martedì 12 maggio 2015

Confettura di nespole, arance e noci.

Il Nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl., 1821) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee. 
Esistono due differenti frutti che vengono indicati con il nome di nespola: il frutto di Eriobotrya japonica (nespolo giapponese) appunto che è quello ad oggi maggiormente commercializzato e conosciuto; ha avuto però importanza nella cultura europea anche il frutto del comune nespolo europeo.

Nespole.

Si ritiene che il nespolo del Giappone sia originario della Cina, dove sono presenti una notevole gamma di varietà in tutte le taglie, anche a frutto piccolo ed a minore interesse commerciale, in Giappone in epoca precedente al contatto con l'Europa furono selezionate diverse varietà di Eriobotrya che sono di norma a frutto più grande di quelle selvatiche cinesi, di norma le varietà cinesi sono a polpa più compatta, mentre le giapponesi sono a polpa più acquosa.
Il frutto iniziò la diffusione in Europa all'inizio del 1800, il primo esemplare infatti fu impiantato nel giardino Botanico di Parigi nel 1784, ed in seguito, ai Kew Gardens di Londra nel 1787.
Il nespolo del Giappone è un albero di medie dimensioni, (fino ad otto dieci metri di altezza ed altrettanto in larghezza,) che normalmente è coltivato e condotto a dimensioni più modeste. L'albero è sempreverde e le foglie sono molto grandi (lunghezza fino a 25 cm, larghezza fino 10 cm), di consistenza molto robusta, simile al cartone, con superficie dorsale colore verde carico, lucide, mentre al verso sono colore verde pallido, biancastro e fortemente pelose.

Fiore del Nespolo.

La pelosità riguarda tutte le parti giovani ed erbacee della pianta.
Il fatto che l'albero assuma un portamento tondeggiante, ed i frutti siano portati alla estremità dei rami, rende problematica la raccolta; di norma la conduzione sul terreno e la potatura inducono un portamento seminano o a spalliera che favorisce la raccolta.
Addirittura nelle Filippine i nespoli del Giappone sono coltivati a bassa siepe, (non più di due metri di altezza) per evitare i danni recati dai tifoni; essendo infatti una pianta sempreverde con foglie grandi e rigide è soggetta a danni se sottoposta a venti violenti, o al carico della neve.
I frutti del nespolo del Giappone sono di colore giallastro chiaro, giallo o arancione, maturano in primavera, o inizio estate, e sono immediatamente commestibili. Essi contengono uno o due grossi semi che sono in peso una parte considerevole del frutto; per la riproduzione per seme, i semi devono essere immediatamente seminati, dato che perdono rapidamente vitalità, disidratandosi. Con i semi è possibile fare un liquore analogo al Nocino, il Nespolino.
I frutti del nespolo del Giappone hanno in conseguenza della loro maturazione molto precoce (Maggio in alcune regioni) la condizione di interessare un periodo di tempo in cui i frutti a conservazione invernale sono in esaurimento, o non sono presenti a condizioni economiche, mentre quelli a maturazione estiva non sono ancora maturi. Questo fatto, ed il desiderio di anticiparne ancora la vendita per sfruttare al massimo il costo elevato per carenza di concorrenza, porta spesso a raccoglierli e commercializzarli in fase quasi immatura, fatto questo che convince molti consumatori a considerali come frutti dal normale sapore acido, dato che sono commercialmente disponibili in tale stato.

Nespola.

