La
ricetta originale del crumble è quella con le mele, che gli inglesi
preparavano stendendo una base di frutta ricoperta di pasta sablée sbriciolata e
ribattezzata crumble da “to
crumble” (sbriciolare). Non si tratta di una crostata, ed è
molto diversa anche dalla ‘pie’, perché la sua particolarità è quella di essere
un vero e proprio dolce al cucchiaio.
Il crumble nasce con il principale scopo di ‘riciclare’ la frutta troppo matura, destinata inevitabilmente ad essere buttata. Le sue origini risalgono alla seconda guerra mondiale quando la preparazione del crumble prese il posto di quella della crostata a causa del razionamento degli ingredienti base (burro, zucchero e farina) diventati preziosissimi, quando reperibili. Facilità di preparazione ed economicità degli ingredienti sono caratteristiche che rendono questa ricetta amata da tutti, da conservare preziosamente nel proprio libro di cucina!
Requisito principale di un buon crumble è che la frutta utilizzata per preparalo sia di primissima qualità. Con il tempo, alle mele, si è sostituita la frutta più diversa, a seconda della stagionalità e delle primizie del mese!
Ma ciò che caratterizza la preparazione di questo piatto in stile “british” è il suo sposarsi alla perfezione anche con gli ingredienti salati, caratteristica che lo rende ottimo anche servito come antipasto se farcito con erbe o spezie. Non solo, le varianti meno conosciute, quelle a base di pesce o carne, sono perfette da servire e divertenti da condividere come piatto unico, un’idea innovativa da sostituire al più comune gratin!
La preparazione degli ingredienti può essere anticipata. Anzi, carne e/o verdure devono essere già cotti al momento di ricoprirli di briciole. La frutta invece si usa più spesso cruda e così anche il pesce.
Unica piaga: da cotto il crumble mal sopporta di aspettare. Si presenta al meglio del sapore e della consistenza se cotto, intiepidito e mangiato. Se si aspetta troppo, la crosticina assorbe umidità e tende a compattarsi. Ma la soluzione esiste: basta preparare tutto quanto prima e tenere in frigo, separatamente, le briciole e il "ripieno" che verranno stratificati solo al momento di infornare.
Il crumble è stato una recente, ma decisamente piacevole, scoperta: avevo sentito parlare di questo modo di preparare il dolce ma non mi ero mai cimentato.
Una giornata grigia e piovosa, alcune pere forse troppo mature, mi hanno convinto a provare; il risultato mi è piaciuto proprio tanto!
Ingredienti (per 4-5 pirottini di Ø 13 cm.)
5 pere abate;
40 g di uvetta sultanina;
30 g di pinoli;
1 limone;
½ cucchiaino di cannella in polvere;
20 ml di grappa di pere (*);
20 g di burro (per imburrare i pirottini);
per la pasta
60 g di burro;
120 g di zucchero di canna;
60 g di farina tipo “00”;
60 g di farina di mandorle.
per la decorazione
40 g di cioccolato fondente;
1 – Preparazione.
In una tazza mettete l’uvetta in ammollo con ½ bicchiere d’acqua calda e la grappa e lasciate a riposo per almeno 1 ora.
Pelate ed eliminate il torsolo alle pere facendo attenzione ad eliminare meno polpa possibile; tagliatele a dadini non troppo grandi e poneteli in una ciotola in cui avrete messo il succo del limone; questo farà sì che le pere non diventino scure.
Utilizzando un padellino antiaderente tostate i pinoli a fuoco moderato continuando a mescolare; togliete dal fuoco e mettete da parte.
Spezzettate finemente il cioccolato fondente.
In una ciotola mettete le farine setacciate, lo zucchero ed il burro, freddo di frigorifero, tagliato a dadini.
Mescolate grossolanamente con un cucchiaio quindi con la punta della dita si sfrega il burro negli ingredienti asciutti fino ad ottenere un impasto sbriciolato.
Eliminate dalle pere il succo, aggiungete la cannella in polvere, i pinoli, l’uvetta strizzata e mescolate bene.
Imburrate gli stampi (o i pirottini).
Con un cucchiaio, distribuite il composto con le pere nei vari pirottini e ricoprite uniformemente con l’impasto granuloso.
Aggiungete i pezzetti di cioccolato.
2 – Cottura.
Ponete i pirottini in forno, preriscaldato a 200 °C e cuocete per 20 min. o comunque sino a doratura della superfice del crumble.
