Prima di
descrivere la preparazione di questa buonissima marmellata, continuiamo nella
descrizione delle caratteristiche nutrizionali del limone (vedi post del limoncello).
In farmacologia il limone è molto apprezzato e le sue parti utilizzate sono il succo e il pericarpio (scorza). Il suo uso come farmaco era consolidato quando ancora non si sapeva nulla delle vitamine. Innanzi tutto ne veniva apprezzato il succo quale antiemorragico, disinfettante, diminuzione consistenza di feci (diarrea) e ipoglicemizzanti (tende a far diminuire il glucosio nel sangue). Nell'aromaterapia viene indicato come rinfrescante, tonico per la circolazione, battericida, antisettico, valido per abbassare la pressione arteriosa, utile per eliminare verruche, calli, gengive infiammate, per curare artrite e reumatismi, vene varicose, raffreddore, influenza. Era reputato indispensabile nella cura dello scorbuto, cosa ben nota tra i marinai che non mancavano di approvvigionarsi di limoni prima di ogni viaggio impegnativo.
100 g di polpa di limone, rappresentano il 71% del fabbisogno giornaliero di vitamina C per una persona adulta, ed il 7% del fabbisogno di potassio, l'1% di calcio ed il 9% di magnesio.
In Sicilia, dove esiste da sempre il problema dell'acqua potabile, era in voga l'uso di immettere nelle riserve d'acqua vari limoni tagliati a metà. La gente sapeva per esperienza che i limoni disinfettano l'acqua e la ricerca moderna ha dato ragione a questa antica saggezza. Forse dobbiamo trovare proprio in questi usi ancestrali il motivo per cui ancora oggi offriamo un bicchiere d'acqua con la fettina di limone.
Sembra sia originario dell'India, ma di questo fatto non siamo proprio sicuri, in quanto, la parola limun, in arabo, indica indifferentemente tutti gli agrumi; potrebbe essere che nell'antichità, il limone e le sue proprietà, fossero già conosciute dal popolo arabo e appellato, insieme a tutti gli altri agrumi, col nome limun. Una caratteristica quasi unica del limone è che esso ha la proprietà di fiorire in continuazione, si ha così la possibilità di vedere in una pianta di limoni fiori, frutti acerbi e maturi contemporaneamente. Grazie a questo fatto la produzione dei limoni è presente tutto l'anno, con un rallentamento durante i mesi più freddi. A differenza degli altri agrumi il limone può giungere a maturazione anche una volta staccato dalla pianta e molto spesso i limoni vengono colti ancora verdi, trattati con un procedimento funghicida, incerati e spediti verso mercati esteri, dove verranno poi trattati per farli maturare. Per questo motivo è sempre meglio non consumare la loro buccia, a meno che non si è certi che provengano culture biologiche.
Le proprietà principali del limone nella cultura ormai di massa risiederebbero nel suo alto contenuto di vitamina C. Questa vitamina così importante per la nostra salute si degrada molto rapidamente e la sua conservazione in frigorifero non riesce certo a mantenerla integra al 100%. Oltre alla vitamina C, il limone contiene: saccarosio, glucosio e fruttosio ( zuccheri immediatamente assimilabili), sali minerali, calcio, fosforo, ferro, manganese, rame e altre importanti vitamine del gruppo B e A.
Il limone ha proprietà depurative disintossicanti dell'organismo e la sua assunzione regolare, preferibilmente al mattino quando si è ancora digiuni, aiuta a regolarizzare l'intestino, e combatte addirittura la cellulite. E' interessante l'uso che viene fatto di una sostanza contenuta nel limone, chiamata limonene, che viene impiegata con successo per la distruzione dei calcoli nella cistifellea e diventata ultimamente famosa, in quanto, secondo recenti studi americani, se assunto regolarmente, avrebbe proprietà antitumorali a livello preventivo, soprattutto per quanto riguarda pancreas, stomaco e intestino.
