L’origano è conosciuto ed apprezzato in tutto il
mondo per le sue proprietà aromatiche; la pianta, nome scientifico Origanum, è
un’erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae che cresce
spontanea fino ad un’altitudine di 2.000 metri circa. La parola origano trae la
sua origine da due parole greche: oros
il cui significato letterale è montagna e ganos
che invece significa splendore. Deduciamo quindi che la parola origano può
essere tradotta con splendore della montagna, pensando anche al decoro che
questa pianta porta con i suoi fiori colorati all’aspetto delle zone
montagnose.
La pianta dell’origano può raggiungere i 70/80 centimetri di altezza, ha foglie ovali leggermente dentellate e i suoi fiori sono raggruppati in pannocchie di un gradevole colore bianco rosa; il suo frutto invece si presenta sotto forma di una capsula di colore scuro. Dell’origano vengono utilizzate le foglie e le sommità raccolte in estate durante la fioritura.
L’origano è composto in gran parte da carboidrati, dal 9,94 % d’acqua, 42 % da fibre, 4,10 % da zuccheri, 9 % da proteine, 7,80 da ceneri e dal 4,28 da proteine.
I minerali presenti nell’origano sono: potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro e zinco, manganese, rame e selenio.
Le vitamine dell’origano sono la vitamina A, le vitamine B1, B2, N3, B5, B6, la vitamina C, la vitamina E, K e J.
Gli zuccheri contenuti nell’origano sono destrosio, fruttosio, galattosio e saccarosio.
Per quanto riguarda aminoacidi contenuti nell’origano ecco quali sono: acido aspartico e glutammico, arginina, cistina, glicina, fenilananina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, alanina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.
La pianta dell’origano è considerata una spezia ricca di proprietà terapeutiche in grado di apportare significativi benefici ad alcune patologie; la sua composizione, in termine di principi attivi, varia in funzione del periodo in cui l’origano viene raccolto.
In linea generale possiamo affermare che i principi attivi maggiormente responsabili delle proprietà medicinali dell’origano sono i fenoli, in particolare il timolo e il carvacrolo; il primo è un antisettico e vermifugo, mentre il secondo è un antisettico che viene molto utilizzato come ingrediente di prodotti venduti in profumeria.
L’origano presenta diverse proprietà terapeutiche tra le quali, le più significative sono quelle analgesiche, antisettiche, coadiuvanti nel processo digestivo, calmante per la tosse ed attenuante per i dolori intestinali.
È recente la notizia, stando a studi condotti da ricercatori svizzeri e tedeschi, che una sostanza contenuta nell’origano, il beta-cariofillene, ha la capacità di curare le infiammazioni.
Studi sull’origano pubblicati sul Journal of Nutrition hanno evidenziato come questa spezia contenga un elevata percentuale di antiossidanti.
Come è ormai noto ai più ricordiamo che gli antiossidanti portano molti benefici alla nostra salute; cosa più importante proteggono le nostre cellule dall’effetto ossidativo dei radicali liberi ed in secondo luogo potenziano il nostro organismo sotto vari aspetti tra i quali la resistenza alle infezioni.
In linea generale, nella medicina popolare, l’origano è utilizzato per diversi tipi di malanni come i dolori muscolari, mal di denti, gonfiori, mal di testa, allergie, stanchezza, punture d’insetti, parassiti intestinali e mal d’orecchi.
Bisogna però puntualizzare che tutte queste proprietà non sono ancora state dimostrate dalla medicina ufficiale.
Significativa la sua azione calmante nei confronti degli attacchi di tosse con conseguente eliminazione del catarro.
L’olio essenziale di origano è quindi consigliato a chi ha problemi derivanti dalla bronchite, a chi ha problemi di digestione e dolori a livello intestinale; ottimo anche per massaggi anti cellulite.
Una goccia di olio essenziale può essere impiegata per la preparazione di tisane dalle proprietà digestive.
L’olio essenziale di origano è impiegato in aromaterapia, ma può avere azione irritante sulla pelle e sulle mucose; per questo motivo va utilizzato solo previa prescrizione medica. L’origano è anche impiegato in zone del corpo localizzate per il trattamento della pelle come ad esempio acne e forfora.
Ogni 100 grammi di foglie di origano si hanno 66 kcalorie.
