In
questo periodo dell’anno, quando gli agrumi danno il meglio di sé, inizia la
preparazione dei vari liquori casalinghi: limoncello, arancello, mandarinetto,
ecc.
Ecco
quindi che, anche quest’anno, ho cominciato con il limoncello. La mia prima
preparazione risale al 2013 con circa 1,5 kg di limoni di buona
qualità.
La
ricetta utilizzata era una miscellanea di varie ricette recuperate in rete
oltre che da amici e parenti. Il liquore ottenuto, contrariamente a quanto
sperassi, era buono secondo il parere mio e dei molti che lo hanno assaggiato;
conseguentemente, ogni anno, la quantità di limoncello prodotto è via via
aumentata sino ad arrivate a quest’anno con circa 10 kg di bellissimi limoni di
Sorrento (recuperati a fatica e con un certo costo) che, alla fine, mi hanno
dato circa 13 litri di limoncello.
Con
tutti questi fantastici e profumatissimi frutti impiegati, si è presentato un
non trascurabile problema: come utilizzare i limoni dopo averli “pazientemente”
pelati.
Un
altro problema era quello della grande quantità di bucce che restavano dopo
aver ceduto tutta la loro fragranza nell’infusione alcolica.
In
passato, con meno limoni, dopo l’infusione le ho sempre gettate; quest’anno
però, vista la qualità dei frutti, mi dispiaceva buttarle.
I
frutti, per così dire “nudi”, li ho sempre trasformati in marmellata di qualità
mediocre; infatti, una marmellata preparata con qualsiasi agrume, diviene
eccezionale solo se contiene anche le bucce che danno profumo ed un gusto
inconfondibile.
Dopo
una lunga ricerca, ho trovato la soluzione per i frutti e anche per le bucce: i
limoni ubriachi, l’aroma al limoncello e lo di limone (poi di seguito vi
spiego).
Limoni ubriachi.
Ingredienti.
Limoni sani privi di buccia (usata per il limoncello);
Grappa bianca di buona qualità;
Zucchero semolato;
Chiodi di garofano.
1 – Preparazione.
Con
un coltello molto affilato pelate a ”nudo” i limoni (1), cercando di eliminare
il più possibile la parte bianca. A questo punto, ricavate delle sottili
fettine di 3-4 mm. (2) che, dopo aver eliminato tutti i semi, andrete a
disporre a strati nei singoli vasi.
Io
ho utilizzato dei vasetti da 300 ml con corona e dei vasi da ¾ di litro.
Dopo
ogni strato, spolverate con dello zucchero semolato distribuendolo in modo
uniforme (circa 2 cucchiaini per i vasi piccoli e 1 cucchiaio e mezzo per quelli
grandi).
Dopo
lo zucchero, aggiungete 1-2 chiodi di garofano (3) (4) e proseguite, allo
stesso modo, sino all’esaurimento delle fettine di limone arrivando all’inizio
del collo dei vasi.
Riempite
i vasi con la grappa, avendo cura, ogni tanto, di “sbattere” i vasi sul piano
per agevolare la fuoriuscita delle bolle d’aria all’interno dei vasi. Mettete,
in ogni vaso, il pressello salva gusto e chiudete (5) (6); conservare in frigorifero.
2 - Presentazione.
Aspettare
almeno 2 mesi prima di consumare le fettine di limone e sorseggiare la grappa.
Non
so come sono venuti: devo aspettare anch’io 2 mesi!!
Sciroppo di limone.
Ingredienti.
1
litro di succo di limone;
500
g di zucchero semolato;
Buccia
di 2 limoni non trattati;
1 – Preparazione.
Nel corso della preparazione dei “limoni ubriachi”, la
pelatura a nudo, il taglio a fettine, l’eliminazione dei semi, inevitabilmente
si libera una discreta quantità di succo che raccoglierete in una ciotola.