Il limone è molto consigliato contro nausea, diarrea e soprattutto per chi ha necessità di irrobustire le difese immunitarie; il suo succo fresco ha la proprietà di prevenire l'arteriosclerosi, ha benefici sul fegato, sul pancreas e sul sangue, favorendone la fluidità. Il limone, quando è veramente fresco, appena colto, oltre che rimineralizzante e antianemico è un buon attivatore delle difese organiche e un ottimo disinfettante. Infine, questo frutto è anche un efficace termicida naturale: è infatti sufficiente appendere negli armadi qualche sacchetto di tela contenente scorze di limone secche per tenere alla larga le tarme.
Combatte l'anemia: infatti la vitamina C favorisce l'assorbimento del ferro da parte dell'organismo, facilitando così la formazione di globuli rossi che trasportano ossigeno alle varie parti del corpo.
Neutralizza i composti chimici tossici come i nitrati, e le sostanze chimiche prodotte nella preparazione degli alimenti e durante la digestione.
Mantiene in salute denti e gengive, vasi sanguigni e favorisce la cicatrizzazione; l'alta percentuale di vitamina C aiuta a prevenire l'infarto.
Il potere antiossidante della vitamina C contribuisce a bloccare i radicali liberi del nostro organismo, rallentando quindi l'invecchiamento delle nostre cellule, in particolare quelle che riguardano il cervello.
Come per molti altri alimenti, la combinazione del limone con altri cibi può provocare effetti indesiderati, quali acidosi e difficoltà digestive. Non và abbinato con farinacei, quali pane, riso, castagne, patate, con pomodori e frutta.
Per coloro che in nessun modo intendono rinunciare ai frutti di mare crudi, è importante sapere che poche gocce di succo di limone, eliminano, in pochi minuti, il 92% di microbi e batteri presenti sulle ostriche. Per chi invece ha purtroppo problemi di potabilità dell'acqua, ricordiamo che è possibile renderla potabile aggiungendo ad un litro d'acqua il succo di un limone spremuto.
Secondo una ricerca giapponese, le persone che lavorano al computer compiono il 54% in meno di errori se l'ambiente in cui lavorano profuma di limone. Infatti l'olio essenziale di limone viene impiegato per favorire concentrazione e memoria. Spazzolare settimanalmente i denti col succo di limone contribuisce mantenerli bianchi e lucenti, mentre frizionare il cuoio capelluto con una lozione preparata con 2 cucchiaini di olio di oliva, 1 cucchiaino di succo di limone aiuta a combattere la fragilità o la caduta eccessiva dei capelli.
Ingredienti (per 3-4 vasetti da 250 ml)
1 Kg di limoni non trattati (BIO);
2 mele renette (circa 300-400 g);
700 g di zucchero semolato;
1 busta di pectina (Fruttapec 2:1 Cameo) (*);
½ baccello di vaniglia.
1 – Preparazione.
Lavare accuratamente la frutta; con un coltello, molto affilato, sbucciare i limoni a vivo eliminando la parte bianca dei frutti. Tagliare a pezzi grossolani la polpa dopo aver eliminato i semi. Sbucciare le mele, eliminare il torsolo e porzionarle a dadini.
Tagliare a striscioline molto sottili solo la parte gialla della scorza di 3-4 limoni. In un padellino, portare a bollore 2 bicchieri d’acqua e scottare le scorzette, mescolando di continuo, per 2-3 min. Scolarle, portare a bollore dell’altra acqua e scottare nuovamente le scorze per altri 2-3 min.
Ripetere questa operazione ancora un’altra volta; scolarle e metterle da parte. In questo modo le scorze di limone perdano il loro gusto amarognolo.
Versare i limoni in un paiolo a bordi alti, aggiungere le mele, le scorzette ben scolate, 300 g zucchero e, volendo, qualche pezzetto di baccello di vaniglia e mescolare.
Lasciare a riposo per 2-3 ore mescolando ogni tanto lasciando che si formi uno sciroppo zuccherino.