Un infuso a base di origano se aggiunto all’acqua del bagno ha proprietà rilassanti e, allo stesso tempo, se si impiega per il lavaggio dei capelli, li rinforza e dona loro vitalità.
L’olio di origano è sconsigliato a tutte quelle persone che hanno problemi di allergia nei confronti di piante come la menta, il timo ed il basilico; infatti appartengono tutte alla stessa famiglia a cui appartiene anche l’origano.
Per crescere bene e dare il meglio di se, questa pianta ha bisogno di svilupparsi in zone soleggiate, calde ed areate; se coltivato in zone ombreggiate e fresche si avrà una diminuzione della quantità e delle proprietà dell’olio essenziale. È risaputo che il miglior origano è quello che cresce in prossimità delle zone marine.
L’origano può rappresentare un efficace rimedio per il torcicollo; se si applica un mazzetto di fiori appena colto e riscaldato sulla parte dolorante del collo si noteranno i primi benefici entro breve tempo.
Se si raccoglie l’origano si consiglia di farlo seccare in luoghi bui e ventilati, ma soprattutto in breve tempo, in quanto gli oli essenziali in esso contenuti sono molto volatili e potrebbero così perdere alcune delle loro proprietà.
A differenza di quanto accade per altre piante come ad esempio l’aglio, il prezzemolo il timo etc., l’origano, con l’essiccazione, aumenta il proprio aroma caratteristico.
In natura ne esistono circa 50 specie, la più diffusa è quella chiamata Origanum Vulgare che tutti conosciamo e che siamo abituati a comprare e a mangiare ….. soprattutto sulla pizza.
L’origano è anche un buon metodo per tenere le formiche alla larga; basta cospargere la zona che si intende disinfestare e ricordarsi di sostituirlo una volta ogni tanto.
Nell’antica Grecia si era soliti “agghindare” gli sposi con corone di origano a testimonianza del fatto che esso era ritenuto simbolo di prosperità e felicità.
Secondo una antica leggenda la scoperta delle proprietà terapeutiche di questa spezia si deve alla cicogna che usava cibarsene dopo aver ingerito cibi tossici.
Le sostanze che danno all’origano il caratteristico aroma sono il timolo, il pinene, il carvacrolo, l’ocimene ed il cariofillene.
Io adoro la peperonata e quindi la cucino spesso; non sempre però la preparo come la faceva mia madre (più avanti pubblicherò un post con la sua ricetta e quindi capirete).
Questa è la mia versione “veloce”.
La pianta dell’origano può raggiungere i 70/80 centimetri di altezza, ha foglie ovali leggermente dentellate e i suoi fiori sono raggruppati in pannocchie di un gradevole colore bianco rosa; il suo frutto invece si presenta sotto forma di una capsula di colore scuro. Dell’origano vengono utilizzate le foglie e le sommità raccolte in estate durante la fioritura.
L’origano è composto in gran parte da carboidrati, dal 9,94 % d’acqua, 42 % da fibre, 4,10 % da zuccheri, 9 % da proteine, 7,80 da ceneri e dal 4,28 da proteine.
I minerali presenti nell’origano sono: potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro e zinco, manganese, rame e selenio.
Le vitamine dell’origano sono la vitamina A, le vitamine B1, B2, N3, B5, B6, la vitamina C, la vitamina E, K e J.
Gli zuccheri contenuti nell’origano sono destrosio, fruttosio, galattosio e saccarosio.
Per quanto riguarda aminoacidi contenuti nell’origano ecco quali sono: acido aspartico e glutammico, arginina, cistina, glicina, fenilananina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, alanina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.
La pianta dell’origano è considerata una spezia ricca di proprietà terapeutiche in grado di apportare significativi benefici ad alcune patologie; la sua composizione, in termine di principi attivi, varia in funzione del periodo in cui l’origano viene raccolto.
In linea generale possiamo affermare che i principi attivi maggiormente responsabili delle proprietà medicinali dell’origano sono i fenoli, in particolare il timolo e il carvacrolo; il primo è un antisettico e vermifugo, mentre il secondo è un antisettico che viene molto utilizzato come ingrediente di prodotti venduti in profumeria.
L’origano presenta diverse proprietà terapeutiche tra le quali, le più significative sono quelle analgesiche, antisettiche, coadiuvanti nel processo digestivo, calmante per la tosse ed attenuante per i dolori intestinali.
