La pianta dei lamponi,
nome scientifico Rubus Idaeus, è un arbusto appartenente alla famiglia delle
Rosaceae ed è originaria dell’Europa; i suoi frutti sono globosi, di color
rosso/rosa e ricoperti da una finissima peluria.
I lamponi si trovano comunemente nei boschi o nelle zone collinari ma la sua coltivazione è possibile anche negli orti tipici delle zone pianeggianti dove il clima è temperato. La pianta dei lamponi cresce fino ad un’altitudine di 2.000 metri su terreno poco calcareo e permeabile, i suoi frutti maturano di norma tra luglio ed agosto.
Nelle zone del mediterraneo, nello specifico in Italia e Grecia i lamponi cominciano ad essere coltivati nel XVI secolo; pare che a quell’epoca venisse addirittura consigliato alle donne in gravidanza in quanto vigeva la convinzione che questo frutto avesse la proprietà di scongiurare il rischio di aborto.
I lamponi si trovano comunemente nei boschi o nelle zone collinari ma la sua coltivazione è possibile anche negli orti tipici delle zone pianeggianti dove il clima è temperato. La pianta dei lamponi cresce fino ad un’altitudine di 2.000 metri su terreno poco calcareo e permeabile, i suoi frutti maturano di norma tra luglio ed agosto.
Nelle zone del mediterraneo, nello specifico in Italia e Grecia i lamponi cominciano ad essere coltivati nel XVI secolo; pare che a quell’epoca venisse addirittura consigliato alle donne in gravidanza in quanto vigeva la convinzione che questo frutto avesse la proprietà di scongiurare il rischio di aborto.
Molte sono le varietà di
lampone conosciute e apprezzate tra cui troviamo:
- Lampone rosso o lampone europeo (Rubus idaeus), il cui omonimo frutto, di colore rosso e sapore dolce-acidulo è molto apprezzato nelle preparazioni alimentari.
- Lampone giallo (Rubus chamaemorus) diffusa nella zona settentrionale dell'Eurasia e del Nord America.
- Lampone violaceo (Rubus neglectus), spontaneo nell'est degli USA, forse un ibrido naturale tra Rubus idaeus e Rrubus occidentalis.
- Lampone nero (Rubus occidentalis) è una specie di Rubus nativa del Nord America.
Il
lampone è composto per l’80% da acqua, dal 10% da carboidrati, dal 5% da fibre,
1,2% da proteine, zuccheri, ceneri e, in piccolissima percentuale, (0,6%) da
grassi.
Discreta la presenza di minerali: magnesio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, ferro, manganese, rame e calcio.
Buona la presenza di vitamine e nello specifico troviamo: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B5, vitamina C, Vitamina E, K e J.
Per quanto riguarda gli zuccheri sono presenti nella percentuale dell’1,9% il destrosio, per il 2,4% il fruttosio e in piccolissima percentuale, lo 0,2%, il saccarosio.
Da molto tempo i lamponi, grazie al loro contenuto di vitamina C, sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie delle vie respiratorie; solo ultimamente, grazie a recenti studi scientifici, sono venute alla luce, soprattutto per quanto riguarda la varietà di lamponi scuri, le proprietà antitumorali di questo squisito frutto. Pare infatti che una sostanza in esso contenuta, presente anche nelle fragole, l’acido ellagico, sia un potente antiossidante con la proprietà di inibire l’alimentazione delle cellule tumorali, in particolare a livello intestinale.
Il lampone è un frutto diuretico, depurativo dell’organismo, rinfrescante, contribuisce a rafforzare le difese immunitarie ed è anche energetico; grazie alla bassa percentuale di zuccheri in esso contenuti, il lampone è un frutto “autorizzato” per i diabetici.
Alle donne in attesa di un figlio viene consigliato il consumo di lamponi, in quanto, grazie alla presenza di acido folico e vitamina P, apporta benefici allo sviluppo del feto migliorando l’elasticità delle pareti dei vasi sanguigni.
Anche le foglie del lampone, in quanto ricche di tannini, hanno proprietà curative in grado di apportare benefici alla nostra salute: un infuso con le sue foglie è molto utile contro la diarrea, in caso di gola infiammata è molto efficace fare dei gargarismi con l’infuso ottenuto con le sue foglie, con le quali è anche possibile ottenere dei benefici impacchi per gli occhi in caso di infiammazione.
Grazie alle ottime proprietà curative ed alla versatilità di questo frutto, si può approfittare delle sue qualità terapeutiche in vari modi: il succo di lampone puro può essere impiegato in caso di stitichezza ed infiammazione delle vie urinarie, il decotto di foglie è consigliato in casi di colite, diarrea e per calmare i dolori di mestruazioni particolarmente dolorose. Lo sciroppo preparato con lamponi e zucchero, oltre ad essere un ottimo dissetante, ha anche proprietà diuretiche e rinfrescanti. Per uso esterno, l’infuso preparato con le foglie, è consigliato per la cura delle emorroidi, i reumatismi e per sciacqui alla gola.
