martedì 31 luglio 2012

Confettura di scorza di anguria al basilico.

L'anguria o cocomero (Citrullus lanatus) è una pianta della famiglia delle Cucurbitaceae  (stessa famiglia della zucca, zucchina, cetriolo e melone), originariamente proveniente dall'Africa tropicale.


Il nome cocomero, usato nell'Italia centrale e meridionale, deriva dal latino cucumis (cetriolo). Nel Meridione è peraltro diffuso anche il termine melone d'acqua.
Il nome anguria, usato nel Settentrione, deriva invece dal greco tardo angurion (cetriolo), propagatosi attraverso la dominazione bizantina a partire dall'Esarcato di Ravenna.
Non è dato sapere quando l'anguria sia stata coltivata per la prima volta ma il primo raccolto di angurie mai registrato avvenne nell'Antico Egitto quasi 5000 anni fa ed è stato documentato in alcuni geroglifici. Il frutto veniva spesso deposto nelle tombe dei faraoni, come mezzo di sostentamento per l'aldilà. Nel mito egizio il cocomero aveva origine dal seme del dio Seth.
Nel X secolo d.C. l'anguria era coltivata in Cina, attuale primo produttore mondiale. Nel XIII secolo il frutto venne introdotto in Europa dall'invasione dei Mori.
La polpa dell’anguria, di colore rosso e ricca di semi, è costituita per oltre il 90% di acqua, ma contiene anche un discreto quantitativo di zuccheri, soprattutto fruttosio, e vitamine A, C (8.1 mg), B e B6.
 

Nel 2001 I giapponesi pubblicizzavano “l’anguria quadrata”, in realtà questo frutto innaturale è un’invenzione Italiana e nasce dalla fantasia di un produttore della provincia di Cremona nel 1995.
Dopo una lunga passeggiata, poche cose sono in grado di dare sollievo, al corpo e allo spirito, come una bella fetta d’anguria fresca (non gelata).
Mentre consumavo la mia fetta, mi sono chiesto se la “scorza”, poteva essere utilizzata per qualche preparazione.
Ho trovato in rete questo Blog che propone alcuni spunti veramente interessanti; ecco quindi l’idea della confettura di scorza di anguria al basilico.
L’anguria era grande ho quindi pensato di fare anche 2 vasetti di confettura d’anguria (con la polpa); ma questo sarà l’argomento di un prossimo post.



Ingredienti (per 2 vasetti da 300 ml).
1 kg di scorza di anguria;
1 limone BIO;
250 g di zucchero di canna;
1 busto di pectina (Fruttapec 3:1 Cameo) (*);
3-4 foglioline di basilico fresco.

1 – Preparazione.
Con l’ausilio di un pelapatate, eliminare tutta la parte verde della buccia e tagliarla a piccoli dadini.
Grattugiare la buccia del limone e spremerne il succo.
Mettere, in padella a bordi alti, la scorza dell’anguria, lo zucchero, la buccia grattugiata del limone e il succo; mescolare molto bene e lasciar riposare per 1 ora.
Mettere i vasetti con i loro tappi in forno, portare la temperatura di 150 °C e sterilizzarli per 20-30 min.
Trascorso tale tempo, ridurre la temperatura del forno a 70-80 °C lasciando al suo interno i barattoli.

2 – Cottura.
Portare a bollore e cuocere a fiamma media per circa 30 min. schiumando di tanto in tanto.
Spegnere il fuoco, aspettare che si raffreddi un poco e, utilizzando un mixer ad immersione, frullare tutte le scorze.
Rimettere sul fuoco, aggiungere la pectina (Fruttapec 3:1), mescolare molto bene e cuocere per altri 15  min., controllando ogni tanto la consistenza della confettura con la “prova del piattino” (**).
Qualche minuto prima che la confettura raggiunga la consistenza voluta, unire le foglie di basilico lavate e asciugate; mescolare molto bene e completare la cottura per altri 5 min.

3 - Presentazione.
Raggiunta la consistenza voluta,  riempire i vasetti sino all’orlo con la confettura bollente, chiudere con il tappo e capovolgere il vasetto; tale operazione permette, durante il raffreddamento della confettura, di creare il “sottovuoto” nel vasetto.
Conservare il luogo fresco e asciutto; consumare la conserva dopo 2-3 settimane di riposo. 

(*) L’impiego della pectina Fruttapec permette di ridurre il tempo di preparazione della confettura da 1-2 ore a 15-20 min.;
in questo modo mi mantengono meglio il profumo e il sapore della frutta.
(**) La prova del piattino consiste nel versare un cucchiaino di confettura sul piattino, lasciare raffreddare e inclinare il piattino; se la confettura non scivola via è pronta.


2 commenti:

  1. Ciao, sono accantoalcamino, sai che l'ho mangiata per pranzo su una fetta biscottata? Non mi fido ancora a comperare le angurie, ma la voglio rifare, magari con foglioline di menta e limone, che ne dici? Ciao e buona settimana :-)

    RispondiElimina
  2. Ciao,sono del tuo stesso parere, a riguardo le angurie in questo periodo.....troppo presto; a mio parere, i frutti migliori si acquisteranno in piena estate (luglio, agosto). Perchè mettere la menta, la tua ricetta è perfetta così, proprio per quel lontano gusto di basilico fresco, non trovi? Buona settimana anche a te.

    RispondiElimina