Lavare bene i vasetti e i relativi tappi; metterli in forno e portare la temperatura a 150 °C.
Raggiunta la temperatura, lasciare nel forno i vasetti e i tappi per 15-20 min. e poi ridurre la temperatura del forno a 80-100 °C lasciando, al suo interno, vasetti e tappi sino al loro utilizzo.
2 – Cottura.
Portare a bollore la frutta con lo zucchero mescolando di frequente, con cucchiaio di legno, per circa 30-40 minuti eliminando la schiuma che andrà a formarsi.
Spegnere la fiamma e, utilizzando un passaverdura a fori larghi, passare al setaccio tutta la frutta. Rimettere la purea sul fuoco, aggiungere il restante zucchero (miscelato con la pectina) e continuare la cottura fino a quando la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza e un colore dorato. Verificare, con la prova del piattino (**), la consistenza desiderata della marmellata.
3 - Presentazione.
Versate la marmellata, ancora bollente, in vasi a chiusura ermetica sterilizzati; chiudere i vasi, capovolgeteli e lasciateli raffreddare completamente in luogo asciutto e buio.
Consumare dopo 2-3 settimane di riposo. I vasetti di marmellata, una volta aperti, vanno conservati, in frigorifero, sempre capovolti (***).
Dal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria, solo prodotti ottenuti da agrumi possono essere venduti nell'Unione Europea con la denominazione di "marmellata", mentre tutte le altre preparazioni vanno chiamate: confettura.
(*) L’impiego della pectina Fruttapec permette di ridurre il tempo di preparazione della confettura da 1-2 ore a 15-20 min.; in questo modo mi mantengono meglio, nel tempo, il profumo e il sapore della frutta.
(**) La prova del piattino consiste nel versare un cucchiaino di confettura sul piattino, lasciare raffreddare e inclinare il piattino; se la confettura non scivola via, è pronta per essere invasata.
(***) La prova del piattino consiste nel versare un cucchiaino di confettura sul piattino, lasciare raffreddare e inclinare il piattino; se la confettura non scivola via, è pronta.
In farmacologia il limone è molto apprezzato e le sue parti utilizzate sono il succo e il pericarpio (scorza). Il suo uso come farmaco era consolidato quando ancora non si sapeva nulla delle vitamine. Innanzi tutto ne veniva apprezzato il succo quale antiemorragico, disinfettante, diminuzione consistenza di feci (diarrea) e ipoglicemizzanti (tende a far diminuire il glucosio nel sangue). Nell'aromaterapia viene indicato come rinfrescante, tonico per la circolazione, battericida, antisettico, valido per abbassare la pressione arteriosa, utile per eliminare verruche, calli, gengive infiammate, per curare artrite e reumatismi, vene varicose, raffreddore, influenza. Era reputato indispensabile nella cura dello scorbuto, cosa ben nota tra i marinai che non mancavano di approvvigionarsi di limoni prima di ogni viaggio impegnativo.
100 g di polpa di limone, rappresentano il 71% del fabbisogno giornaliero di vitamina C per una persona adulta, ed il 7% del fabbisogno di potassio, l'1% di calcio ed il 9% di magnesio.
In Sicilia, dove esiste da sempre il problema dell'acqua potabile, era in voga l'uso di immettere nelle riserve d'acqua vari limoni tagliati a metà. La gente sapeva per esperienza che i limoni disinfettano l'acqua e la ricerca moderna ha dato ragione a questa antica saggezza. Forse dobbiamo trovare proprio in questi usi ancestrali il motivo per cui ancora oggi offriamo un bicchiere d'acqua con la fettina di limone.
