfalderanno,
passate il tutto con un passaverdure con la maglia fitta, raccogliendo la purea
in una ciotola di vetro.
Unire il succo di limone, il restante zucchero
mescolato con il contenuto di una busta
di Fruttapec 3:1 e omogeneizzate il tutto.
Aggiungere il brandy e proseguire la cottura per altri 15 min.
controllando la consistenza della confettura con la classica “prova del
piattino” (**); se la confettura rimane
abbastanza ferma e non scivola via, è pronta da invasare (dopo aver eliminato la stecca di cannella), altrimenti continuare nella
cottura controllando la consistenza ogni 5 min.
3
- Presentazione.
Utilizzando un guanto da forno, prendere un
vasetto, riempirlo con la confettura sino al bordo. Avvitare il tappo ben
stretto e capovolgere il vasetto a testa in giù.
Questa operazione permetterà, una volta che la
confettura si sarà raffreddata, di creare il “sottovuoto” nel vasetto.
La confettura di prugne e zenzero è ottima da
spalmare sul pane croccante o come farcitura per una calda crostata; la freschezza
dello zenzero regala aroma e sapore alle prugne con cui si amalgama lasciando
un retrogusto tra il piccante e il limonoso.
La confettura di prugne e zenzero si conserva ben
chiusa nei barattoli sterilizzati anche un anno; è meglio aspettare un mesetto
prima di aprirla dal momento del confezionamento così da lasciare il tempo
sufficiente ai sapori di legare bene gli uni con gli altri.
(*) L’impiego della pectina Fruttapec permette di
ridurre il tempo di preparazione della confettura da 1-2 ore a 15-20 min.;
in questo modo mi mantengono meglio il profumo e
il sapore della frutta.
(**) La prova del piattino consiste nel versare un
cucchiaino di confettura sul piattino, lasciare raffreddare e inclinare il
piattino; se la confettura non scivola via, è pronta.
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