lunedì 25 gennaio 2016

Riciclo (5) - Crocchette di polenta dal cuore filante.

Dagli anni Sessanta in poi l’uso della polenta, un tempo particolarmente diffusa nelle zone rurali del Nord Italia, purtrop­po si è notevolmente ridotto. Dico purtroppo poiché, visto che uno dei principi cardine del­l’alimentazione equilibrata è la varietà, questo alimento andrebbe riscoperto e reintrodotto nelle proprie “abitudini alimentari“. Chi ha la neces­sità di dimagrire, può di certo utilizzare setti­manalmente la polenta, tenendo conto di al­cuni suggerimenti qui proposti.

Farina per polenta.

Mangiare polenta anche solo una volta la settimana ci dà la possibilità di gustare un piatto unico e altamente saziante che introduce varietà nella dieta e fa bene al metabolismo. In particolare, l’uso della farina di mais (priva di glutine) consente di ridurre l’eccessivo uso di fari­na di frumento che, oltre a non essere tollerata dai celiaci (per  il suo contenuto di glutine) può, in al­cuni casi, favorire gonfiore e ritenzione idrica.
Inoltre la polenta si trasforma in una pietanza gu­stosa anche abbinata a cibi ipocalorici (per esempio le verdure), permettendoci di ottenere un piatto appetitoso ma non dannoso per la linea. E allora, come è possibile mangiare polenta un paio di volte alla settimana senza ingrassare?
  • Prima di tutto, per la preparazione delle varie ricette non bisogna superare 160 grammi di fa­rina di mais a crudo a porzione.
  • La polenta va sempre abbinata ad una buona quan­tità di verdure e ortaggi in modo da aumentare il volume e il senso di sazietà con un modesto ap­porto calorico; così facendo, si aumenta il conte­nuto di vitamine, elementi minerali (in particola­re potassio), fibra, antiossidanti e acqua che garan­tiscono la disintossicazione, la neutralizzazione dei radicali liberi e la buona funzionalità metabolica.
  • Per un piatto ancora più ricco, si abbinerà la po­lenta con tonno, sarde, salmone affumicato, petto di pollo, funghi, piselli, in modo da integrare la ca­renza di proteine e vitamine PP della farina di mais. 
Con un’ora di passeggiata al giorno e con piatti unici a base di polenta si potrà dimagrire di 700 g a settimana, recuperando la linea in 4 mesi.
E se siamo davanti a una pietanza diffusa soprattutto nell’Italia settentrionale, va tenuto presente che già i Romani si nutrivano con il puls (da cui potrebbe derivare la parola polenta) e che, seppur con preparazioni differenti, attualmente si consuma anche in Basilicata, in alcune zone della Sicilia e perfino in Sardegna, dove viene abbinata a carne di maiale e verdure cotte nel vino.

Polenta.

 Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di polenta di mais sono meno calorici rispetto alla medesima quantità di pasta di semola di grano duro.
Proviamo a mettere gli alimenti uno accanto all’altro: nella polenta sono presenti proteine vegetali pari a 4,4 grammi a dispetto dei 10,8 della pasta; i carboidrati sono pari a 40,8 grammi contro gli 82,8 della pasta; le fibre sono 1,3 grammi rispetto ai 2,6 della pasta. Persino calcio e ferro sono inferiori poiché nella polenta sono rispettivamente 0,9 e 3 milligrammi e nella pasta 1,3 e 17. E le calorie? Il confronto è impari: 183 calorie contro 356.

Queste crocchette, trovate come al solito durante una ricerca in rete, sono semplici da preparare, economiche, gustose e di rapida preparazione, utilizzando, come ho fatto io, la polenta avanzata. Qui al nord, soprattutto in inverno, la si fa spesso e, per chi invece non avesse voglia di prepararla aspettando e curando per 30-40 min, va bene anche la polenta istantanea, pronta in 5 minuti.


Crocchette di polenta dal cuore filante.

Ingredienti (per circa 20-30 crocchette-dipende dalle dimensioni)
500 ml di latte;
500 ml di acqua;
200 g di taleggio;
250 g di farina di mais bramata per polenta (*);
2 uova;
farina bianca q.b.
pane grattugiato q.b.
Olio di semi d’arachide per friggere;
sale q.b.

1 – Preparazione.
In una casseruola, far bollire l'acqua insieme con il latte con poco sale grosso; versarvi la farina per polenta, tutta in una volta, mescolando subito per evitare il formarsi di grumi, abbassare la fiamma al minimo e cuocere per circa 30-40 minuti (a seconda del tipo di farina per polenta) mescolando l’intera massa ogni 5-6 minuti.
Non preoccuparsi se si formerà una crosticina sul fondo della padella (che non deve essere rimossa nel mescolare); la stessa crosta contribuirà a dare più sapore alla polenta. A fine cottura (**) aggiungere un cucchiaio di olio, quindi trasferirla in una teglia quadrata, allargandola in uno strato spesso. Coprire la polenta con un foglio di pellicola, per evitare che si formi la pellicina, e lasciatela raffreddare completamente. Intanto, tagliare il taleggio a pezzetti.
Con la polenta fredda, formare 20-25 crocchette in ciascuna inserire un dadino di taleggio; il numero di crocchette finali dipende dalla dimensione delle stesse
Infarinare le crocchette, passarle poi nelle uova sbattute, nel pane grattugiato.

2 – Cottura.
In un padellino a bordi alti, versare l’olio (circa 3-4 com.) e portarlo alla temperatura di 160 °C. Friggerle 2-3 crocchette alla volta sino a doratura completa. Far sgocciolare le crocchette su un foglio di carta assorbente da cucina.

3 - Presentazione.
Servire le crocchette ben calde per mantenere il cuore di taleggio morbido e filante.


(*) Se avete della polenta avanza da preparazioni precedenti, per fare 20-30 crocchette (dipende dalle dimensioni delle singole crocchette) usate circa 800 g di polenta già pronta. 
(**) La polenta sarà cotta quando mescolandola non si attaccherà più ai bordi della padella.


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