Sembra sia originario dell'India, ma di questo fatto non siamo proprio sicuri, in quanto, la parola limun, in arabo, indica indifferentemente tutti gli agrumi; potrebbe essere che nell'antichità, il limone e le sue proprietà, fossero già conosciute dal popolo arabo e appellato, insieme a tutti gli altri agrumi, col nome limun. Una caratteristica quasi unica del limone è che esso ha la proprietà di fiorire in continuazione, si ha così la possibilità di vedere in una pianta di limoni fiori, frutti acerbi e maturi contemporaneamente. Grazie a questo fatto la produzione dei limoni è presente tutto l'anno, con un rallentamento durante i mesi più freddi. A differenza degli altri agrumi il limone può giungere a maturazione anche una volta staccato dalla pianta e molto spesso i limoni vengono colti ancora verdi, trattati con un procedimento funghicida, incerati e spediti verso mercati esteri, dove verranno poi trattati per farli maturare. Per questo motivo è sempre meglio non consumare la loro buccia, a meno che non si è certi che provengano culture biologiche.
Le proprietà principali del limone nella cultura ormai di massa risiederebbero nel suo alto contenuto di vitamina C. Questa vitamina così importante per la nostra salute si degrada molto rapidamente e la sua conservazione in frigorifero non riesce certo a mantenerla integra al 100%. Oltre alla vitamina C, il limone contiene: saccarosio, glucosio e fruttosio ( zuccheri immediatamente assimilabili), sali minerali, calcio, fosforo, ferro, manganese, rame e altre importanti vitamine del gruppo B e A.
Il limone ha proprietà depurative disintossicanti dell'organismo e la sua assunzione regolare, preferibilmente al mattino quando si è ancora digiuni, aiuta a regolarizzare l'intestino, e combatte addirittura la cellulite. E' interessante l'uso che viene fatto di una sostanza contenuta nel limone, chiamata limonene, che viene impiegata con successo per la distruzione dei calcoli nella cistifellea e diventata ultimamente famosa, in quanto, secondo recenti studi americani, se assunto regolarmente, avrebbe proprietà antitumorali a livello preventivo, soprattutto per quanto riguarda pancreas, stomaco e intestino.
Il limone è molto consigliato contro nausea, diarrea e soprattutto per chi ha necessità di irrobustire le difese immunitarie; il suo succo fresco ha la proprietà di prevenire l'arteriosclerosi, ha benefici sul fegato, sul pancreas e sul sangue, favorendone la fluidità. Il limone, quando è veramente fresco, appena colto, oltre che rimineralizzante e antianemico è un buon attivatore delle difese organiche e un ottimo disinfettante. Infine, questo frutto è anche un efficace termicida naturale: è infatti sufficiente appendere negli armadi qualche sacchetto di tela contenente scorze di limone secche per tenere alla larga le tarme.
Combatte l'anemia: infatti la vitamina C favorisce l'assorbimento del ferro da parte dell'organismo, facilitando così la formazione di globuli rossi che trasportano ossigeno alle varie parti del corpo.
Neutralizza i composti chimici tossici come i nitrati, e le sostanze chimiche prodotte nella preparazione degli alimenti e durante la digestione.
Mantiene in salute denti e gengive, vasi sanguigni e favorisce la cicatrizzazione; l'alta percentuale di vitamina C aiuta a prevenire l'infarto.
Il potere antiossidante della vitamina C contribuisce a bloccare i radicali liberi del nostro organismo, rallentando quindi l'invecchiamento delle nostre cellule, in particolare quelle che riguardano il cervello.
Come per molti altri alimenti, la combinazione del limone con altri cibi può provocare effetti indesiderati, quali acidosi e difficoltà digestive. Non và abbinato con farinacei, quali pane, riso, castagne, patate, con pomodori e frutta.
Per coloro che in nessun modo intendono rinunciare ai frutti di mare crudi, è importante sapere che poche gocce di succo di limone, eliminano, in pochi minuti, il 92% di microbi e batteri presenti sulle ostriche. Per chi invece ha purtroppo problemi di potabilità dell'acqua, ricordiamo che è possibile renderla potabile aggiungendo ad un litro d'acqua il succo di un limone spremuto.