Per la preparazione dello sciroppo, servirà anche la buccia
fresca di 1 limone (tagliata a striscioline) per ogni ½ litro di succo.
Spremete dei limoni privati della buccia e unite il succo al resto che avevate.
Per
questa preparazione io ho utilizzato il succo ottenuto dalla lavorazione dei
limoni, ma è chiaro che lo si può preparare in qualsiasi momento acquistando
dei limoni, spremerne il succo e seguire la procedura descritta.
2 – Cottura.
In una casseruola mettete, dopo averlo misurato, il succo dei
limoni, le bucce a striscioline e lo zucchero semolato: circa 250 g per ogni ½
litro di succo.
Portate ad ebollizione
e mantenere l’ebollizione per
alcuni minuti, avendo cura di mescolare spesso per evitare di far caramellare
lo zucchero.
Togliere il liquido dal fuoco e filtrare attraverso una garza
sterile o con un colino a maglie strette.
Portate
a bollore nuovamente lo sciroppo per alcuni minuti.
Quest’operazione è importante per garantire la
perfetta conservazione dello sciroppo. Infatti, invaserete il liquido bollente
in bottigliette sterilizzate (la cui temperatura dev’essere pressoché uguale a
quella dello sciroppo).
Sterilizzare le bottigliette dalla capacità di 250 ml,
lasciandole bollire in acqua per 20 minuti.
Rimuovere bottigliette e tappi dall’acqua ed invasare
immediatamente con lo sciroppo ancora ben caldo.
Capovolgete
i barattoli e lasciate che si crei il sottovuoto e, una volta raffreddati,
conservate in luogo fresco e buio. Lo sciroppo di limone si conserverà
perfettamente per 10-12 mesi.
3 - Utilizzo.
Questo
sciroppo potrà essere usato per la preparazione di bibite mescolando una parte
di sciroppo con 3-4 parti d’acqua (a seconda di quanto dolce vorrete la
bibita).
Un
altro utilizzo di questo sciroppo consiste nella preparazione di un sorbetto da
bere preparato nel seguente modo:
- miscelate 200 ml d'acqua con 200 ml di sciroppo.
- A parte montate a neve 2 albumi con 50 g di zucchero a velo:
- Unite all'albume montato, poco alla volta e mescolando delicatamente (dal basso verso l'alto), lo sciroppo di limone e due cucchiai di vodka.
- Mettete in freezer per almeno 8 ore prima di servire, avendo cura di mescolare di tanto in tanto in modo che l'abume non si separi dalla parte più liquida.
- Prima di servire, passare nel frullatore.
Aroma di limoncello.
Ingredienti.
Bucce
di limone dopo la preparazione del limoncello.
1 – Preparazione.
Via
via che filtrate il limoncello, mettete da parte tutte le bucce ottenute (1).
Distendete
sul piano di lavoro della carta assorbente o un panno pulito (evitate l’uso di
panni lavati con ammorbidente o altro additivo profumato) e distribuite sopra
uno strato di bucce. Cercate di fare uno strato non troppo spesso disponendole
abbastanza separate tra loro (2). Fatele asciugare all’aria per 1-2 giorni
muovendole ogni tanto.
Una
volta asciutte (non saranno mai completamente asciutte), disponetele sulla
leccarda del forno e portatele ad una temperatura di 80-100°C per una decina di
minuti, poi spegnete il forno e lasciate intiepidire con lo sportello del forno
socchiuso (per lasciar uscire il vapore).
Ripetete
questa operazione sino a quando le bucce saranno secche (3). Saranno pronte
quando, prendendole tra le dita e piegandole, si spezzeranno subito in due.
A
questo punto, dovrete frullare le bucce essiccate. Questa operazione richiede
l’utilizzo di un mixer abbastanza potente; infatti, dopo l’infusione alcolica e
durante la permanenza di 24 ore nello sciroppo zuccherino (vedi preparazione del limoncello), le bucce hanno assorbito dello
zucchero che cristallizza, al loro interno, durante la fase di seccatura.
