Con una
superficie di oltre 9 milioni di km² e con più di 308 milioni di abitanti, gli
Stati Uniti sono il quarto paese più esteso al mondo, e il terzo più popolato.
Gli Stati Uniti sono uno dei paesi con la maggior
diversità etnica e la sua multietnicità è il prodotto di un'immigrazione su
larga scala dai più svariati paesi dei diversi continenti.
Nel corso del XIX secolo gli Stati Uniti
acquisirono nuovi territori da Francia, Spagna, Regno Unito, Messico e Russia,
annettendo la Repubblica del Texas e la Repubblica di Hawaii.
L'immigrazione negli Stati Uniti fu sempre molto
intensa nel corso della storia, specialmente dall'Europa, la parte meridionale
fu interessata dall'immigrazione dalla Spagna, tranne la zona della Louisiana
che al tempo si estendeva fino al Canada. I primi immigrati nelle 13 colonie
provenivano dal Regno Unito ma in seguito fu molto forte l'immigrazione dalla
Germania dove il numero degli abitanti era quasi pari a quello degli immigrati
britannici, mentre nella zona dell'attuale stato di New York erano presenti
immigrati dai Paesi Bassi. L'immigrazione dalla Francia fu frequente dopo la
cessione della Louisiana agli Stati Uniti da parte di Napoleone Bonaparte.
Nell'Ottocento fu enorme l'immigrazione dall'Irlanda, ed altrettanto forte
quella dall'Italia, specie a cavallo tra l'Ottocento ed il Novecento.
L'immigrazione proseguì nel Novecento con l'arrivo di immigrati dai paesi
scandinavi, e durante la seconda guerra mondiale di Ebrei (circa 6 milioni)
specialmente dalla Russia, dalla Polonia e dall'Ungheria.
Con più di 313,6 milioni di abitanti (Census
maggio 2012), gli Stati Uniti sono il terzo paese al mondo per popolazione,
dopo Cina ed India.
Secondo le stime ufficiali del 2009 il 79,6% della
popolazione è bianca (di cui il 15,8 ispanici o latinoamericani), il 12,9% nera
o afroamericana, il 4,6% asiatica, e solo l'1% di origine amerindia.
Inevitabilmente, anche la cucina Americana è stata
influenzata, in oltre 600 anni di storia, da questo “miscuglio” etnico, portando
a dei risultati, in molti casi abbastanza particolari e unici.
Io non sono amante di questo tipo di cucina;
alcune cose però mi piacciono molto, come nel caso di questa torta: l’Apple
pie.
Ho
cercato in rete una ricetta che, come al solito, mi ispirasse e ho trovato questa, che riporto
con qualche piccola modifica.
La torta di
mele (Apple Pie) era in origine un dolce tipicamente inglese.
Con
lo sbarco nel nuovo mondo, l’Apple Pie divenne un piatti tipico della
zona Nord-Orientale degli Stati Uniti (il cosiddetto New England, appunto). Con
il passare del tempo, tuttavia, questo dolce ebbe un tale successo in tutti gli
States, da essere oggi considerato un vero e proprio dolce nazionale, tanto da
essere spesso denominato
semplicemente
“American Pie“.
E’
nato addirittura un detto che si usa per definire qualcuno dalle profonde
radici americane, un americano “doc”: “American as an apple pie” (cioè
“Americano come la torta di mele”).
Solitamente,
la torta di mele era in origine consumata, nella tradizione del New England
alla fine della cena e quello che avanzava, essendo molto difficile conservarlo
senza i moderni frigoriferi, veniva tenuto per la colazione del mattino
seguente.
La
torta di mele era spesso preparata dalle cuoche del tempo soprattutto per
ovviare a problemi di conservazione delle mele e, più in generale, di tutta la
frutta. In questo modo, si cuoceva la frutta nel forno, mettendola direttamente
sopra l’impasto. Col tempo si prese l’abitudine di sovrapporre sopra la frutta
un ulteriore strato di impasto. In questo modo nacque la torta di mele,
composta da due strati di pasta ed in mezzo un preparato a base di mele. Ma
ecco a voi la ricetta originale, tratta ed adattata da quella
degli antichi coloni del Maine.
Ingredienti
(per una teglia da 20-25 cm.)
