I fagioli (Phaseolus vulgaris) sono
i semi (racchiusi da un baccello) di una leguminosa che è la pianta nana o
rampicante del fagiolo, originaria dell'America Centro-Sud.
La pianta del fagiolo è originaria dell’America centrale e meridionale, anche se la sua coltivazione si è poi diffusa nel continente americano seguendo le migrazioni degli Indios.
In seguito, gli esploratori spagnoli del XV e XVI secolo ritrovarono la pianta in tutta l’America latina e i coloni Inglesi la trovarono lungo la costa orientale nel XVII secolo.
In Europa, Asia e Africa, questa pianta si è diffusa grazie agli esploratori portoghesi e spagnoli.
Le prime ricette coi fagioli pare ci siano state fornite dai romani. Pare invece che per gli Egizi, i fagioli fossero un tabù e che fossero considerati solamente come offerta divina: questo dimostrato dal fatto che in alcune tombe si sono trovate tracce di questo legume.
I fagioli vengono principalmente prodotti negli Stati Uniti, in Brasile, Cina, Messico Indonesia e in Italia. La semina avviene alla fine dell’inverno al sud, ed in primavera al nord.
La raccolta avviene in base alla varietà del fagiolo e all’uso che se ne deve fare.
La pianta del fagiolo è originaria dell’America centrale e meridionale, anche se la sua coltivazione si è poi diffusa nel continente americano seguendo le migrazioni degli Indios.
In seguito, gli esploratori spagnoli del XV e XVI secolo ritrovarono la pianta in tutta l’America latina e i coloni Inglesi la trovarono lungo la costa orientale nel XVII secolo.
In Europa, Asia e Africa, questa pianta si è diffusa grazie agli esploratori portoghesi e spagnoli.
Le prime ricette coi fagioli pare ci siano state fornite dai romani. Pare invece che per gli Egizi, i fagioli fossero un tabù e che fossero considerati solamente come offerta divina: questo dimostrato dal fatto che in alcune tombe si sono trovate tracce di questo legume.
I fagioli vengono principalmente prodotti negli Stati Uniti, in Brasile, Cina, Messico Indonesia e in Italia. La semina avviene alla fine dell’inverno al sud, ed in primavera al nord.
La raccolta avviene in base alla varietà del fagiolo e all’uso che se ne deve fare.
Il fagiolo,
da consumarsi fresco (fagiolini) si raccoglie quando è nano, prima che
il baccello diventi troppo grosso e filoso, se invece va sgranato, ma
consumato fresco, il baccello deve risultare tenero ma con i semi
al suo interno già sviluppati. Il fagiolo
secco,viene prodotto quando il fagiolo è giunto a maturazione.
La varietà dei fagioli è molto numerosa, se ne
contano almeno 300 diverse tipologie, di cui circa sessanta sono commestibili,
con forme e colori di tutti i tipi: bianchi, neri, variegati, rossi, grandi,
piccoli, rotondi o schiacciati.
Le varietà più comuni sono rappresentate dai
Borlotti, i Cannellini, Messicani, Bianchi di Spagna, i fagioli di Lamon, di Vigevano ed i fagioli scozzesi.
Fin dall'antichità i fagioli diffusi in tutta
Europa erano i cosiddetti "fagioli dall'occhio" che provenivano
dall'Africa e dall'Asia; in America invece troviamo il fagiolo comune e quello
di Lima.
Secondo gli studi medici dell'antichità i fagioli,
insieme a fave e ceci, erano considerati alimenti afrodisiaci.
La prima ricetta a base di fagioli conosciuta
risale al primo secolo dopo Cristo; in una sua opera letteraria di argomenti culinari
Marco Gaio Apici scriveva che i fagioli, oltre ad essere consumati lessati o
cotti in padella con l'aggiunta di aromi possono anche essere consumati da soli
senza condimento.
Esistono
prove sicure, antecedenti all'epoca romana, che testimoniano l'uso dei fagioli
da parte delle popolazione greca ed egizia.
A testimonianza delle ottime proprietà nutritive
dei fagioli esistono due proverbi: " i fagioli sono la carne dei poveri
" e " riso e fagioli fanno crescere i figliuoli ".
I fagioli sono composti per il 10 % da acqua, 24,5
% da proteine, 48% da glucidi, 14,50 % da fibra alimentare, ed il restante 3 %
da lipidi; i minerali presenti in maggior quantità sono il sodio, il potassio,
il ferro, il fosforo, il manganese, il calcio, lo zinco ed il selenio.
I fagioli contengono una buona dose di vitamine
del gruppo B e precisamente le vitamine B1, B2, B3, B5 e B6; oltre a queste troviamo
la vitamina E, K, J e la vitamina PP.
Il fagiolo è un ottimo sostituto della carne,ed infatti è consigliabile non
mangiare tutti e due le pietanze nello stesso pasto.
Tra gli aminoacidi citiamo invece quelli presenti
in percentuale maggiore che sono: acido aspartico, acido glutammico, arginina,
fenilalanina, leucina, lisina, valina e prolina.
Il fagiolo fresco,
va acquistato quando il baccello
si presenta ben sodo e non presenta ammaccature. Con il fagiolo secco, venduto principalmente
confezionato, l'accortezza è quella di controllare la data di scadenza.
Il fagiolo fresco,
si conserva in frigorifero nel suo baccello per un paio di giorni
mentre, dopo averlo sbucciato, si può congelare, avendo cura di sbollentarlo
per un paio di minuti.
