Il mio amico macellaio mi
ha fornito il midollo d’osso di manzo che ho utilizzato nella preparazione
del risotto alla milanese visto in un post precedente; siccome ne era avanzato un
poco, ho iniziato a sfogliare il libro di Pellegrino Artusi “La scienza della cucinae l’arte di mangiar bene” alla ricerca di qualche ricetta sfiziosa che
prevedesse l’impiego, tra l’altro, del midollo.
L’ho trovata!! Ricetta n° 334 “polpette di trippa”.
Questo libro è incredibile, ogni volta che lo
sfoglio trovo sempre degli ottimi spunti e, nonostante gli oltre 120 anni dalla
sua pubblicazione (1891), nella sua essenzialità, è attualissimo.
Questa ricetta, in realtà, ha quasi 320 anni;
infatti l’Artusi dice: “Questo piatto, tolto da un trattato di cucina
del 1694…(*)”
Io le ho provate e le ho trovate ottime; sia nella
versione indicata da Artusi, sia nella versione originale dell’autore (che prevedeva
anche uvetta e pinoli).
Scrivo la ricetta così come è riportata nel libro,
senza cambiare una virgola.
334. POLPETTE DI TRIPPA
Questo piatto, tolto da un trattato di cucina
del 1694, vi parrà strano e il solo nome di trippa vi renderà titubanti a
provarlo; ma pure, sebbene di carattere triviale, coi condimenti che lo aiutano,
riesce gradito e non grave allo stomaco.
Ingredienti
(per 4 persone)
Trippa lessata, grammi 350.
prosciutto più magro che grasso, grammi 100.
Parmigiano grattato, grammi 30.
Midollo di bue, grammi 20.
Uova, n. 2.
Un buon pizzico di prezzemolo.
Odore di spezie o di noce moscata.
Pappa non
liquida, fatta di pane bagnato col brodo o col latte, due cucchiaiate.
Preparazione.
Tritate con la lunetta la trippa quanto più
potete finissima. Fate lo stesso del prosciutto, del midollo e del prezzemolo,
aggiungete le uova, il resto, un poco di sale e mescolate.
Con questo composto formate 12 o 13 polpette,
che potranno bastare per quattro persone, infarinatele bene e friggetele nell'olio
o nel lardo.
Ora fate un battutino con un quarto scarso di
cipolla di mediocre grossezza e mettetelo in una teglia proporzionata con gr.
60 di burro e, colorito che sia, collocateci le polpette, annaffiatele dopo
poco con sugo di pomodoro o conserva sciolta nel brodo, copritele e fatele
bollire adagio una diecina di minuti, rivoltandole; quindi mandatele in tavola
con un po' del loro intinto e spolverizzate di parmigiano.
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