Ospite fisso nelle insalate o nei cocktail, ed accompagnatore ideale di
miele e cereali a colazione, lo
yogurt greco è entrato da anni a far parte della nostra
alimentazione. Denso, cremoso, gustoso, sta conquistando milioni di palati in
Europa e in America. E, a differenza di molti altri alimenti, sembra non
conoscere crisi. In Italia, in particolare, solo nell'ultimo anno le
importazioni sono cresciute di un buon 20%.
In realtà, però, questo prodotto ha ben poco di greco. A parte, naturalmente, il nome.
Lo yogurt greco nasce infatti in Bulgaria, ma dato lo scarso appeal della patria d'origine, gli esperti del marketing hanno ben pensato di associarlo alla vicina e più glamour Grecia. Ma, purtroppo, una bassissima percentuale del fatturato milionario di questo prodotto entra nelle tasche del popolo ellenico (che mai come in questo periodo avrebbe bisogno di risollevare la propria economia). Le maggiori aziende che producono lo yogurt, infatti, sono dislocate soprattutto in America.
Lo yogurt greco è famoso per avere una consistenza densa e cremosa. Il motivo? Mentre lo "yogurt normale" viene filtrato due volte, quello greco subisce tre filtrazioni per rimuovere una quantità maggiore di siero.
Questo triplo filtraggio modifica anche le proprietà nutrizionali del prodotto.
Rispetto a un normale yogurt bianco lo yogurt greco contiene infatti meno lattosio (il che lo rende un'ottima opzione per chi è intollerante), meno sodio, meno zuccheri e più proteine. Il maggior apporto calorico conferisce inoltre a questo alimento un buon potere saziante. Ma se temete le calorie potete sempre optare per le versioni light a ridotto contenuto di grassi (0% o 2% di grassi).
Mediamente 100 g di prodotto intero apportano 115 kcal. Le confezioni sono da 150 g, ideali come spuntino, magari abbinandoci uno o due frutti di stagione.
Io non sono particolarmente goloso, tendenzialmente preferisco il salato; ci sono però alcuni dolci che potrei consumare “dosi industriali” come il torrone di Alba, i cannoli siciliani e il tiramisù.
Purtroppo, da qualche anno, per via del colesterolo un po’ alto, devo cercare di limitare quei dolci, come il tiramisù, che con il mascarpone e le uova, trasudano di colesterolo “cattivo”.
Non volendo rinunciare del tutto, ho pensato di “alleggerirlo” un poco per riuscire a consumare qualche fetta in più.
A parità del resto degli ingredienti, sostituendo la crema al mascarpone con quella alla ricotta, c’è un risparmio di circa 150 Kcal ogni 100 g di dolce: rimane sempre un dolce “calorico”, però è un po’ più leggero!!
Ingredienti (per 6 persone).
400 g di savoiardi;
500 g di ricotta;
250 g di panna da montare;
170 g yogurt greco Total (un vasetto);
50 g di zucchero;
50 g di cioccolato fondente in scaglie q.b.
4-5 tazze di caffè espresso;
½ cucchiaino di cannella in polvere;
1 bustina di vanillina;
Cacao amaro in polvere q.b.
1 – Preparazione.
Preparate il caffè e lasciatelo raffreddare.
Durante la preparazione, mettete nel freezer una ciotola con la panna da montare; la panna, per montare bene, dovrà essere lavorata molto fredda, come fredda dovrà essere la ciotola e, al limite, le fruste dello sbattitore.
In una ciotola, mettete la ricotta unendola, lo zucchero, la vanillina, cannella e lavoratela molto bene fino a ottenere una crema liscia e senza grumi.
Unire lo yogurt greco e continuare a mescolare sino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
Con un coltello, tagliate a scaglie il coccolato e inseritelo nella crema di ricotta e yogurt.
A parte, montate la panna e amalgamatela alla crema di ricotta, mescolandola dal basso verso l’alto per non “smontarla”.
Prendete una pirofila rettangolare e, con il composto di ricotta, panna e yogurt, formate un primo strato sottile.
Su questo letto di crema potrete iniziare a posizionare i savoiardi dopo averli impregnati leggermente di caffè.
Fatto il primo strato, coprite con la crema e poi con altri savoiardi; ripetete fino all’ultimo savoiardo.
Completate la superficie con uno strato di crema e guarnite con altre scaglie di cioccolato, coprite con la pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno 3 ore.
