L’estate è la stagione dei peperoni.
Una delle principali caratteristiche nutrizionali
del peperone è che risulta essere molto ricco di Vitamina C (circa 126 mg ogni
100 g). Il peperone è tra le verdure che contengono il maggior quantitativo di
Vitamina C; più di spinaci e cavoli.
Interessante è anche il contenuto di Provitamina A
(Carotene): 0,7 mg per 100 g (i peperoni rossi possono arrivare anche a 3,5 mg
ogni 100 g).
Grazie ai livelli record di Vitamina C, i peperoni
svolgono un ruolo prezioso per l’alimentazione e per la salute; anche se viene
consumato in piccole quantità (a crudo, come ingrediente in un’insalata mista)
o cotto (la cottura può distruggere fino al 60% di vitamina C).
Una porzione di 50 g di peperoni crudi contiene
più di 60 mg di vitamina C, il 75% della razione giornaliera raccomandata
(RDA).
Vitamina C e Provitamina A sono due vitamine
antiossidanti con molteplici effetti benefici sulla salute, sulla protezione e
la prevenzione di diverse patologie: invecchiamento precoce, tumori e malattie
cardiovascolari.
Oltre a ciò le fibre sono relativamente abbondanti (2 g di fibra ogni 100
g) e consistono principalmente in pectine, cellulosa ed emicellulosa, che
formano le pareti delle cellule vegetali.
In fine, il quantitativo energetico del peperone
risulta veramente modesto: circa 21 kcal per 100 g.
Credo che queste siano delle argomentazioni più
che valide da richiedere un consumo regolare di questo fantastico frutto (in
realtà si tratta di una bacca).
Oggi, grazie alla globalizzazione e alle
coltivazioni in serra, troviamo i peperoni praticamente tutto l’anno ma, per
sfruttare a pieno i benefici ricavabili dalla loro assunzione, devono essere
consumati seguendo la loro stagionalità: in Italia da giugno a settembre.
Per oltre vent’anni, con i miei fratelli e i miei
genitori, abbiamo tenuto in affitto per tutto l’anno un appartamento a Carisolo
(TN); a luglio dell’anno scorso, per tutta una serie di motivi che non sto a
raccontarvi, abbiamo dovuto lasciare quell’appartamento e ci siamo trasferiti
in un altro a Caderzone Terme, un piccolo paese a 6 chilometri da Carisolo.
Nel vecchio appartamento c’era un bellissimo
camino perfettamente funzionante; non lo utilizzavamo per il riscaldamento
anche se, nelle fredde giornate invernali, qualche volta lo si metteva in
funzione mentre guardavamo la TV o si scambiava qualche chiacchera con gli
amici.
Io, in particolare, lo accendevo spesso per
ottenere della brace e cucinare cibi grigliati: carne, pesce e verdure come i
peperoni che, fatti alla brace, li “adoro”.
Nella nuova casa, pur essendo anch’essa molto
vecchia e ristrutturata, non c’è il camino e quindi quando voglio prepararmi i
peperoni arrostiti uso il forno; vengono altrettanto bene ma, credetemi sulla
parola, quando dico che quelli fatti alla brace hanno un sapore e un profumo
senza eguali……….pazienza!
Ingredienti (per 4 persone).
400 g di peperoni arrostiti;
2-3 acciughe sotto sale (o 4-6 filetti sott’olio);
80 g di olive taggiasche denocciolate;
½ cucchiaino di foglioline di origano fresco (o
anche secco reidratato);
1 spicchio d’aglio;
4 cucchiai di olio EVO;
Sale q.b.
Pepe macinato fresco q.b.
Per i
maltagliati:
200 g di farina tipo “0”;
150 g di semola di grano duro rimacinata;
250 ml di acqua tiepida;
1 pizzico di sale.
1 –
Preparazione.
Prepariamo
i peperoni arrostiti.
Al momento
dell’acquisto i peperoni devono avere il picciolo ben attaccato, teso e turgido;
devono essere lucidi, sodi al tatto, con la pelle ben tesa e privi di
ammaccature.
Dopo averli lavati e asciugati, mettete i peperoni
in frigorifero per almeno 1 ora (o nel freezer per 10-15 min.): devono essere
ben “freddi”. La notevole differenza di temperatura tra i vegetali ed il forno,
farà sì che la pelle dei peperoni abbrustolerà mentre la polpa resterà ben soda
e compatta.
Nel frattempo, accendete il forno e portatelo alla
massima temperatura, almeno 230-250 °C.
Mettete i peperoni sopra una griglia (in questo
modo il calore avvolgerà completamente i peperoni) e infornate avendo cura di
posizionare, sotto alla griglia, una teglia per raccogliere i liquidi che si
libereranno (1).