A completa maturazione e con il leggero rammollimento naturale del frutto, il sapore si completa come pienamente dolce, ma in tale periodo iniziano ad essere presenti sul mercato le primizie di ciliegie e pesche, che sono molto rimunerative per il prezzo che riescono a spuntare, per cui le nespole mature non sono più interessanti economicamente, e di fatto spesso non sono vendute.
Dato che ha la fruttificazione a maggio - giugno, il nespolo del Giappone fiorisce in un periodo che va dal Novembre a Gennaio, ma anche a Febbraio. È evidente che la fioritura in tali periodi presuppone un clima sufficiente caldo in tali periodi, tale perlomeno da permettere la episodica uscita degli impollinatori, come ad esempio api e i bombi che nei climi ad inverno moderato sono appunto presenti nei periodi temperati di tali mesi.
Il termine di genere "Eriobotrya" significa dal greco "grappolo peloso" questo perché i fiori sono raccolti in una infiorescenza a grappolo pelosa, come pure pelose sono le strutture accessorie fiorali (piccioli, calici) ed anche pelosi sono peraltro anche i frutti immaturi. Tali pelosità costituiscono un isolamento dal contatto dal vento freddo invernale, tale piccolo espediente permette, con la presenza di liquidi antigelo nei succhi contenuti, di conservare un poco del calore diurno, e permette il superamento di brevi abbassamenti di temperatura al di sotto dello zero centigrado. Per permettere comunque la impollinazione in una possibile combinazione di clima che sia sufficientemente adatto, il periodo di fioritura è molto lungo.
I fiori di Nespolo del Giappone sono molto profumati, il profumo è simile a quello del biancospino; i fiori sono molto ricercati dalle api che cercano nettare e polline fresco, dato che in periodo di fioritura del nespolo del Giappone, a soddisfare le poche api o i bombi circolanti ci sono pochissimi fiori.
La nespola è matura quando la polpa è morbida e il colore è vivo. La buccia, inoltre, deve risultare liscia ed uniforme, priva di grinze ed ammaccature. Se la nespola viene acquistata ancora acerba, va conservata a temperatura ambiente per circa quattro giorni. Se, invece, è già matura va messa in frigorifero per tre giorni al massimo. Dopo questo periodo, anche se conservata in frigorifero, non è più buona. La nespola, infatti, è un frutto facilmente deperibile.

Le prime nespole e le ultime arance di stagione: un ottimo abbinamento per una confettura diversa dal solito per la prima colazione, per una gustosa merenda e, perché no, da consumare con del formaggio a media stagionatura.

Confettura di nespole, arance e noci.

Ingredienti (per 3-4 vasetti da 300 ml) 
1,4 Kg di nespole (circa 800 g di polpa privata di noccioli e buccia);
4 arance non trattate BIO (circa 700 g);
400 g di zucchero semolato;
60 g di gherigli di noce;
1 busta di pectina (Fruttapec Cameo 2:1). 

1 – Preparazione. 
Tritate grossolanamente i gherigli di noce.
Pulire le nespole eliminando la buccia esterna, i noccioli (1) e la membrana che fodera la sede dei noccioli; mettete, nel tegame di cottura, la polpa delle nespole pulite tagliata a pezzetti.
Togliere la buccia alle arance con un pelapatate, facendo attenzione a non togliere la parte bianca interna amara e tagliarla a listarelle.
In un padellino, portate a bollore 2 bicchieri d’acqua; immergete le scorzette d’arancia e fate bollire per 2-3 min.; scolatele e ripetete questa operazione per altre 2 volte mettendo poi da parte le scorzette.
Pelate a vivo le arance, trattenendo il succo nella pentola di cottura e unitele alle nespole tagliate a tocchetti. 

2 – Cottura. 
Aggiungere alla frutta 300 g di zucchero, mescolare bene, mettere la pentola sul fuoco e portare a bollore; abbassare il fuoco e fate ridurre il composto per 30-40 min.
Aggiungere le scorzette delle arance, mescolare bene e proseguire la cottura per altri 10 min.
Miscelate il contenuto della busta di Fruttapec (2) con il restante zucchero e aggiungetelo alla confettura; mescolate bene e continuate la cottura per altri 10 min.

3 - Presentazione.
Unire le noci tritate, alzate la fiamma e dopo 5 min. trasferite la marmellata bollente nei vasetti, puliti e sterilizzati (3), poneteli capovolti su un tagliere e lasciandoli in questa posizione per almeno una notte.
Questa operazione permetterà, una volta che la confettura si sarà raffreddata, di creare il “sottovuoto” nel vasetto.
Conservare in luogo fresco e asciutto per un mese prima di consumare la confettura.
  1. Conservate i noccioli poiché assieme alla polpa di alcuni frutti, vengono utilizzati per preparare un liquore gradevole: il “Nespolino” (argomento di un prossimo post).
  2. L’impiego della pectina (Fruttapec) permette di avere tempi di cottura molto brevi (10-15 min. al posto delle normali 1-2 ore), ottenendo una confettura con sapore e profumo della frutta di partenza.
  3. Mettere i vasetti con i loro tappi in forno, portare la temperatura di 150 °C  e sterilizzarli per 30-40 min. Ridurre la temperatura del forno a 80-100 °C lasciando al suo interno vasetti e tappi sino al momento del loro utilizzo.


Nessun commento:

Posta un commento