Nella tradizione
gastronomica Lombarda e in particolare in quella milanese, sono spesso presenti
preparazioni storiche dalle umili origini contadine: una delle ricette più
famose è la trippa alla milanese che viene anche chiamata "busecca".
Sembra che in passato i milanesi ne fossero dei grandi consumatori, tanto che venivano chiamati scherzosamente “busecconi”.
Da buon milanese, come io mi sento, quando le temperature si fanno un po’ più “freschine” ogni tanto mi preparo un buon piatto di trippa: alla milanese o “a modo mio” (una mia personale interpretazione).
Spesso però non mi rendo conto di “esagerare” nelle quantità e inevitabilmente ne “avanza” un po’. La trippa è molto buona appena preparata, riscaldata e mangiata, magari il giorno dopo, non è un granché!
Ho voluto quindi utilizzare questo "avanzo" per realizzare un risotto e devo dire che il risultato mi è piaciuto molto!
Ingredienti (per 4 persone).
180 g di riso Vialone Nano (o Carnaroli);
250-300 g di trippa bovina già pronta (quella avanzata);
500-600 ml di brodo vegetale o di carne;
30 g di Formaggio grana grattugiato;
1 cucchiaio di olio EVO;
Pepe nero macinato fresco e sale q.b.
1/2 bicciere di vino bianco secco.
1 – Preparazione.
Preparate il brodo vegetale.
Il brodo, sia esso vegetale, di carne, di pesce o altro tipo, è una preparazione di base, a parer mio, fondamentale in cucina; quindi, la prima cosa da fare, dovendo realizzare dei piatti che prevedono l’utilizzo di un brodo, è proprio preparare il brodo.
In una padella mettete 1-1,5 litri di acqua con le verdure lavate e spezzettate grossolanamente: 1 carota, 1 gambo di sedano (comprensivo delle foglie), qualche gambo di prezzemolo, 1 scalogno piccolo, 1 spicchio d’aglio, 1 patata media e 2 foglie di alloro.
Se, per scelta, avete deciso di utilizzare nella vostra cucina solo verdure BIO non trattate, il brodo potete realizzarlo con gli scarti, che avrete messo da parte e congelato, delle verdure impiegate in altre preparazioni (gambi, bucce, spuntature, ecc.).
Mettete sul fuoco (non aggiungete sale), coprite, portate a bollore e cuocete a fuoco moderato per 30-40 minuti (se cuoce anche per più tempo, non succede nulla).
Trascorso il tempo, potete eliminare le verdure usando un colino; è fondamentale mantenere il brodo sempre “bollente” durante tutta la preparazione del risotto.
In alternativa, potete preparare il brodo vegetale, con un dado o del granulato per brodo di “ottima” qualità.
Mettete a riscaldare la trippa in modo che, al momento dell'uso, sia ben calda.
2 – Cottura.
In una casseruola, fate scaldate 1 cucchiaio di olio EVO, aggiungete il riso e fatelo tostare, a fuoco moderato, per alcuni minuti mescolando di continuo.
Potete considerare tostato il riso una volta che questo inizierà a fare un certo attrito con la padella o anche quando appoggiando il dorso di un dito sul riso questo risulterà “bollente”. A questo punto, aumentate la fiamma e sfumate con il vino bianco senza smettere di mescolare delicatamente per altri 2 minuti.
Dopo che il vino sarà evaporato aggiungete la trippa (ben calda) e brodo bollente sino a coprire il riso: come fosse un normale risotto.
Cuocete il riso per 12-15 minuti, a fuoco moderato, aggiungendo altro brodo (sempre bollente) ogni volta che tenderà ad asciugarsi troppo e mescolando solo al momento dell’aggiunta del brodo.
A cottura ultimata, alzate la fiamma per far eventualmente evaporare il liquido in eccesso; aggiustate di sale e pepe (se necessario), quindi togliete dal fuoco e mantecate con il formaggio grana grattugiato mescolando energicamente; coprite e lasciate riposare per 3-4 minuti.
