(Allium
sativum L.) è un bulbo di sapore piccante
penetrante; si deve utilizzare solo ed esclusivamente quello stagionato/secco;
sveglia l’appetito; risveglia e riattiva i villi intestinali, rinforzandoli ed
è un ottimo anti parassita, ma non deve essere utilizzato in grandi quantità (oltre
500 gr) per molto tempo in quanto contiene una sostanza che può essere velenosa
per il cervello.
Contiene: acqua 61%, idrocarbonati 30,5%, proteine 6,5%, grassi 0,3%, ceneri 1,2% con magnesio, potassio, sodio, calcio, fosforo, nitrati, zolfo, ferro, iodio, rame, manganese, zinco, bromo, arsenico, silicio, ecc.), vitamine B1, B6, B12, C, D, H; principi antibiotici.
Contiene: acqua 61%, idrocarbonati 30,5%, proteine 6,5%, grassi 0,3%, ceneri 1,2% con magnesio, potassio, sodio, calcio, fosforo, nitrati, zolfo, ferro, iodio, rame, manganese, zinco, bromo, arsenico, silicio, ecc.), vitamine B1, B6, B12, C, D, H; principi antibiotici.
Purifica il sangue, antisettico, antiparassita,
antielmintico, anti ulcera gastrica, anti cancerogeno, ipotensivo, balsamico,
anti nicotinico, ipoglicemizzante, antireumatico, riduttore dei trigliceridi,
toglie stanchezza, utile nei dolori, nelle arteriosclerosi, normalizza il
battito cardiaco ed accresce l’ampiezza del battito stesso.
L’abbinamento con carbone vegetale, funge da anti
spasmodico intestinale.
In piccole dosi è ben tollerato ed è un aroma
nella cucina mediterranea.
Aglio ed acciughe pestati in pastetta da mangiare
con pane e sidro di mele, possono essere afrodisiaci per molti soggetti. Coloro
che usano l’aglio non saranno punti facilmente dalle zanzare. In vitro invece,
l'effetto battericida è stato riferito da parecchi autori.
Lo si trova anche sotto forma di succo, estratto
idro alcolico, in compresse, in capsule od ovuli per impedire il solito “alito
da aglio”; come succo od estratto, 15 gocce 2 o 3 volte al dì; in pillole od
ovuli da 2 a 12 pillole od ovuli oppure 2 o 4 spicchi di aglio al giorno sono
uno dei più antichi rimedi contro: infiammazioni in genere, intestinali, sia
dei villi che della parete viscerale, anche se queste sono croniche; parassiti
(ossiuri ecc), funghi (candida ecc. – vedi anche aceto di mele, mirra, estratto
di semi di pompelmo e stevia), vermi e verme solitario; previene la
dissenteria; preventivo per l’arteriosclerosi.
I "principi attivi" conosciuti
dell’aglio sono: olio essenziale contenente principalmente bisolfuro di
allilpropile, bisolfuro di allile, trisolfuro di allile, solfuro di divinile,
allilvinilsolfossido ed altri polisolfuri allilici; tali sostanze volatili
posseggono proprietà battericide in vitro.
Altro
componente con stesse caratteristiche è l'allicina (estere allilico dell'acido
alliltiosolfinico) che dà anche il tipico odore.
Tra gli altri componenti trovati in letteratura
(non sempre in seguito confermati): la allisatina I e II, acido solfocianico,
isosolfocianato di allile, un glicoside (scoldinina A e B).
Le "proprietà" derivano anche e non solo
dagli effetti di questi composti solforati: azione vasodilatatrice, ben
osservata quella cutanea, l'aglio è un revulsivo secondo una vecchia dizione
farmacologica, ossia contuso e spalmato sulla cute genera un alone iperemico
abbastanza esteso, fino ad avere effetto "vescicatorio" con
formazione di vescicole e flittene.
I principi dell'olio essenziale vengono eliminati
dall'apparato respiratorio in maniera predominante questo potrebbe spiegare il
blando effetto fluidificante mucolitico riferito.
Utile in: parassitosi intestinale, asma, enfisema,
pertosse, tubercolosi, influenza, raffreddori, malattie infettive, litiasi
urinaria, stabilizza la pressione sanguigna, vasodilatatore; abbassa il
colesterolo; contro l’arteriosclerosi, all’università di Berlino in Germania,
si è visto che l’aglio scioglie nelle arterie le minuscole placche di grasso e
calcio che si depositano sulle pareti.
Uno studio effettuato in 400 centri medici europei
ha dimostrato su 2000 pazienti, che un principio attivo, la lacidipina,
rallenta la progressione dell’arteriosclerosi, molto di più dei farmaci usati
in quella patologia.
Per uso esterno: piaghe, ulcere, calli, verruche,
punture di insetti, scabbia, tigna, sordità, dolori alle orecchie.
