La pasta
brisé o pasta brisèe è una
delle paste base della cucina classica francese. Ha un gusto neutro, tuttavia è
possibile darle un gusto dolce aggiungendo zucchero o darle alcuni aromi
specifici, ad esempio aggiungendo cacao amaro. È estremamente friabile e assume
un colore giallo meno intenso della pasta frolla, dal momento che non contiene
uova.
Si chiama brisèe, cioè spezzata, perché si impasta prima
la materia grassa (burro) con la farina nella quantità sufficiente ad ottenere
un impasto di pezzettini staccati l'uno dall'altro; poi si aggiunge la quantità
di acqua ben fredda (a cucchiaiate, una alla volta) necessaria per ottenere una
pasta omogenea; nella pasta brisèe si mette sempre il sale ed è
tradizionalmente una pasta per torte salate (la pasta per le torte dolci è
sempre stata la pasta frolla che, in origine, era anch'essa una pasta neutra).
Per
donare un colore dorato alla pasta bisogna spalmarne la superficie con del
tuorlo d'uovo sbattuto prima di farla cuocere in forno.
La
pasta brisèe si prepara in quindici minuti: è una ricetta base estremamente
semplice, perfetta per prendere confidenza con tecniche classiche quale
impastare e sbriciolare.
Una versione più leggera viene realizzata con olio
extravergine d’oliva.
Per la
realizzazione di questa ricetta ho utilizzato un rotolo di pasta brisèe già
pronta acquistata, qualche tempo fa, che avevo in congelatore.
Ingredienti (per 6 persone).
1 rotolo di pasta brisèe pronta rettangolare;
1 Kg di polpo fresco (o anche surgelato);
4 cucchiai di olio EVO;
2 Carciofi medi (o 4 cuori di carciofo surgelati);
150 g di olive taggiasche denocciolate;
300 g di pomodorini ciliegino;
2 Cucchiai di aceto
di vino bianco (circa 30 g);
1 Spicchio d’aglio;
1 Scalogno piccolo;
1 Uovo;
Peperoncino;
Sale q.b.
1 – Preparazione.
Tagliare a rondelle le olive.
Lavate i pomodorini ed eliminate il picciolo;
praticate un’incisione a croce su ogni
pomodoro e tuffateli in un padellino con dell’acqua che bolle; fate riprendere
il bollore e lasciateli scottare per 2 min.
Scolateli
e immergeteli in una bacinella con dell’acqua fredda (questa procedura favorirà
una più rapida eliminazione della buccia).
Eliminate,
dai pomodori, la buccia, i semi, l’acqua di vegetazione e tagliateli a cubetti
non troppo piccoli.
Tritare
finemente l’aglio e lo scalogno.
Pulire i carciofi eliminando le foglie più esterne, la peluria
all’interno e tagliarli a striscioline.
Nel caso si utilizzassero i carciofi surgelati, farli scongelare e
tagliateli a striscioline.
Nella pentola a
pressione, mettere 1 dito di acqua (*), 2 cucchiai di aceto, 2 pizzichi di sale
e il polpo lavato.
Mettere
la pentola a pressione sul fuoco e, dal momento del sibilo, calcolare circa 20
min. di cottura; nel caso il polpo non risultasse cotto dopo 20 min.,
proseguire la cottura per altri 5 min.
Terminata
la cottura, aspettare che si raffreddi un poco e eliminare la pelle, gli occhi
e il becco corneo.
Rimettere
il polpo nella sua acqua di cottura, far raffreddate completamente e tagliarlo
a pezzetti.
Lessare i carciofi precedentemente puliti per 15 minuti (i carciofi
surgelati richiedono solo 5 min. di cottura).
In una padella far rosolare lo spicchio d’aglio, le olive snocciolate
e il peperoncino, aggiungervi i polpi e i carciofi e far rosolare anche
quest’ultimi. Dopodiché aggiungere i pomodori ciliegino, aggiustare di sale e
cuocere, a fuoco medio, fino a che la farcia risulti ben asciutta.
2 – Cottura.
Stendere la pasta brisèe su una teglia rivestita di carta da forno,
aggiungere la farcia, arrotolate e chiudete a fagottino le estremità del rotolo
dopo aver spennellato i bordi (per sigillare) con un uovo battuto. Spennellate
con l’uovo battuto, bucherellare con una forchetta la superficie dello strudel
e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti o comunque fino a
completa doratura (**).
3 - Presentazione.
A
cottura ultimata, togliere dal forno, lasciare raffreddare, tagliare delle
fette larghe 2 dita (3-4 cm.) e servire.
(*)
Il
polpo deve cuocere nella sua stessa acqua;
infatti, le proteine del polpo (solo il 10%) sono in grado di inglobare il 90%
del proprio peso sotto forma di acqua; se aggiungiamo altra acqua di cottura le
carni del polpo non la utilizzano, al contrario perdono le proprie molecole di
acqua trattenute dalle fibre muscolari.
(**) Invece di preparare uno strudel unico grande, ho
preferito prepararne 2 più piccoli dividendo la pasta brisèe in due parti e
suddividendo la farcia in proporzione.
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