Via via che i peperoni si arrostiranno, girateli
in modo che possano “arrostire” in ogni loro parte (2); dopo 30-40 min., o
comunque sino a quando la pelle dei peperoni sarà ben colorata, toglieteli dal
forno e inseriteli in un sacchetto per alimenti, chiudete e lasciateli
raffreddare un poco (3). In questo modo sarà più semplice eliminare la pelle.
Una volta intiepiditi, toglieteli dal sacchetto, apriteli,
eliminate il torsolo (4), i semini e, aiutandovi con un coltellino, raschiate
via tutta la pelle arrostita (5). Tagliate la polpa a striscioline da circa 2
cm. e poi dividete, ogni strisciolina,
in 2-3 parti (6); mettete da parte per la preparazione del piatto di
maltagliati.
Come anticipato, io “adoro” i peperoni grigliati
di conseguenza ne ho arrostito una quantità maggiore rispetto al necessario per
questa ricetta; quelli, per così dire, avanzati, dopo averli ben puliti, li ho
ridotti a striscioline, conditi con sale, abbondanti fettine d’aglio; li ho
messi in vasetti, ricoperti con olio EVO e riposti in frigorifero per essere
consumati nel giro di qualche giorno come contorno o utilizzati per la
realizzazione di gustosi crostini/bruschette. Volendoli conservare per un
periodo più lungo, i vasetti andranno sterilizzati con il solito metodo della
bollitura.
Prepariamo
i maltagliati.
Preparate, sul piano di lavoro, una “fontana” con
le farine (1); aggiungete, poco alla volta, l’acqua tiepida in cui avrete
sciolto un pizzico di sale e, aiutandovi con una forchetta (2), inglobate via
via tutta la farina (3); continuate a lavorare con le mani raccogliendo tutta
la farina dal piano di lavoro (4).
Lavorate energicamente con le mani per qualche
minuto (5) sino ad ottenere un impasto abbastanza liscio e omogeneo (6).
Avvolgete l’impasto con pellicola alimentare e
lasciate riposare per almeno un’ora (7).
Fate passare l’impasto, di ogni porzione, una
dozzina di volte attraverso i rulli della sfogliatrice (manuale o elettrica),
partendo dal massimo spessore sino ad arrivare ad una sfoglia abbastanza
sottile (8).
Se siete particolarmente bravi con il “mattarello”,
potete eseguire la tiratura della pasta col mattarello, ottenendo comunque una
sfoglia molto sottile.
Suddividete la sfoglia in strisce larghe 2-3 cm.
(9); spolverate ogni striscia con un po’ di semola e sovrapponetele tra loro
(10); con un coltello, ricavate delle porzioni irregolari di pasta: i
maltagliati (11).
Proseguite allo stesso modo sino all’esaurimento
della sfoglia (12); spolverate i maltagliati con della semola per evitare che si
incollino tra loro.
Prepariamo
gli altri ingredienti.
Dissalate accuratamente, con acqua corrente, le
acciughe; pulitele privandole della (se presente), della lisca centrale, della
coda, delle pinne dorsali e laterali. Tritatele finemente e mettetele da parte.
Scolate le olive dall’olio di conservazione e
tagliatele a rondelle.
Pulite l’aglio e, se presente, eliminate l’anima
centrale; schiacciatelo con la lama del coltello e poi tritatelo finemente.
In caso non aveste a disposizione l’origano fresco
(ottimale), in una tazzina da caffè, mettete l’origano secco, aggiungete 2-3
cucchiai d’acqua, mescolate e lasciate reidratare per 10-15 minuti. Al momento
del suo impiego strizzatelo un poco e aggiungetelo alla preparazione; in questo
modo, durante la cottura, verranno estratti meglio tutti i principi attivi.
2 –
Cottura.
In casseruola, portate a bollore abbondante acqua
salata e lessate la pasta.
In un’ampia padella, in grado di contenere tutta
la pasta, fate scaldare l’olio EVO; aggiungete l’aglio tritato e, a fuoco
moderato, fate rosolare per 2-3 min. prestando attenzione a non far colorare
troppo l’aglio; per maggior sicurezza, aggiungete un cucchiaio di acqua calda.
Unite ora le acciughe tritate e continuate a
rosolare sino a quando saranno praticamente sciolte.
Aggiungete i peperoni arrostiti, le olive, un poco
di acqua di cottura della pasta e fate insaporire per un paio di min.
Scolate la pasta al dente, unitela all’intingolo
di peperoni, aggiungete un paio di cucchiai d’acqua della pasta, l’origano
fresco o, in alternativa, quello secco reidratato e fate saltare per un minuto
per far asciugare un poco la pasta.
3 -
Presentazione.
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