Per la pasta frolla:
300
g di farina; 100 g di strutto;
Acqua freddissima (il più fredda possibile, quasi gelata);
Sale q.b.
Per la farcitura:
4-5
mele Granny Smith;1 limone BIO;
100 g di zucchero;
40 g di burro;
1 punta di cucchiaino di cannella ;
1 pizzico di noce moscata;
1 pizzico di sale.
1
– Preparazione.
Per la pasta frolla:
setacciate
la farina e mettetela in una ciotola
insieme a un po’ di sale.
Impastate
quindi la farina, sale e lo strutto ottenendo in tal modo un composto scaglioso.
A
questo punto impastate rapidamente, aggiungendo un po’ alla volta dell’acqua
freddissima (il più fredda possibile, quasi gelata), fino a ottenere un
composto ben amalgamato.
Formate
quindi una palla, che avvolgerete in un tovagliolo o asciugamano da cucina e
lascerete riposare per 20-30 min. in frigorifero.
Per la torta:
dividete
in due parti uguali la pasta-frolla. Stendete la prima su una tavola infarinata
e ponetela in una tortiera di circa 20-25 cm. di diametro (la pasta deve avere
uno spessore di circa mezzo centimetro).
Io
ho usato una teglia con la cerniera ben imburrata e spolverata con pane
grattugiato, per agevolare il distacco della torta; ho inoltre ritagliato un
disco di carta da forno e messo sul fondo della teglia.
Tenere
l’impasto con un bordo sporgente di circa 3-4 cm. A questo punto pelate 4 o 5
mele non farinose, togliete il torsolo e affettatele a spicchietti o a fette
(utilizzando la mandolina), ponendole in una grande ciotola.
Grattugiate
la buccia di un limone ed unitela alle mele; spremete il limone e versate il
succo sulle mele insieme con un pizzico di sale, la cannella in polvere, la
noce moscata in polvere e lo zucchero. Rimescolate bene il ripieno e quindi
disponetelo uniformemente nella teglia sopra la pasta che avete preparato.
Cospargete il ripieno con dei fiocchi di burro.
Inumidite
i bordi della pasta con acqua. Spianate quindi l’altra metà di pasta e
stendetelo sopra le mele. Con una forchetta sigillate tutto intorno i bordi
della pasta superiore con quelli di quella inferiore, dandoci così la
caratteristica decorazione
tutto attorno.
Per
agevolare l’uscita dei vapori durante la cottura, praticate numerosi forellini
con la punta di una forchetta o con uno stuzzicadenti sulla parte superiore
della torta.
2
– Cottura.
Inserire la torta in un forno preriscaldato per 20 minuti
a 200 °C, ma diminuite la temperatura a 180-190 °C e cuocere per 15-20 minuti.
Abbassare la temperatura a 175-165 °C e cuocete ancora per
altri 20 minuti o finché la torta divenga ben dorata.
Se vedete che la torta prende troppo colore, abbassate la
temperatura e prolungate la cottura.
Se i bordi si seccano o anneriscono troppo, coprite la
torta con della pellicola di alluminio.
Pennellate la superficie con del latte (o della panna),
cospargetela di zucchero granulato e lasciatela raffreddare nel forno spento,
ma ancora caldo.
3
- Presentazione.
Solitamente
la torta viene servita tiepida o a temperatura ambiente. Se volete, potete
accompagnarla con del gelato alla crema (Apple Pie à la Mode) oppure con
del formaggio Cheddar (*).
(*) Il Cheddar è un formaggio a
pasta dura, di colore che può variare dal giallo pallido fino all'arancione,
dal gusto deciso. Ha origine nel villaggio inglese di Cheddar, nel Somerset, da
cui prende il nome.
Il
Cheddar è il più diffuso formaggio britannico. È largamente diffuso anche negli
altri paesi di influenza anglosassone, come l'Australia, gli Stati Uniti e il
Canada.
Dal
2003 il cheddar è diventato un prodotto ad indicazione geografica protetta
(PDO) con il nome di "West Country farmhouse Cheddar",
permettendone la produzione solo nelle contee inglesi del Somerset, Devon,
Dorset e Cornovaglia dal consorzio Cheddar Gorge Cheese Company.
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