Dopo essermi cimentato
nella preparazione di Limoncello, Nocino e Liquore di Mandorle (saranno
argomenti per dei prossimi post), ero alla ricerca di qualche ricetta per fare un liquore diverso
dal solito; ho scoperto che è possibile ottenere degli
ottimi digiestvi, partendo da qualche cosa che, normalmente, consideriamo uno
scarto: i noccioli della frutta!!
A giugno inizia il periodo delle ciliegie e anche
quest’anno ho preparato della conserva di ciliegia ma, questa volta, ho
conservato i noccioli per utilizzarli nella preparazione del liquore.
Prima di descrivere la preparazione, vorrei
parlare un poco della ciliegia, questo splendido frutto che la Natura, nella
sua grande benevolenza, ci ha voluto regalare.
Si dice che la ciliegia sia
come il maiale: “non si butta niente”; infatti, fin dai tempi antichi alle ciliegie sono riconosciute proprietà fitoterapiche ma non
tutti sono a conoscenza che anche i piccioli sono salutari e che possiedono proprietà diuretiche, antinfiammatorie, antiuriche e antigottose
I pippioli e i noccioli delle ciliegie vanno seccati (al forno o all’aria) e
quando saranno perfettamente asciutti, vanno conservati in barattoli chiusi
riposti in luoghi privi di umidità.
All'occorenza si prepara un ottimo infuso diuretico, depurativo e antinfiammatorio per le vie urinarie.
I benefici nutrizionali
delle ciliegie sono piuttosto grandi, soprattutto se si considera la ridotta dimensione.
Molti dei benefici per la
salute sono legati alla chimica naturale che dà loro il colore. Gli antociani, dei
pigmenti che fungono da schermo solare che proteggono la pianta dai raggi UV ed
agiscono da antiossidanti proteggendo le cellule del nostro corpo dai danni
recati dall’invecchiamento.
Le ciliegie contengono
melatonina, un altro antidolorifico naturale e, come la maggior parte della frutta,
contengono vitamina C che impedisce lo sviluppo delle cellule tumorali.
Contengono fibre,
importanti per un sano sistema digestivo; le diete ad alto contenuto di fibra
infatti, riducono il rischio di cancro al colon e del retto e la maggior
parte delle malattie che coinvolgono l’apparato digerente.
Le
ciliegie contengono una discreta quantità di vitamina C, ne occorrono circa 500
g per soddisfare il fabbisogno giornaliero; e sono anche una discreta fonte di potassio.
Sono
un frutto particolarmente dissetante, soprattutto le varietà più aspre, e hanno
un indice di sazietà mediamente elevato.
Esitono due specie di alberi di ciliegie, il Prunus avium, o ciliegio dolce, e il Prunus
cerasus, o ciliegio acido.
Dal primo derivano, per selezione, alcune centinaia di varietà differenti, che
producono ciliegie che possiamo dividere in due grandi categorie: le tenerine e
le duracine.
Le ciliegie
tenerine sono a polpa tenera, di colore rosso scuro con succo colorato o
di colore chiaro con succo incolore.
Le ciliegie
duracine o duroni hanno
dimensioni maggiori e polpa soda, sono di colore rosso scuro o nero con polpa
rossa, oppure di colore rosso chiaro con polpa giallastra o rosacea.
Voglio riportare una simpatica curiosità sull'origine di una varità di ciliegia facente parte della grande famiglia delle tenerine: le ciliegie Ferrovia.
La ciliegia Ferrovia è una cultivar di ciliegio largamente coltivata in Italia. Ha la caratteristica di essere "grossa", terminante a punta e di possedere un peduncolo lungo. Le prime notizie della Ciliegia Ferrovia si hanno nel 1935. Il primo albero nacque da un nocciolo di ciliegie, probabilmente gettatto da un passeggero di un treno in transito, vicino ad un casello ferroviario delle Ferrovie Sud-Est a circa 900 metri dalla periferia di Sammichele di Bari.
La ciliegia Ferrovia è una cultivar di ciliegio largamente coltivata in Italia. Ha la caratteristica di essere "grossa", terminante a punta e di possedere un peduncolo lungo. Le prime notizie della Ciliegia Ferrovia si hanno nel 1935. Il primo albero nacque da un nocciolo di ciliegie, probabilmente gettatto da un passeggero di un treno in transito, vicino ad un casello ferroviario delle Ferrovie Sud-Est a circa 900 metri dalla periferia di Sammichele di Bari.
Gli
abitanti di questo paese la chiamarono "Ferrovì" perché l'albero era
nato a pochi metri dai binari, lungo il carraio che porta alla Masseria
Sciuscio. Per alcuni anni l'albero fu curato dal casellante ferroviario; successivamente
si è diffusa sul territorio del sud-est barese fino ad arrivare ad essere la
principale cultivar di Turi e Conversano, entrambi paesi limitrofi che vantano
una delle maggiori produzioni in Italia.
Il
suo sapore è intenso tanto da renderla la preferita per la distribuzione alimentare.
È possibile mantenerla fresca per parecchi giorni (7 giorni circa) e quindi
viene esportata in tutta l'Europa tramite camion frigoriferi.
Ingredienti (per 1 litro di liquore)
Ingredienti (per 1 litro di liquore)
I
noccioli di 1 kg di ciliegie;
½ litro di alcol alimentare a 95°;
½ litro d’acqua;
½ litro di alcol alimentare a 95°;
½ litro d’acqua;
400
g di zucchero;
La buccia di 1 limone non trattato;
1 cucchiaino di coriandolo.
Chiudere il barattolo e lasciar macerare per un mese in un luogo buio e fresco, agitando ogni tanto.
Lasciar raffreddare completamente e unire all’alcol con i noccioli, limone e coriandolo.
Trasferire in bottiglia utilizzando un imbuto foderato con delle garze.
La buccia di 1 limone non trattato;
1 cucchiaino di coriandolo.
1
– Preparazione.
In
un barattolo a chiusura ermetica mettere
l’alcol, i noccioli di ciliegia, la scorza del limone e il coriandolo.Chiudere il barattolo e lasciar macerare per un mese in un luogo buio e fresco, agitando ogni tanto.
2
– Cottura.
Preparare
lo sciroppo sciogliendo lo zucchero in acqua a fuoco moderato, senza far
bollire.Lasciar raffreddare completamente e unire all’alcol con i noccioli, limone e coriandolo.
Trasferire in bottiglia utilizzando un imbuto foderato con delle garze.
3
- Presentazione.
Conservare
nuovamente al buio per un altro mese prima di consumarlo.
Tra 2 settimana verrà pronto e vedremo se ne
è valsa la pena aspettare 2 mesi.
I noccioli di ciliegie contengono in quantità significativa acido cianidrico, ovvero un composto notevolmente tossico e pericoloso
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