Anche le proprietà antisettiche potrebbero
derivare da queste sostanze (noto storicamente l'uso dell'aglio per proteggersi
dalle pestilenze, mettendo teste d'aglio nei lunghi “becchi” dei cappucci dei
medici cinquecenteschi e sopra tutto il fatto di legare sulle porte delle case
le teste di aglio da utilizzare ogni giorno come prevenzione delle
malattie/vampiri), ma certamente la quantità necessaria avrebbe fortissime
controindicazioni (oltre che per l’alito che sa di aglio) per l'azione
irritante sulla mucosa gastrica.
Supposta anche una sua azione sulla tiroide, probabilmente inibendo la “cattura” dello iodio.
Supposta anche una sua azione sulla tiroide, probabilmente inibendo la “cattura” dello iodio.
Ipotensivo di valore. Azione balsamica a livello
polmonare. Azione coadiuvante del diabete.
Prevenzione dell’arteriosclerosi; infiammazioni catarrali, intestinali e contro la dissenteria infettiva.
Prevenzione dell’arteriosclerosi; infiammazioni catarrali, intestinali e contro la dissenteria infettiva.
Attiva l’eliminazione dei metalli pesanti.
Rafforza il sistema immunitario, riduce il rischio delle malattie cardiache. Forte
azione antielmintica.
Spiccata
azione batteriostatica, battericida, nelle affezioni dell’apparato respiratorio
e del tubo gastro enterico. Favorisce il metabolismo dei grassi in quanto disinfiamma
la mucosa intestinale.
Ovviamente con un intestino funzionante a dovere,
il sangue prodotto sarà più puro e i valori delle sostanze da esso trasportate
adatti ad una buona salute.
Per esempio è noto da sempre in Medicina
Biologica, che l’aglio e la cipolla crudi, assunti giornalmente e per tempi
prolungati, mantengono una buona circolazione ed allontanano le possibilità di
infestazione da parassiti, dell’infarto e dei cancri, questo sempre per il
precedente postulato.
Per eliminare gli effetti dell’alito cattivo, si
può ricorrere al succo di biancospino ottenuto da foglie, fiori, e frutti, che
aiuta a regolarizzare il battito cardiaco; oppure assumerlo in capsule
gastroresistenti od ovuli.
Per uso esterno: piaghe, ulcere, calli, verruche,
punture di insetti, scabbia, tigna, sordità, dolori alle orecchie.
I molisani penultimi in Italia nel consumo di
Viagra, grazie all'alimentazione che include l'aglio.
A svelare i rimedi autoctoni della ventesima
regione contro il calo del desiderio sessuale è la Coldiretti del Molise, che spiega
così la scarsa vendita di pillole blu.
Secondo le ultime rilevazioni, nel Molise, si
vendono 1.919 pasticche ogni mille uomini sopra i 40 anni: il dato più basso
del Paese dopo quello della Basilicata (1.308). La media italiana, invece, è di
3.345 pasticche (in testa il Lazio con 4.803).
Secondo la Coldiretti "i molisani si
avvalgono normalmente, nella loro alimentazione delle proprietà afrodisiache
dell'aglio consigliato come rimedio naturale dalla tradizione rurale insieme a
cipolle, peperoncino, ed altri elementi della dieta mediterranea".
L'organizzazione di categoria cita anche un
servizio scientifico della BBC, ha presentato l'aglio come un'alternativa
naturale al Viagra.
"Il suo uso - aggiunge la Coldiretti - nella
medicina popolare ha una tradizione secolare. Oltre a tenere vivo l'interesse
per l'altro sesso gli sono riconosciute molte proprietà salutari: è consigliato
contro mal di testa, infezioni e malattie cardiovascolari, ma soprattutto è
indicato come disinfettante dell'intestino".
Ma, come in
tutti i prodotti, c'è aglio e aglio. Quello locale, o made in Italy in
generale, garantisce freschezza e quindi maggiore efficacia.
Attenzione,
quindi, al prodotto, manco a dirlo, cinese, egizio o turco, che rappresenta più
della metà delle importazioni totali (25 milioni di chili).
Contro l'importazione selvaggia la Coldiretti
Molise si augura nella "ripresa dell'antica e tradizionale coltivazione di
aglio, un tempo tipica di alcune aree di Isernia e Campobasso. Una occasione -
secondo l'organizzazione - da prendere in considerazione e da sostenere".
(AGI)
Commento N.d.R.: ciò che viene indicato dalla
Coldiretti, è giusto ma occorre precisare che l'assunzione dell'aglio DEVE
essere sotto forma di aglio fresco e quindi di spicchio d'aglio e NON in forma
(se si vuole ottenere i risultati per la sessualità) di pastiglie, capsule,
macerato, che invece sono molto utili negli altri casi enunciati.