È recente la notizia, stando a studi condotti da ricercatori svizzeri e tedeschi, che una sostanza contenuta nell’origano, il beta-cariofillene, ha la capacità di curare le infiammazioni.
Studi sull’origano pubblicati sul Journal of Nutrition hanno evidenziato come questa spezia contenga un elevata percentuale di antiossidanti.
Come è ormai noto ai più ricordiamo che gli antiossidanti portano molti benefici alla nostra salute; cosa più importante proteggono le nostre cellule dall’effetto ossidativo dei radicali liberi ed in secondo luogo potenziano il nostro organismo sotto vari aspetti tra i quali la resistenza alle infezioni.
In linea generale, nella medicina popolare, l’origano è utilizzato per diversi tipi di malanni come i dolori muscolari, mal di denti, gonfiori, mal di testa, allergie, stanchezza, punture d’insetti, parassiti intestinali e mal d’orecchi.
Bisogna però puntualizzare che tutte queste proprietà non sono ancora state dimostrate dalla medicina ufficiale.
Significativa la sua azione calmante nei confronti degli attacchi di tosse con conseguente eliminazione del catarro.
L’olio essenziale di origano è quindi consigliato a chi ha problemi derivanti dalla bronchite, a chi ha problemi di digestione e dolori a livello intestinale; ottimo anche per massaggi anti cellulite.
Una goccia di olio essenziale può essere impiegata per la preparazione di tisane dalle proprietà digestive.
L’olio essenziale di origano è impiegato in aromaterapia, ma può avere azione irritante sulla pelle e sulle mucose; per questo motivo va utilizzato solo previa prescrizione medica. L’origano è anche impiegato in zone del corpo localizzate per il trattamento della pelle come ad esempio acne e forfora.
Ogni 100 grammi di foglie di origano si hanno 66 kcalorie.
Un infuso a base di origano se aggiunto all’acqua del bagno ha proprietà rilassanti e, allo stesso tempo, se si impiega per il lavaggio dei capelli, li rinforza e dona loro vitalità.
L’olio di origano è sconsigliato a tutte quelle persone che hanno problemi di allergia nei confronti di piante come la menta, il timo ed il basilico; infatti appartengono tutte alla stessa famiglia a cui appartiene anche l’origano.
Per crescere bene e dare il meglio di se, questa pianta ha bisogno di svilupparsi in zone soleggiate, calde ed areate; se coltivato in zone ombreggiate e fresche si avrà una diminuzione della quantità e delle proprietà dell’olio essenziale. È risaputo che il miglior origano è quello che cresce in prossimità delle zone marine.
L’origano può rappresentare un efficace rimedio per il torcicollo; se si applica un mazzetto di fiori appena colto e riscaldato sulla parte dolorante del collo si noteranno i primi benefici entro breve tempo.
Se si raccoglie l’origano si consiglia di farlo seccare in luoghi bui e ventilati, ma soprattutto in breve tempo, in quanto gli oli essenziali in esso contenuti sono molto volatili e potrebbero così perdere alcune delle loro proprietà.
A differenza di quanto accade per altre piante come ad esempio l’aglio, il prezzemolo il timo etc., l’origano, con l’essiccazione, aumenta il proprio aroma caratteristico.
In natura ne esistono circa 50 specie, la più diffusa è quella chiamata Origanum Vulgare che tutti conosciamo e che siamo abituati a comprare e a mangiare ….. soprattutto sulla pizza.
L’origano è anche un buon metodo per tenere le formiche alla larga; basta cospargere la zona che si intende disinfestare e ricordarsi di sostituirlo una volta ogni tanto.
Nell’antica Grecia si era soliti “agghindare” gli sposi con corone di origano a testimonianza del fatto che esso era ritenuto simbolo di prosperità e felicità.
Secondo una antica leggenda la scoperta delle proprietà terapeutiche di questa spezia si deve alla cicogna che usava cibarsene dopo aver ingerito cibi tossici.
Le sostanze che danno all’origano il caratteristico aroma sono il timolo, il pinene, il carvacrolo, l’ocimene ed il cariofillene.
Io adoro la peperonata e quindi la cucino spesso; non sempre però la preparo come la faceva mia madre (più avanti pubblicherò un post con la sua ricetta e quindi capirete).
Questa è la mia versione “veloce”.
Ingredienti (per 4 persone).