3 - Presentazione.
Servite i crumble tiepidi.
Il crumble nasce con il principale scopo di ‘riciclare’ la frutta troppo matura, destinata inevitabilmente ad essere buttata. Le sue origini risalgono alla seconda guerra mondiale quando la preparazione del crumble prese il posto di quella della crostata a causa del razionamento degli ingredienti base (burro, zucchero e farina) diventati preziosissimi, quando reperibili. Facilità di preparazione ed economicità degli ingredienti sono caratteristiche che rendono questa ricetta amata da tutti, da conservare preziosamente nel proprio libro di cucina!
Requisito principale di un buon crumble è che la frutta utilizzata per preparalo sia di primissima qualità. Con il tempo, alle mele, si è sostituita la frutta più diversa, a seconda della stagionalità e delle primizie del mese!
Ma ciò che caratterizza la preparazione di questo piatto in stile “british” è il suo sposarsi alla perfezione anche con gli ingredienti salati, caratteristica che lo rende ottimo anche servito come antipasto se farcito con erbe o spezie. Non solo, le varianti meno conosciute, quelle a base di pesce o carne, sono perfette da servire e divertenti da condividere come piatto unico, un’idea innovativa da sostituire al più comune gratin!
La preparazione degli ingredienti può essere anticipata. Anzi, carne e/o verdure devono essere già cotti al momento di ricoprirli di briciole. La frutta invece si usa più spesso cruda e così anche il pesce.
Unica piaga: da cotto il crumble mal sopporta di aspettare. Si presenta al meglio del sapore e della consistenza se cotto, intiepidito e mangiato. Se si aspetta troppo, la crosticina assorbe umidità e tende a compattarsi. Ma la soluzione esiste: basta preparare tutto quanto prima e tenere in frigo, separatamente, le briciole e il "ripieno" che verranno stratificati solo al momento di infornare.
Il crumble è stato una recente, ma decisamente piacevole, scoperta: avevo sentito parlare di questo modo di preparare il dolce ma non mi ero mai cimentato.
Una giornata grigia e piovosa, alcune pere forse troppo mature, mi hanno convinto a provare; il risultato mi è piaciuto proprio tanto!
Ingredienti (per 4-5 pirottini di Ø 13 cm.)
5 pere abate;
40 g di uvetta sultanina;
30 g di pinoli;
1 limone;
½ cucchiaino di cannella in polvere;
20 ml di grappa di pere (*);
20 g di burro (per imburrare i pirottini);
per la pasta
60 g di burro;
120 g di zucchero di canna;
60 g di farina tipo “00”;
60 g di farina di mandorle.
per la decorazione
40 g di cioccolato fondente;
1 – Preparazione.
In una tazza mettete l’uvetta in ammollo con ½ bicchiere d’acqua calda e la grappa e lasciate a riposo per almeno 1 ora.
Pelate ed eliminate il torsolo alle pere facendo attenzione ad eliminare meno polpa possibile; tagliatele a dadini non troppo grandi e poneteli in una ciotola in cui avrete messo il succo del limone; questo farà sì che le pere non diventino scure.
Utilizzando un padellino antiaderente tostate i pinoli a fuoco moderato continuando a mescolare; togliete dal fuoco e mettete da parte.
Spezzettate finemente il cioccolato fondente.
In una ciotola mettete le farine setacciate, lo zucchero ed il burro, freddo di frigorifero, tagliato a dadini.
Mescolate grossolanamente con un cucchiaio quindi con la punta della dita si sfrega il burro negli ingredienti asciutti fino ad ottenere un impasto sbriciolato.
Eliminate dalle pere il succo, aggiungete la cannella in polvere, i pinoli, l’uvetta strizzata e mescolate bene.
Imburrate gli stampi (o i pirottini).
Con un cucchiaio, distribuite il composto con le pere nei vari pirottini e ricoprite uniformemente con l’impasto granuloso.
Aggiungete i pezzetti di cioccolato.
2 – Cottura.
Ponete i pirottini in forno, preriscaldato a 200 °C e cuocete per 20 min. o comunque sino a doratura della superfice del crumble.
3 - Presentazione.
Servite i crumble tiepidi.
(*) Se non avete la grappa alle pere, potete usare
del vino bianco, del marsala secco (eliminando l’acqua calda) o della grappa
normale.
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