Il
mio intento era quello di ottenere una polvere abbastanza fine da poter essere facilmente
dosata e distribuita come insaporitore.
Ho
dovuto quindi, non avendo un mixer abbastanza potente, frullarle una prima
volta con un normale mixer per poi ripassarle nel mixer (più piccolo) utilizzato
pe tritare le spezie o il caffè e poi setacciarle attraverso un colino a maglie
strette: un lavoraccio!!
3 - Utilizzo.
Vero,
un lavoraccio, ma sono stato ripagato dal fatto di aver ottenuto una polvere fantastica
e profumatissima da usare come insaporitore nei biscotti, crostate, creme,
preparazioni salate, ecc. L’ho provato aggiungendone un poco durante la
preparazione delle scaloppine al limone: resta comunque una questione di gusti
ma il risultato mi è parso decisamente ottimo.
Non
avendo voglia o tempo per fare tutto questo lavoro, si può ottenere un
risultato abbastanza buono, operando nel seguente modo:
- lasciate asciugare le bucce sul piano di lavoro una giornata;
- mescolate tra loro paripeso di bucce e zucchero semolato;
- frullare molto bene e a lungo la miscela;
- mettete in un vaso e chiudete.
- Conservare in frigorifero.
Tutte splendide idee, mi stampo il post, perchè lo trovo davvero utile! E complimenti per il bel blog, pian piano sto leggendo le tante ricette e preparazioni realizzate, davvero ben fatto!
RispondiEliminaMolto buono....Grazie
RispondiEliminaUn grazie a "Pensionato in cucina "...per le ricette di come riutilizzare le bucce e i limoni usati per la preparazione del limoncello...e complimenti per la correttezza linguistica dimostrata. È uno tra i pochi che sa come il nome del frutto cachi sia da scivere cosi e non caco al singolare e cachi solo al plurale!!!
RispondiEliminaSono io che devo ringraziarti; i commenti positivi sone sempre molto graditi ma soprattutto danno un senso al mio lavoro.....GRAZIE
EliminaGrazie belle idee, ma le bucce dei limoni dopo il limoncello triturate con il primo metodo come si conservano? per quanto tempo? in quali contenitori? Grazie
RispondiEliminaDopo aver filtrato l alcol dalle bucce, io le metto in un contenitore ermetico e le conservo in frigo. Le uso al posto delle bucce fresche x fare la crema pasticcera. Essendo ancora un po impregnate di alcol danno una nota alcolica x un ottima crema al limoncello.pero bisogna metterne solo qualche strisciolina xchè avendo un sapore molto forte ,se sono troppe,potrebbero compromettere il sapore della crema. In frigo si mantengono pure 15 giorni.
RispondiEliminaIo le surgelo, frullate e aggiungo alle torte, crostate.
Eliminache belle idee, non buttare niente e' la mia priorita' grazie dei consigli
RispondiEliminaAnna
Ho fatto per la prima volta il limoncello e André io non sapevo cosa farne dei limoni senza buccia e.. Delle bucce rimaste. Alla fine ho spremuto i limoni sbocciati e messo in freezer nei cubetti del ghiaccio, il succo ed ora grazie a te di chicca fare anche con le bucce rimaste.. Grazie
RispondiEliminaComplimenti! é la prima volta che trovo spiegazioni utili senza lunghe ed inutili premesse ! Chapeau
RispondiEliminaSeguirò il tuo consiglio per le bucce.... grazie
RispondiEliminaBellissime idee, me le copio e le salvo, grazie!
RispondiEliminaSecondo lei col succo di Limoni si potrebbe fare un liquore?
Non si potrebbero candire le bucce?
RispondiEliminaGrazie mille per il consiglio
RispondiEliminaWowwww
RispondiEliminaSpiegazione chiara e concisa
Lo farò sicuramente
Solo una domanda, si deve conservare in frigorifero