800 g di peperoni gialli e rossi;
400 g di carne trita mista (manzo e maiale);
300 g di passata di pomodoro;
½ bicchiere di vino bianco secco;
1 scalogno;
2 spicchi d’aglio;
6 cucchiai di olio EVO;
Una spolverata di origano secco (se avete quello fresco è meglio);
Sale e pepe q.b.
1 – Preparazione.
Pulire lo scalogno, gli spicchi d’aglio (togliete eventualmente l’anima all’interno dell’aglio) e tritate il tutto finemente.
Lavate e pulite i peperoni avendo cura di eliminare tutti i semini e le parti bianche interne; tagliateli a pezzetti non troppo grandi.
2 – Cottura.
In una padella fate scaldare 3 cucchiai d’olio EVO, unite metà del trito di scalogno e aglio e fate rosolare, a fuoco moderato, sino a quando lo scalogno diverrà trasparente. Aggiungete i pezzi di peperone e fate rosolare, a fuoco vivo, sino a quando l’acqua liberatasi dai peperoni si sarà assorbita quasi totalmente.
Aggiungete la passata di pomodoro, sale, pepe, una generosa spolverata di origano e fate cuocere per 20-25 minuti mescolando ogni tanto.
I peperoni, una volta pronti, non dovranno essere troppo morbidi ma leggermente “al dente” e l’intingolo dovrà essere più ristretto.
Contemporaneamente, in una seconda padella, scaldate il restante olio, unite il restante trito di scalogno e aglio e, anche in questo caso, fate rosolare sino a quando lo scalogno diverrà trasparente. Aggiungete la carne trita, sgranatela con un cucchiaio di legno e, a fuoco vivo, fatela rosolare, mescolando di continuo, sino a quando i liquidi liberati dalla carne si saranno asciugati.
Aggiungete il vino bianco e fatelo evaporare completamente; salate, pepate e togliete dal fuoco.
Quando i peperoni saranno pronti, unite la carne, mescolate il tutto, aggiustate (se necessario) di sale e continuate la cottura per altri 5-10 minuti.
3 - Presentazione.
Impiattate e servite la peperonata ben calda accompagnandola con dei crostini di pane casereccio.
800 g di peperoni gialli e rossi;
400 g di carne trita mista (manzo e maiale);
300 g di passata di pomodoro;
½ bicchiere di vino bianco secco;
1 scalogno;
2 spicchi d’aglio;
6 cucchiai di olio EVO;
Una spolverata di origano secco (se avete quello fresco è meglio);
Sale e pepe q.b.
1 – Preparazione.
Pulire lo scalogno, gli spicchi d’aglio (togliete eventualmente l’anima all’interno dell’aglio) e tritate il tutto finemente.
Lavate e pulite i peperoni avendo cura di eliminare tutti i semini e le parti bianche interne; tagliateli a pezzetti non troppo grandi.
2 – Cottura.
In una padella fate scaldare 3 cucchiai d’olio EVO, unite metà del trito di scalogno e aglio e fate rosolare, a fuoco moderato, sino a quando lo scalogno diverrà trasparente. Aggiungete i pezzi di peperone e fate rosolare, a fuoco vivo, sino a quando l’acqua liberatasi dai peperoni si sarà assorbita quasi totalmente.
Aggiungete la passata di pomodoro, sale, pepe, una generosa spolverata di origano e fate cuocere per 20-25 minuti mescolando ogni tanto.
I peperoni, una volta pronti, non dovranno essere troppo morbidi ma leggermente “al dente” e l’intingolo dovrà essere più ristretto.
Contemporaneamente, in una seconda padella, scaldate il restante olio, unite il restante trito di scalogno e aglio e, anche in questo caso, fate rosolare sino a quando lo scalogno diverrà trasparente. Aggiungete la carne trita, sgranatela con un cucchiaio di legno e, a fuoco vivo, fatela rosolare, mescolando di continuo, sino a quando i liquidi liberati dalla carne si saranno asciugati.
Aggiungete il vino bianco e fatelo evaporare completamente; salate, pepate e togliete dal fuoco.
Quando i peperoni saranno pronti, unite la carne, mescolate il tutto, aggiustate (se necessario) di sale e continuate la cottura per altri 5-10 minuti.
3 - Presentazione.
Impiattate e servite la peperonata ben calda accompagnandola con dei crostini di pane casereccio.
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