Il fagiolo secco si conserva, una volta aperto, in un barattolo ben chiuso in luogo fresco e asciutto e va consumato entro la data di scadenza indicata.
I fagioli secchi sono
molto versatili, nutrienti e gustosi. Si possono inoltre utilizzare come base
per zuppe, stufati, insalate e moltissimi altri piatti. Ad accezione delle
lenticchie e dei piselli, tutti i legumi secchi devono essere reidratati, mettendoli
in ammollo, prima di poter essere cucinati.
L'ammollo
permette ai fagioli di riassorbire l'acqua di cui sono stati privati durante la
fase di essiccazione, che ne permette una lunghissima conservazione, e di
rendere più tenera la buccia piuttosto coriacea di cui sono dotati.
La prima regola da seguire
è quella di ripulire i legumi secchi, sciacquandoli sotto acqua corrente fredda,
così da rimuovere polvere ed piccoli frammenti, spesso sfuggiti ai controlli
del produttore.
Dopo questa prima
operazione di pulizia, si mettono i legumi in un recipiente, che si riempirà
con acqua fredda fino a coprirli abbondantemente con acqua.
Il tempo di ammollo in
acqua fredda deve essere di almeno 6/8 ore.
Una volta ammollati, i
legumi sono pronti per essere cucinati oppure per essere conservati in
frigorifero per alcuni giorni.
La maggior parte delle varietà di fagioli secchi
assorbono poco meno di 1,5 volte il loro peso in acqua durante la cottura. Stando
a questi dati, si dovrà usare un fattore di circa 2,5 sul peso, a seconda se si
siano adoperati fagioli secchi o cotti. Se una ricetta dice di usare 100 gr. di
fagioli secchi e tu hai quelli cotti, usane 250 gr. Se la ricetta ti dice di
usare 100 gr. di fagioli cotti, devi cominciare con soltanto 40 gr.
Il fagiolo
in cucina viene usato come contorno in insalata, per la preparazione di minestre, in umido con la carne,
ridotto in purea o usato per la
preparazione di crocchette o vellutate.
Il baccello
del fagiolo, grazie alla presenza di fibre in esso contenute, risulta
essere un ottimo alleato nelle diete: infatti
riduce il senso di fame ed aiuta
ad accelerare il transito intestinale; per questo motivo viene molto
usato in erboristeria.
Ingredienti
(per 4 persone).
200 g di fagioli cannellini secchi;
1
kg di vongole fresche (o 250 g di vongole surgelate);
150
g di pappardelle all'uovo spezzettate;
3
spicchi d'aglio;
4 foglie di alloro;
1/2 cucchiaino di semi di finocchio;
1/2 cucchiaino di semi di finocchio;
3
cucchiai d'olio EVO;
sale
e pepe q.b.
1
– Preparazione.
Sciacquare
i fagioli, metteteli in una ciotola, copriteli di abbondante acqua con 2 foglio di alloro, i semi di finocchio e
teneteli in ammollo per circa 12 ore.
E’
possibile abbreviare il tempo di ammollo con un piccolo segreto per effettuare
l'operazione in maniera più veloce: mettere
i fagioli in una pentola, riempite con acqua fredda e metterla sul fuoco; appena
raggiunta l'ebollizione spegnete il fuoco, coprire con un coperchio e lasciate
riposare per un'ora.
Lavate,
con abbondante acqua, le vongole.
2
– Cottura.
In
una casseruola, mettere l’olio e far imbiondire gli spicchi d’aglio interi e
leggermente schiacciati; scolare le vongole e versarle nella padella; pepate
abbondantemente, coprite e, a fiamma viva, tenere sul fuoco per pochi minuti
fino a che tutte le valve saranno aperte.
Togliere le vongole con la schiumarola, scartare quelle che non si sono aperte e
sgusciare le altre lasciandone una dozzina con il guscio per decorazione e
filtrare il liquido di cottura (*).
Scolare
i fagioli dall’acqua di ammollo e metteteli in una casseruola insieme ad uno spicchio
d’aglio e alla foglia di alloro; portare a ebollizione, quindi abbassare la
fiamma al minimo e proseguire la cottura, a recipiente coperto, per circa due ore
salando solo nell'ultima mezz'ora. Quando i fagioli saranno quasi cotti (dopo
circa un’ora e mezzo) (**).
Versare
il liquido di cottura delle vongole filtrato nella casseruola con i fagioli,
unire le vongole, la pasta, mescolare e lasciate cuocere per circa un quarto
d’ora. Assaggiare prima di salare perché il liquido emesso dalle vongole è in
genere molto sapido.
Quando
la pasta è cotta, scartare gli spicchi d’aglio e lasciar intiepidire la zuppa
per qualche minuto prima di servirla.
3
- Presentazione.
Servire
la zuppa con un filo d’olio EVO a crudo e, se piace, una spolverata di polvere
di peperoncino piccante.
(*) Nel caso non si abbiano a
disposizione le vongole fresche, si può utilizzare una confezione di vongole
surgelate:
in
una padella con l’olio EVO e l’aglio, far “saltare” le vongole, con tutto il
loro liquido di conservazione, per 2-3 min. a fuoco vivo e poi proseguire con
la ricetta.
(**) Utilizzando la pentola a
pressione il tempo di cottura si riduce a 30-40 min.
In
estate si può preparare questa zuppa utilizzando i fagioli cannellini freschi.
In questo caso, diminuire adeguatamente il tempo di cottura.
Nessun commento:
Posta un commento