2 - Presentazione.
Trascorse le tre ore, togliete la pirofila dal frigorifero, eliminate la pellicola e distribuite sulla superfice un’abbondante strato di cacao amaro.
Porzionate e servite.
In realtà, però, questo prodotto ha ben poco di greco. A parte, naturalmente, il nome.
Lo yogurt greco nasce infatti in Bulgaria, ma dato lo scarso appeal della patria d'origine, gli esperti del marketing hanno ben pensato di associarlo alla vicina e più glamour Grecia. Ma, purtroppo, una bassissima percentuale del fatturato milionario di questo prodotto entra nelle tasche del popolo ellenico (che mai come in questo periodo avrebbe bisogno di risollevare la propria economia). Le maggiori aziende che producono lo yogurt, infatti, sono dislocate soprattutto in America.
Lo yogurt greco è famoso per avere una consistenza densa e cremosa. Il motivo? Mentre lo "yogurt normale" viene filtrato due volte, quello greco subisce tre filtrazioni per rimuovere una quantità maggiore di siero.
Questo triplo filtraggio modifica anche le proprietà nutrizionali del prodotto.
Rispetto a un normale yogurt bianco lo yogurt greco contiene infatti meno lattosio (il che lo rende un'ottima opzione per chi è intollerante), meno sodio, meno zuccheri e più proteine. Il maggior apporto calorico conferisce inoltre a questo alimento un buon potere saziante. Ma se temete le calorie potete sempre optare per le versioni light a ridotto contenuto di grassi (0% o 2% di grassi).
Mediamente 100 g di prodotto intero apportano 115 kcal. Le confezioni sono da 150 g, ideali come spuntino, magari abbinandoci uno o due frutti di stagione.
Io non sono particolarmente goloso, tendenzialmente preferisco il salato; ci sono però alcuni dolci che potrei consumare “dosi industriali” come il torrone di Alba, i cannoli siciliani e il tiramisù.
Purtroppo, da qualche anno, per via del colesterolo un po’ alto, devo cercare di limitare quei dolci, come il tiramisù, che con il mascarpone e le uova, trasudano di colesterolo “cattivo”.
Non volendo rinunciare del tutto, ho pensato di “alleggerirlo” un poco per riuscire a consumare qualche fetta in più.
A parità del resto degli ingredienti, sostituendo la crema al mascarpone con quella alla ricotta, c’è un risparmio di circa 150 Kcal ogni 100 g di dolce: rimane sempre un dolce “calorico”, però è un po’ più leggero!!
Ingredienti (per 6 persone).
400 g di savoiardi;
500 g di ricotta;
250 g di panna da montare;
170 g yogurt greco Total (un vasetto);
50 g di zucchero;
50 g di cioccolato fondente in scaglie q.b.
4-5 tazze di caffè espresso;
½ cucchiaino di cannella in polvere;
1 bustina di vanillina;
Cacao amaro in polvere q.b.
1 – Preparazione.
Preparate il caffè e lasciatelo raffreddare.
Durante la preparazione, mettete nel freezer una ciotola con la panna da montare; la panna, per montare bene, dovrà essere lavorata molto fredda, come fredda dovrà essere la ciotola e, al limite, le fruste dello sbattitore.
In una ciotola, mettete la ricotta unendola, lo zucchero, la vanillina, cannella e lavoratela molto bene fino a ottenere una crema liscia e senza grumi.
Unire lo yogurt greco e continuare a mescolare sino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
Con un coltello, tagliate a scaglie il coccolato e inseritelo nella crema di ricotta e yogurt.
A parte, montate la panna e amalgamatela alla crema di ricotta, mescolandola dal basso verso l’alto per non “smontarla”.
Prendete una pirofila rettangolare e, con il composto di ricotta, panna e yogurt, formate un primo strato sottile.
Su questo letto di crema potrete iniziare a posizionare i savoiardi dopo averli impregnati leggermente di caffè.
Fatto il primo strato, coprite con la crema e poi con altri savoiardi; ripetete fino all’ultimo savoiardo.
Completate la superficie con uno strato di crema e guarnite con altre scaglie di cioccolato, coprite con la pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno 3 ore.
2 - Presentazione.
Trascorse le tre ore, togliete la pirofila dal frigorifero, eliminate la pellicola e distribuite sulla superfice un’abbondante strato di cacao amaro.
Porzionate e servite.
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