Un’altra importante questione riguarda alcune forme molecolari
dell'ossigeno (ROS reactive oxygen species) che hanno un ruolo molto pericoloso
nei processi di invecchiamento e nelle malattie perché provocano modificazioni
del DNA, delle proteine e dei lipidi.
Gli estratti d'aglio invecchiati, contengono
antiossidanti capaci di prevenire il danno.
Questi sono composti organo-solforici liposolubili
tipici solo dell'aglio, flavonoidi e selenio.
Gli estratti devono però subire un processo di
invecchiamento di almeno 20 mesi in cui vengono stabilizzate le proprietà degli
antiossidanti instabili come allicina.
L'aglio, elimina ROS e favorisce gli enzimi
antiossidanti, inibendo l'ossidazione lipidica e riducendo i danni ischemici.
Protegge le cellule endoteliali dai processi che
portano all'arteriosclerosi.
Si ha inoltre l'inibizione della trascrizione del
fattore NF-kappa B, che provoca immunodeficienza.
Protegge il DNA dall'attacco dei radicali liberi e
difende dalle radiazioni ionizzanti e dall'esposizione ai raggi UV.
In topi in cui sono stati prodotti
sperimentalmente processi di invecchiamento, si è constatato che l'estratto
determina un mantenimento dei processi cognitivi ed un rafforzamento della
memoria. (Tratto da: Journal of Nutrition 131 (3),2001).
I componenti dell'aglio uccidono i parassiti,
funghi, batteri mutati in patogeni e/o quelli che resistono ai più potenti
antibiotici.
È ormai noto che negli ospedali, ove i malati
vengono "curati" con farmaci e quindi sono immunodepressi, le
infezioni pericolose dei pazienti stanno crescendo a dismisura!Quindi una buona cura a base di aglio è da
considerarsi assolutamente adatta per tutti i malati; questo è il dato che è
affiorato da una indagine con test che hanno dimostrato come un componente
dell'aglio l'allicina, ha eliminato le varietà di MRSA (Stafilococco Aureo) e
tutte le nuove mutazioni batteriche in "superbatteri e batteri
estremi" che sono intervenute nel corso degli anni proprio per l'uso di
antibiotici.
Lo studio è stata pubblicato sul J.B.S (Journal
Biomedical Science nel 2004 - (fonte Indipendent, UK, 30 Dic. 2003).
Ingredienti (per 4 persone)
1 kg di pollo in pezzi;
250 g di fegatini di pollo;
30 g di pinoli;
25 g di mandorle sbucciate;
500 ml di brodo di carne;
50 g di burro;
2 spicchi d’aglio;
1 bicchiere di vino bianco secco;
4 cucchiai di olio EVO;
1 cucchiaino di prezzemolo tritato;
Sale e pepe q.b.
1
– Preparazione.
Dopo aver eliminato, dai fegatini, la vescichetta
e la parte verde (se presenti), lavateli, asciugateli e tritateli finemente.
In una padella antiaderente, fate sciogliere il
burro, aggiungete i fegatini e fate rosolare per 5 minuti.
Versate 100 ml di brodo caldo, ½ bicchiere di vino
bianco e fate cuocere per 10 minuti rimescolando spesso; spegnete il fuoco e
tenete i fegatini al caldo.
Mettete su una placca da forno, foderata con della
carta da forno, le mandorle e fate tostare in forno preriscaldato a 200 °C per
2-3 minuti toglietele dal forno e fatele raffreddare. Una volta freddate,
tritatele grossolanamente e mette da parte.
2
– Cottura.
Assicuratevi eliminare dal pollo eventuali piumette
passando i singoli pezzi sulla fiamma del fornello.
Lavate, asciugate bene, spennellate ogni pezzo con
un po’ di olio EVO e massaggiate con un pizzico di sale e pepe. Potete,
eventualmente, separare la coscia dalla sotto coscia tagliando nel punto di
giuntura.
In un capace tegame, fate scaldare 3 cucchiai di
olio evo, aggiungete i 2 spicchi d’aglio schiacciati e fate rosolare per 2
minuti.
Aggiungete i pezzi di pollo, 20 g di pinoli e
cuocete per 8 minuti girando i pezzi a metà cottura; ricordate di girare i
pezzi di pollo utilizzando 2 cucchiai per non bucare la carne.
Unite 200 ml di brodo, il vino rimasto e lasciate
evaporare per 2 minuti; coprite e cuocete per altri 20 minuti a fuoco basso.
Scoprite il tegame, eliminate l’aglio, aggiungete
il restante brodo e continuate la cottura per altri 10 minuti girando spesso.
Versate nel tegame i fegatini (tenuti da parte),
il resto dei pinoli, le mandorle e proseguite la cottura per altri 10 minuti a
fuoco basso mescolando delicatamente.
3
- Presentazione.
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