Secondo una ricerca giapponese, le persone che lavorano al computer compiono il 54% in meno di errori se l'ambiente in cui lavorano profuma di limone. Infatti l'olio essenziale di limone viene impiegato per favorire concentrazione e memoria. Spazzolare settimanalmente i denti col succo di limone contribuisce mantenerli bianchi e lucenti, mentre frizionare il cuoio capelluto con una lozione preparata con 2 cucchiaini di olio di oliva, 1 cucchiaino di succo di limone aiuta a combattere la fragilità o la caduta eccessiva dei capelli.
Ingredienti (per 3-4 vasetti da 250 ml)
1 Kg di limoni non trattati (BIO);
2 mele renette (circa 300-400 g);
700 g di zucchero semolato;
1 busta di pectina (Fruttapec 2:1 Cameo) (*);
½ baccello di vaniglia.
1 – Preparazione.
Lavare accuratamente la frutta; con un coltello, molto affilato, sbucciare i limoni a vivo eliminando la parte bianca dei frutti. Tagliare a pezzi grossolani la polpa dopo aver eliminato i semi. Sbucciare le mele, eliminare il torsolo e porzionarle a dadini.
Tagliare a striscioline molto sottili solo la parte gialla della scorza di 3-4 limoni. In un padellino, portare a bollore 2 bicchieri d’acqua e scottare le scorzette, mescolando di continuo, per 2-3 min. Scolarle, portare a bollore dell’altra acqua e scottare nuovamente le scorze per altri 2-3 min.
Ripetere questa operazione ancora un’altra volta; scolarle e metterle da parte. In questo modo le scorze di limone perdano il loro gusto amarognolo.
Versare i limoni in un paiolo a bordi alti, aggiungere le mele, le scorzette ben scolate, 300 g zucchero e, volendo, qualche pezzetto di baccello di vaniglia e mescolare.
Lasciare a riposo per 2-3 ore mescolando ogni tanto lasciando che si formi uno sciroppo zuccherino.
Lavare bene i vasetti e i relativi tappi; metterli in forno e portare la temperatura a 150 °C.
Raggiunta la temperatura, lasciare nel forno i vasetti e i tappi per 15-20 min. e poi ridurre la temperatura del forno a 80-100 °C lasciando, al suo interno, vasetti e tappi sino al loro utilizzo.
2 – Cottura.
Portare a bollore la frutta con lo zucchero mescolando di frequente, con cucchiaio di legno, per circa 30-40 minuti eliminando la schiuma che andrà a formarsi.
Spegnere la fiamma e, utilizzando un passaverdura a fori larghi, passare al setaccio tutta la frutta. Rimettere la purea sul fuoco, aggiungere il restante zucchero (miscelato con la pectina) e continuare la cottura fino a quando la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza e un colore dorato. Verificare, con la prova del piattino (**), la consistenza desiderata della marmellata.
3 - Presentazione.
Versate la marmellata, ancora bollente, in vasi a chiusura ermetica sterilizzati; chiudere i vasi, capovolgeteli e lasciateli raffreddare completamente in luogo asciutto e buio.
Consumare dopo 2-3 settimane di riposo. I vasetti di marmellata, una volta aperti, vanno conservati, in frigorifero, sempre capovolti (***).
Dal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria, solo prodotti ottenuti da agrumi possono essere venduti nell'Unione Europea con la denominazione di "marmellata", mentre tutte le altre preparazioni vanno chiamate: confettura.
(*) L’impiego della pectina Fruttapec permette di ridurre il tempo di preparazione della confettura da 1-2 ore a 15-20 min.; in questo modo mi mantengono meglio, nel tempo, il profumo e il sapore della frutta.
(**) La prova del piattino consiste nel versare un cucchiaino di confettura sul piattino, lasciare raffreddare e inclinare il piattino; se la confettura non scivola via, è pronta per essere invasata.
(***) La prova del piattino consiste nel versare un cucchiaino di confettura sul piattino, lasciare raffreddare e inclinare il piattino; se la confettura non scivola via, è pronta.
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