Il riso
alla pilota, è un tradizionale piatto
della tradizione mantovana, caposaldo della cucina locale, che deve il
suo nome agli operai che erano addetti alla pilatura del riso, chiamati appunto “piloti”. La pila era un grande
mortaio azionato a mano, dove il riso veniva depurato, e i suoi operai,
specializzati nella preparazione di questo piatto, ne erano accaniti consumatori.
La particolarità
di questo pietanza è la sua cottura,
che è tutta giocata sulla giusta proporzione
tra acqua e riso, sui tempi di cottura, sull'uso del coperchio e su un preciso tempo di riposo a fuoco
spento. Il risultato finale è un risotto che non si presenta
cremoso ma asciutto e soprattutto "sgranato".
La variante più conosciuta del
riso alla pilota è il "risotto col puntel"; ovvero
il risotto servito con braciole o
costine di maiale rosolate nel burro o cucinate sulla griglia e infilate
nei piatti di risotto dei commensali lasciando
l’osso, cioè il manico (puntel in mantovano) all'insù.
Si può così afferrare con la mano destra la forchetta e con la sinistra il puntel della braciola, alternando
a forchettate di riso bocconi di braciola.
Questa ricetta, fatta più volte, è quella riportata
nel sito di Giallo
Zafferano, che riporto integralmente, è quella che tra le tante provate, mi
ha dato il risultato migliore.
Ingredienti
(per 4 persone)
350
g di riso Vialone Nano;300 g di salamella Mantovana;
100 g di Grana Padano (io ho usato il Grana Trentino);
80 g di burro;
Sale q.b.
Preparazione.
Mettere a fuoco un volume
di acqua approssimativamente uguale al volume del riso, salare e portare ad
ebollizione. Quando l'acqua bolle, versare il riso utilizzando un imbuto (1) e
cercando di farlo cadere a cono in modo che la punta del cono emerga di circa 1-2 cm. dalla superficie dell'acqua
(2).
Se
la punta non affiorasse, togliete dell'acqua con un mestolo, se affiorasse più
di 2 cm, aggiungete dell’acqua.
Quando
l’acqua riprenderà a bollire, lasciarlo cuocere a fuoco alto per 10-12 minuti, scuotendo
il tegame ad intervalli regolari, in modo che la base della piramide si
allarghi.
Trascorsi
i 10-12 minuti il riso dovrebbe aver assorbito
tutta l'acqua; toglietelo dal fuoco e coprite la pentola con un canovaccio
che deve essere posto a contatto con il riso (3), mettere il coperchio
(4) lasciarlo
così per 15 minuti, in modo che il riso completi la cottura.
In
una padella ampia, sciogliere il burro(5), unire la salamella
priva del budello e sgranata (o la pasta di salame) (6), rosolare a
fuoco moderato, sbriciolandola con un
mestolo di legno e facendola sciogliere il più possibile.
Trascorsi i quindici minuti, scoperchiate il riso, sgranatelo con una forchetta (7) e condirlo con la salsiccia rosolata (8),
metà del grana grattugiato (9) e
mescolate. Impiattare e servite il riso alla pilota immediatamente,
cospargendolo con il restante grana grattugiato.
Il riso da usare per questa ricetta è il vialone semifino nano (meglio ancora
se della bassa mantovana o veronese), dai chicchi tondeggianti di media grandezza che crescono parecchio
durante la cottura: l'unico capace di garantire un risotto con chicchi sgranati
e in grado di reggere i tempi di riposo a fuoco spento senza scuocere.
La salamella da
usare deve essere ovviamente quella mantovana,
preparata con un impasto di carni suine
provenienti dalla spalla, dal grasso morbido di rifilatura di pancetta e
prosciutto, macinate, salate, condite con aglio e pepe e insaccate in budelli
preparati in filze. Ha sapore gustoso di carne fresca, vago profumo di aglio, colore rosso rubino.
Ho provato ieri questa ricetta ed è stato un vero successo! Grazie mille! :)
RispondiEliminaGrazie a te per aver lasciato un commento E' importante sapere che il proprio lavoro e/o sperimentazione viene condivisa e magari apprezzata da altri.
Elimina