La cannella è un piccolo
albero sempreverde alto circa 10–15 m. Le foglie sono opposte, di forma ovale e
allungata, possono raggiungere i 18 cm di lunghezza e i 5 cm di larghezza. I
fiori, bianchi, sono riuniti in infiorescenze. Il frutto è una drupa che
contiene un seme privo di albume (che è il materiale di riserva destinato a
nutrire l’embrione della pianta nelle prime fasi di crescita).
La pianta è nativa dello Sri Lanka, ma è stata introdotta in diversi paesi tropicali, quali il Madagascar, Malaysia e Antille. Viene prodotta anche in Vietnam, Sumatra e in Indonesia.
Importata in occidente con
le carovane durante il medioevo, portò gli Olandesi a impiantare un traffico
stabile con lo Sri Lanka nella prima metà del 1600, per divenirne i principali
importatori d'Europa.
La pianta della cannella
da cui si
ricava la preziosa spezia sono in realtà due, entrambe sempreverdi ed
appartenenti alla famiglia delle Lauracee: la Cinnamomum zeylanicun
e la Cinnamomum cassia. La prima è chiamata anche "Cannella
regina", è originaria dello Sri Lanka ed è la più pregiata; la seconda è
detta anche "Cannella della Cina", come suggerisce il nome stesso la
Cina è il suo paese d'origine ed è la meno pregiata.
Al contrario di altre spezie che vengono ricavate
da foglie e fiori delle piante, la cannella si ricava direttamente dai rami o dai piccoli
fusti dell'albero; infatti si utilizza esclusivamente la parte interna della
corteccia. Le parti di corteccia, una volta tagliate, vengono essiccate e mano
a mano che seccano si elimina la parte esterna in eccedenza fino ad ottenere il
classico aspetto a "tubo" che ben conosciamo.
La qualità
della cannella dipende esclusivamente dall'età dei rami da cui si ricava;
un'età più giovane corrisponde ad una migliore qualità.
La cannella è composta
per il 10% da acqua, da proteine, ceneri, zuccheri, fibre e grassi in minima
quantità; discreta la quantità di minerali contenuta tra cui citiamo il calcio,
il manganese, il magnesio, il ferro, il potassio, il fosforo, il sodio, il
selenio e lo zinco.
Per quanto riguarda le
vitamine presenti nella cannella troviamo: la vitamina A. alcune vitamine del
gruppo B, e nello specifico le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, l'acido ascorbico o
vitamina C, vitamina E, K e J.
Questi invece alcuni
degli aminoacidi presenti: acido aspartico, alanina, arginina, acido
glutammico, leucina, lisina, valina, treonina, glicina e triptofano.
Ogni 100 grammi di
cannella abbiamo una resa calorica pari a 250 calorie.
Solo la cannella regina
(Cinnamomum zeylanicun) ha proprietà curative e non quella cinese di qualità
inferiore.
La cannella è un
antisettico naturale in grado di combattere ed eliminare funghi, virus e
batteri; per questo motivo negli ultimi anni si trovano in commercio
dentifrici, collutori e prodotti del genere a base di questa preziosa spezia.
Secondo recenti studi, i
cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of American College of Nutrition,
è stato dimostrato come la cannella aiuti a regolare la percentuale di zuccheri
nel sangue venendo così in aiuto a diabetici ed iperglicemici. Non solo, questa
spezia, oltre a favorire il processo digestivo, rappresenta un ottimo strumento
di prevenzione dei confronti della fermentazione addominale.
Uno studio condotto in Germania ha invece dimostrato come la cannella sia
in possesso di proprietà aggressive nei confronti del fungo Candida albicans e del batterio chiamato
Escherichia coli, responsabili entrambi di infezioni alle vie urinarie.
La cannella ha altresì un effetto stimolante ed ha quindi la proprietà di alleviare gli stati di spossatezza derivanti da malattie come l'influenza e la dissenteria; è antisettica per le vie respiratorie ed apporta benefici in caso di raffreddore ed alitosi.
La cannella ha altresì un effetto stimolante ed ha quindi la proprietà di alleviare gli stati di spossatezza derivanti da malattie come l'influenza e la dissenteria; è antisettica per le vie respiratorie ed apporta benefici in caso di raffreddore ed alitosi.
L'uso della cannella è
anche consigliato come disinfettante; infatti in caso di ferite sulla pelle,
dopo averle pulite, le si possono cospargere con polvere di cannella. Infine,
le proprietà anti glicemiche di questa spezia, contribuiscono a placare gli
stimoli della fame tra un pasto ed il seguente che sono caratteristici nei
pazienti interessati da glicemia.