Le calorie dei Lamponi: ogni 100 grammi di parte edibile si ha una resa di sole 32 calorie.
Se si ha la possibilità di raccogliere i lamponi è meglio farlo nelle prime ore del mattino in quanto in quel momento della giornata sono più dolci e soprattutto si conservano più a lungo. E’ molto importante raccoglierli quando sono maturi, nel caso contrario, una volta raccolti, non maturano più. Il lampone si deteriora facilmente e rapidamente stando a contatto con gli altri lamponi. In frigorifero si conservano per non più di tre giorni.
Il medico Discoride, vissuto in Grecia nel I secolo d.C., cita il lampone nella sua opera De Materia Medica, dove descrive le piante di lampone che crescevano sul monte Ida in Asia da cui prese poi il nome la specie, Idaeus appunto.
Le foglie del lampone si raccolgono di norma a giugno e le si fanno poi seccare in un luogo areato ed asciutto per poterle utilizzare in seguito per la preparazione di infusi e decotti.
L’unica controindicazione all’assunzione del lampone è dovuta alla presenza di acido ossalico che lo rende un alimento sconsigliato a chi soffre di gotta.
La buona quantità di calcio e di vitamina C presenti nei lamponi ne fanno un alimento particolarmente indicato per i bambini e gli anziani.
Come anche la fragola, il lampone può essere utilizzato per la preparazione di maschere emollienti e rivitalizzanti per il viso; è sufficiente schiacciare i frutti freschi fino ad ottenere una specie di crema che andrà poi spalmata sul viso per una mezz’ora circa.
Da sempre, durante le mie escursioni nei boschi alla ricerca e raccolta di funghi, porto con me, nello zaino, un contenitore per la raccolta dei frutti di bosco che, da queste parti, sono abbondanti.
I mirtilli, le more, i lamponi e le fragoline al mio ritorno a casa si trasformano in confetture, muffin, torte e secondi piatti sani e gustosi.
Ingredienti (per una teglia con Ø 22 cm.).
Discreta la presenza di minerali: magnesio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, ferro, manganese, rame e calcio.
Buona la presenza di vitamine e nello specifico troviamo: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B5, vitamina C, Vitamina E, K e J.
Per quanto riguarda gli zuccheri sono presenti nella percentuale dell’1,9% il destrosio, per il 2,4% il fruttosio e in piccolissima percentuale, lo 0,2%, il saccarosio.
Da molto tempo i lamponi, grazie al loro contenuto di vitamina C, sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie delle vie respiratorie; solo ultimamente, grazie a recenti studi scientifici, sono venute alla luce, soprattutto per quanto riguarda la varietà di lamponi scuri, le proprietà antitumorali di questo squisito frutto. Pare infatti che una sostanza in esso contenuta, presente anche nelle fragole, l’acido ellagico, sia un potente antiossidante con la proprietà di inibire l’alimentazione delle cellule tumorali, in particolare a livello intestinale.
Il lampone è un frutto diuretico, depurativo dell’organismo, rinfrescante, contribuisce a rafforzare le difese immunitarie ed è anche energetico; grazie alla bassa percentuale di zuccheri in esso contenuti, il lampone è un frutto “autorizzato” per i diabetici.
Alle donne in attesa di un figlio viene consigliato il consumo di lamponi, in quanto, grazie alla presenza di acido folico e vitamina P, apporta benefici allo sviluppo del feto migliorando l’elasticità delle pareti dei vasi sanguigni.
Anche le foglie del lampone, in quanto ricche di tannini, hanno proprietà curative in grado di apportare benefici alla nostra salute: un infuso con le sue foglie è molto utile contro la diarrea, in caso di gola infiammata è molto efficace fare dei gargarismi con l’infuso ottenuto con le sue foglie, con le quali è anche possibile ottenere dei benefici impacchi per gli occhi in caso di infiammazione.
Grazie alle ottime proprietà curative ed alla versatilità di questo frutto, si può approfittare delle sue qualità terapeutiche in vari modi: il succo di lampone puro può essere impiegato in caso di stitichezza ed infiammazione delle vie urinarie, il decotto di foglie è consigliato in casi di colite, diarrea e per calmare i dolori di mestruazioni particolarmente dolorose. Lo sciroppo preparato con lamponi e zucchero, oltre ad essere un ottimo dissetante, ha anche proprietà diuretiche e rinfrescanti. Per uso esterno, l’infuso preparato con le foglie, è consigliato per la cura delle emorroidi, i reumatismi e per sciacqui alla gola.
