Il baccalà fritto in pastella è un piatto che amo e che
preparo abbastanza frequentemente in qualunque stagione dell’anno; semplice da
preparare pur avendo, come unico neo, un lungo periodo di ammollo per eliminare
il sale usato per la sua conservazione. Per questo motivo, quando decido ti
prepararlo, attivo la procedura di dissalatura con un quantitativo di pesce
maggiore a quello che mi serve; in questo modo mi resterà del baccalà da
utilizzare per altre preparazioni, come il piatto di oggi.
Ingredienti (per 4 persone).
800 g di baccalà dissalato;
200 g di polpa di pomodoro;
150 g di olive Taggiasche denocciolate;
1 scalogno;
2 spicchi d’aglio;
1 acciuga sotto sale;
4-5 cucchiai d’olio EVO;
½ bicchiere di vino bianco secco;
2-3 rametti di timo fresco;
Farina bianca tipo “0” q.b.
Sale e pepe nero q.b.
1 –
Preparazione.
Prepariamo
il baccalà.
Per la realizzazione di questo piatto ho
utilizzato del baccalà dissalato avanzatomi, un paio di giorni fa, dalla
preparazione del baccalà
fritto in pastella.
Dovendo preparare la ricetta partendo dal pesce sotto
sale, operate nel seguente modo:
- riducete il baccalà in pezzi da 5-6 cm. x 3-4 cm. ed eliminate l’eccesso di sale sciacquandoli sotto un getto di acqua corrente.
- Mettere i pezzi di pesce in un’ampia bacinella e ricopriteli completamente con acqua; lasciateli in ammollo per almeno 24 ore cambiando spesso l’acqua. Controllare la sapidità del baccalà assaggiando un pezzetto di polpa e se dopo 24 ore risultasse ancora troppo salata, continuare l’ammollo (e relativo cambio dell’acqua) sino a quando il sapore della carne risulti normalmente sapida.
- Raggiunta la giusta sapidità, scolate bene i pezzi di pesce e, tenendo ogni pezzo tra due fogli di carta assorbente, premete tra le mani assorbendo la maggior parte dell’acqua.
- Eliminate dal pesce le spine eventualmente presenti; infarinate i tranci e batteteli tra le mani, per eliminare la farina in eccesso, e metteteli da parte.
Prepariamo
gli altri ingredienti.
Nel frattempo, tritate finemente lo scalogno e l’aglio;
dissalate accuratamente, con acqua corrente, le acciughe; pulitele privandole
della lisca centrale, della coda, delle pinne dorsali e laterali. Tritatele
finemente e mettetele da parte.
Scolate le olive dall’olio di conservazione e
tagliatele a rondelle.
2 –
Cottura.
In una padella fate scaldare l’olio, aggiungete il
trito di scalogno e aglio e fate rosolare, a fuoco moderato, per un paio di
minuti o comunque sino a quando lo scalogno sarà trasparente.
Unite ora l’acciuga tritata e continuate a
rosolare, mescolando di continuo, sino a quando sarà quasi completamente
disciolta; per evitare che il soffritto bruci, aggiungete 1 cucchiaio di acqua
calda.
Adagiate ora nella padella i pezzi di pesce, dalla
parte della pelle, e fate rosolare per un paio di minuti a fuoco vivo; girateli
poi dalla parte della polpa e continuate la rosolatura per altri 2-3 min.
Sfumate ora con il vino bianco e, quando la parte
alcolica del vino sarà evaporata, aggiungete la polpa di pomodoro e i rametti
di timo che eliminerete a fine cottura. Continuate la cottura per una decina di
minuti o comunque sino a quando il sughetto di fondo si sarà asciugato in
parte.
Unite ora le olive a rondelle e completate la
cottura aggiustando di sale se necessario.
3 -
Presentazione.
Eliminate i rametti di timo e servite con un filo
d’olio EVO e una spolverata di pepe nero macinato fresco.
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