Come per tutti gli alimenti è bene fare attenzione
a non esagerare; la dose ideale di cannella è rappresentata da tre grammi al
giorno. In tale quantità la spezia è in grado di far diminuire la glicemia e di
stimolare un ormone preposto alla regolazione dell'appetito.
Come sappiamo anche le sostanze in grado di
apportare benefici al nostro organismo, se assunte in dosi esagerate, possono
arrecare danni. Non somministrare ai bambini di età inferiore ai due anni.
La cannella era conosciuta dalle popolazioni dei
tempi più antichi, basti pensare che viene citata già nella Bibbia,
precisamente nel libro dell'Esodo; non solo, gli antichi greci la usavano già
come digestivo e gli egizi ne facevano uso per imbalsamare i defunti.
Il nome cannella deriva dal latino
"canna" che sta appunto ad indicare la sua particolare forma
arrotondata.
La
cannella sotto forma di bastoncini può essere conservata a lungo a condizione
che la si conservi in recipienti di vetro ben chiusi e lontano da fonti di luce
e di calore.
La cannella si trova in commercio sia in polvere
che in bastoncini; quest'ultimi sono da preferire in quanto conservano meglio
le proprietà e l'aroma.
Entrambe le piante di cannella vivono in zone
tropicali e per questo motivo non possono essere coltivate in regioni a clima
temperato se non in serra.
La pianta della cannella appartiene alla stessa
famiglia (Lauracee) a cui appartengono il lauro e la noce moscata.
Contribuisce a pulire ed a rendere bianchi i
denti; in mancanza di spazzolino si può ovviare masticando un bastoncino di
cannella.
In caso di mal di testa si può calmare il dolore
con dei piccoli massaggi alle tempie con olio di cannella, questa la preparazione: procurarsi quattro bastoncini di
cannella e pestarli all'interno di un mortaio, dopodiché trasferire in una
tazza e coprirli con dell'olio di oliva cha va poi lasciato in infusione per 10
giorni.
Passato tale periodo filtrare e riporre in una
boccetta di vetro.
È stato recentemente scoperto che l'olio estratto
dalle foglie di cannella è stato in grado di uccidere, ancor meglio degli
attuali pesticidi, le larve di zanzara; questa scoperta, oltre ad aprire la
strada verso "l'invenzione" del primo pesticida biologico potrebbe
essere utilizzata per la realizzazione di lozioni con effetti repellenti nei
confronti delle zanzare.
Ancora una ricetta di recupero e ancora con il
pana raffermo.
Questa è la mia rielaborazione della ricetta della
“torta di pane alla trentina”, un po’ più ricca rispetto alla ricetta
originale.
Ingredienti (per una tortiera da 24 cm).
Pane
raffermo (circa 150-180 g);
2
mele Golden;
1
limone non trattato;
Cannella
in polvere a piacere;
2
uova;
2
bicchieri di latte intero;
100 g
di cioccolato bianco;
50 g
di zucchero;
50 g
di burro + quello necessario per ungere la tortiera;
50 g
di gherigli di noce;
50 g
di uva sultanina;
1
bustina di lievito per dolci;
½
bicchiere di vino bianco secco;
2
cucchiai di pangrattato;
Un pizzico di sale.
1 –
Preparazione.
Sciacquate
l’uvetta con acqua calda e fatela rinvenire in una ciotola con il vino bianco
per almeno 1 ora.
Tritate,
a coltello, i gherigli di noce.
Sbriciolate,
sempre a coltello, il cioccolato e mettete da parte.
Tagliate
il pane a pezzetti; se volete una torta un po’ meno “rustica”, potete eliminare
la crosta del pane, assicurandovi di avere, alla fine, almeno 150-180 g di
pane.
Lasciate
ammorbidire il pane nel latte tiepido per almeno 1 ora.
Sbucciate
e affettate le mele lasciandole, in una ciotola, a macerare con ½ cucchiaino di
cannella in polvere, due cucchiai di zucchero, la scorza grattugiata di 1
limone.
Separate
l’albume dai tuorli che andrete a battere, con lo zucchero e un pizzico di
sale, sino ad avere una crema liscia.
Aggiungete
ora il pane ben strizzato, il burro fuso (al microonde o a bagnomaria), il
cioccolato, l’uvetta strizzata, i gherigli di noce e le mele. Amalgamate bene
con molta cura l'impasto e aggiungete in ultimo il lievito (disciolto in un
cucchiaio del latte strizzato dal pane) e gli albumi montati a neve; mescolate
bene dal basso verso l'alto.
2 –
Cottura.
Versate il composto in una tortiera, che avete
leggermente unto con burro e cosparso di pangrattato; fate cuocere la torta in
forno preriscaldato a 200 °C per circa 40 minuti o, comunque, sino a completa
doratura della superfice.
3 -
Presentazione.
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