Le calorie dei Lamponi: ogni 100 grammi di parte edibile si ha una resa di sole 32 calorie.
Se si ha la possibilità di raccogliere i lamponi è meglio farlo nelle prime ore del mattino in quanto in quel momento della giornata sono più dolci e soprattutto si conservano più a lungo. E’ molto importante raccoglierli quando sono maturi, nel caso contrario, una volta raccolti, non maturano più. Il lampone si deteriora facilmente e rapidamente stando a contatto con gli altri lamponi. In frigorifero si conservano per non più di tre giorni.
Il medico Discoride, vissuto in Grecia nel I secolo d.C., cita il lampone nella sua opera De Materia Medica, dove descrive le piante di lampone che crescevano sul monte Ida in Asia da cui prese poi il nome la specie, Idaeus appunto.
Le foglie del lampone si raccolgono di norma a giugno e le si fanno poi seccare in un luogo areato ed asciutto per poterle utilizzare in seguito per la preparazione di infusi e decotti.
L’unica controindicazione all’assunzione del lampone è dovuta alla presenza di acido ossalico che lo rende un alimento sconsigliato a chi soffre di gotta.
La buona quantità di calcio e di vitamina C presenti nei lamponi ne fanno un alimento particolarmente indicato per i bambini e gli anziani.
Come anche la fragola, il lampone può essere utilizzato per la preparazione di maschere emollienti e rivitalizzanti per il viso; è sufficiente schiacciare i frutti freschi fino ad ottenere una specie di crema che andrà poi spalmata sul viso per una mezz’ora circa.
Da sempre, durante le mie escursioni nei boschi alla ricerca e raccolta di funghi, porto con me, nello zaino, un contenitore per la raccolta dei frutti di bosco che, da queste parti, sono abbondanti.
I mirtilli, le more, i lamponi e le fragoline al mio ritorno a casa si trasformano in confetture, muffin, torte e secondi piatti sani e gustosi.
Ingredienti (per una teglia con Ø 22 cm.).
Per la
base
250 g di biscotti secchi;
130 g di burro;
20 g di zucchero semolato.
Per la
crema
250 g di ricotta;
250 g di panna fresca;
80 g di zucchero fine di canna;
3 fogli di colla di pesce;
Per la
copertura
200 g di frutti di bosco (mirtilli, more, lamponi
e fragole);
40 g di zucchero semolato;
60 ml di vino dolce (tipo passito).
1
– Preparazione.
Prepariamo
la base.
In un pentolino, fate fondere il burro con lo
zucchero semolato e aggiungetelo ai biscotti che avrete triturato finemente.
Mescolate molto bene per amalgamare il burro con i
biscotti tritati.
Distribuite il composto ottenuto sul fondo e sulle
pareti di una tortiera apribile con cerniera, cercando di compattarlo il più possibile.
Mettete in frigorifero e lasciate a riposo per
almeno 30 minuti.
Prepariamo
la copertura di frutti di bosco.
Lavare e asciugate bene i frutti di bosco;
tagliate a spicchi le fragole.
Mettete i frutti in una ciotola, cospargeteli con
lo zucchero e irrorateli con il vino dolce; mescolate molto delicatamente: fate
attenzione perché i lamponi sono molto delicati e si rovinano facilmente.
Lasciate riposare per almeno 30 minuti.
Togliete i frutti e mettete lo sciroppo formatosi
in un padellino che andrete a ridurre, a fuoco moderato, almeno di 1/3.
Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
Prepariamo
la crema di ricotta.
Mettete a bagno la colla di pesce in una tazza con
acqua fredda per una decina di minuti.
Togliete dal totale 50 ml di panna che andrete a
scaldare leggermente (40-50 °C); aggiungete la colla di pesce (ben strizzata
dall’acqua) e mescolate sino a quando non si sarà sciolta nella panna.
In una ciotola mettete la ricotta e, con una
frusta elettrica, lavoratela assieme allo zucchero di canna sino a renderla
cremosa. A questo punto unite la panna con la colla di pesce e, sempre con la
frusta, amalgamate il tutto.
Montate la panna rimasta, fredda di frigorifero e,
utilizzando una frusta elettrica, montatela sino ad ottenere un composto ben
fermo.
Unite la panna con la ricotta e, mescolando dal
basso verso l’alto, amalgamate molto bene.
2
– Componiamo il dolce.
Prendete dal frigorifero la base, aggiungete la
crema di ricotta e panna, livellate bene distribuite sopra i frutti di bosco e
riponete in frigorifero dove la lascerete per almeno 3-4 ore.
3
- Presentazione.
Al momento di servire, togliete la torta dal
frigorifero, liberatela dalla tortiera con cerniera e mettetela sopra un piatto
piano.
Con un cucchiaio, distribuire lo sciroppo
ristretto sopra i frutti di bosco, tagliate a fette e servite.
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