3 - Presentazione.
Servite il vostro risotto ben caldo e, se gradito, con una generosa spolverata di grana grattugiato.
Sembra che in passato i milanesi ne fossero dei grandi consumatori, tanto che venivano chiamati scherzosamente “busecconi”.
Da buon milanese, come io mi sento, quando le temperature si fanno un po’ più “freschine” ogni tanto mi preparo un buon piatto di trippa: alla milanese o “a modo mio” (una mia personale interpretazione).
Spesso però non mi rendo conto di “esagerare” nelle quantità e inevitabilmente ne “avanza” un po’. La trippa è molto buona appena preparata, riscaldata e mangiata, magari il giorno dopo, non è un granché!
Ho voluto quindi utilizzare questo "avanzo" per realizzare un risotto e devo dire che il risultato mi è piaciuto molto!
Ingredienti (per 4 persone).
180 g di riso Vialone Nano (o Carnaroli);
250-300 g di trippa bovina già pronta (quella avanzata);
500-600 ml di brodo vegetale o di carne;
30 g di Formaggio grana grattugiato;
1 cucchiaio di olio EVO;
Pepe nero macinato fresco e sale q.b.
1/2 bicciere di vino bianco secco.
1 – Preparazione.
Preparate il brodo vegetale.
Il brodo, sia esso vegetale, di carne, di pesce o altro tipo, è una preparazione di base, a parer mio, fondamentale in cucina; quindi, la prima cosa da fare, dovendo realizzare dei piatti che prevedono l’utilizzo di un brodo, è proprio preparare il brodo.
In una padella mettete 1-1,5 litri di acqua con le verdure lavate e spezzettate grossolanamente: 1 carota, 1 gambo di sedano (comprensivo delle foglie), qualche gambo di prezzemolo, 1 scalogno piccolo, 1 spicchio d’aglio, 1 patata media e 2 foglie di alloro.
Se, per scelta, avete deciso di utilizzare nella vostra cucina solo verdure BIO non trattate, il brodo potete realizzarlo con gli scarti, che avrete messo da parte e congelato, delle verdure impiegate in altre preparazioni (gambi, bucce, spuntature, ecc.).
Mettete sul fuoco (non aggiungete sale), coprite, portate a bollore e cuocete a fuoco moderato per 30-40 minuti (se cuoce anche per più tempo, non succede nulla).
Trascorso il tempo, potete eliminare le verdure usando un colino; è fondamentale mantenere il brodo sempre “bollente” durante tutta la preparazione del risotto.
In alternativa, potete preparare il brodo vegetale, con un dado o del granulato per brodo di “ottima” qualità.
Mettete a riscaldare la trippa in modo che, al momento dell'uso, sia ben calda.
2 – Cottura.
In una casseruola, fate scaldate 1 cucchiaio di olio EVO, aggiungete il riso e fatelo tostare, a fuoco moderato, per alcuni minuti mescolando di continuo.
Potete considerare tostato il riso una volta che questo inizierà a fare un certo attrito con la padella o anche quando appoggiando il dorso di un dito sul riso questo risulterà “bollente”. A questo punto, aumentate la fiamma e sfumate con il vino bianco senza smettere di mescolare delicatamente per altri 2 minuti.
Dopo che il vino sarà evaporato aggiungete la trippa (ben calda) e brodo bollente sino a coprire il riso: come fosse un normale risotto.
Cuocete il riso per 12-15 minuti, a fuoco moderato, aggiungendo altro brodo (sempre bollente) ogni volta che tenderà ad asciugarsi troppo e mescolando solo al momento dell’aggiunta del brodo.
A cottura ultimata, alzate la fiamma per far eventualmente evaporare il liquido in eccesso; aggiustate di sale e pepe (se necessario), quindi togliete dal fuoco e mantecate con il formaggio grana grattugiato mescolando energicamente; coprite e lasciate riposare per 3-4 minuti.
3 - Presentazione.
Servite il vostro risotto ben caldo e, se gradito, con una generosa spolverata di grana grattugiato.
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