Viene
definita alla pizzaiola una preparazione a base di fettine di carne e sugo di
pomodoro.
La storia della pizzaiola è alquanto incerta,
anche se l'origine è quasi certamente napoletana. La ricetta ha conosciuto una
larga diffusione ed è stata oggetto di numerosissime reinterpretazioni. Il
successo di questa particolare preparazione va individuato, oltre che nella
semplicità di esecuzione, anche nel fatto che una volta terminata, si presta
per essere usata come condimento per la pasta; infatti, il sugo ottenuto, una
volta tolte le fettine da utilizzarsi come seconda portata, si presta per
condire spaghetti o vermicelli.
Nel corso degli anni ho
più volte modificato la mia ricetta delle scaloppine alla pizzaiola sino ad
arrivare alla versione definitiva (sino ad ora) per un
piatto solo e unicamente da utilizzare come seconda portata; che non prevede
quindi l’utilizzo del sugo per condire la pasta.
A questo punto però mancava un sugo, un condimento
alla pizzaiola, da utilizzare per la pasta; dopo svariati tentativi, ecco la
ricetta che, rispetto alla versione “tradizionale”, prevede l’utilizzo di
ingredienti aggiuntivi come le olive, i capperi e le acciughe.
Anche questa ricetta, oltre che per condire la
pasta, può tranquillamente essere utilizzata per la preparazione di carne;
infatti, uno dei prossimi post, descriverò la realizzazione di straccetti di
vitellone alla pizzaiola utilizzando questo stesso sugo.
Ingredienti (per 4 persone).
320 g di fusilli;
400 g di polpa di pomodoro;
80 g di olive taggiasche denocciolate;
1 cucchiaio di capperi dissalati;
2 acciughe dissalate (o 4 filetti sottolio);
3 spicchi d’aglio;
1 scalogno;
1 cucchiaio di origano secco (quando disponibile
usate quello fresco);
Qualche ramo di prezzemolo fresco (opzionale);
50 g di pecorino romano DOP grattugiato;
4-5 cucchiai di olio EVO;
1 peperoncino (se possibile fresco);
Sale e pepe nero grattugiato fresco q.b.
1 –
Preparazione.
In una ciotolina, mettete l’origano secco,
aggiungete 2-3 cucchiai d’acqua, mescolate e lasciate reidratare per 10-15
minuti; in questo modo, durante la cottura, verranno estratti meglio tutti i
principi attivi.
Nel periodo di disponibilità di prodotto fresco
(normalmente tra maggio e settembre), consiglio di utilizzare le foglioline di
rametti freschi; la preparazione risulterà decisamente migliore.
Dissalate i capperi sciacquandoli ripetutamente
con acqua tiepida; metteteli in una ciotolina colma d’acqua e lasciateli da
parte sino al loro impiego.
Dissalate accuratamente, con acqua corrente, le
acciughe; pulitele e privatele della lisca centrale, della coda e delle pinne
dorsali e laterali.
Tritatele finemente e mettetele da parte.
Scolate le olive dall’olio di conservazione;
prelevatene una metà e tagliatele a rondelle; la restante parte, unitele
all’origano strizzato, ai capperi (anch’essi strizzati) e realizzate a coltello
un trito fine.
Tritate finemente lo scalogno e gli spicchi
d’aglio (privati, se presente, dell’anima centrale).
2 –
Cottura.
Fate scaldare l’olio EVO in un’ampia padella in
grado di contenere la pasta da saltare; aggiungete le acciughe tritate e,
mescolando di continuo a fuoco medio, fate rosolare sino a quando saranno quasi
completamente disciolte.
Unite il trito di scalogno e aglio e fate
insaporire per 2-3 minuti; unite anche il peperoncino (intero o tritato).
Aggiungete ora la polpa di pomodoro e, a fuoco
medio, fate cucinare per 10-15 minuti o sino a quando la preparazione si sarà
un poco asciugata.
Contemporaneamente portate a bollore dell’acqua
salate e lessate la pasta.
A questo punto, unite il trito di origano,
capperi, olive (comprese quelle a rondelle) al sugo e fate insaporire per alcuni
minuti; aggiustate di sale se necessario.
Scolate la pasta al dente e unitela al sugo
unitamente ad un mestolino di acqua di cottura della pasta.
Fate saltare la pasta per un paio di minuti
aggiungendo altra acqua di cottura della pasta nel caso la preparazione
risultasse troppo asciutta.
3 -
Presentazione.
Al momento di servire, se gradito, aggiungete un
trito di prezzemolo fresco.
Servite con una spolverata di pecorino
grattugiato.
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