Questa è una ricetta semplice, di rapida
esecuzione, economica (le alette di pollo hanno un costo tra i 3 ei 4 euro al
Kg), ma l’aspetto più importante (a parer mio) è quello di invogliare i nostri
figli (o nel mio caso i nipoti) a mangiare la carne.
I bambini sono sempre molto “attratti” dai fritti:
patatine, cotolette, ecc.
La maggior parte delle persone, io compreso, per
anni ha demonizzato i cibi fritti, considerandoli poco salutari! In realtà
molti studi scientifici pubblicati negli ultimi anni, hanno dimostrato la non
fondatezza di tali considerazioni: il
fritto è sano ma solo se fatto bene.
Infatti,
il fritto può essere salutare o addirittura dannoso ma dipende da tanti
fattori.
A
meno che non siano presenti patologie epatiche o pancreatiche che ne
sconsiglino l’uso, la frittura e i fritti non fanno male, anzi. Stimolano il
fegato e lo aiutano a lavorare più velocemente, accelerando quindi il
metabolismo, a patto che sia preparata rispettando alcune regole e che sia ben
bilanciata ed associata all’interno del pasto con altri alimenti scelti
appositamente.
Quindi, il fritto non deve essere demonizzato.
Inserire in modo frequente, anche un paio di volte a settimana una bella
frittura e anche dei soffritti ha molti vantaggi sullo stimolo metabolico e
quindi sul dimagrimento. Non bisogna sempre preoccuparsi solo delle calorie dei
cibi, ma soprattutto della risposta ormonale che un alimento produce
all’interno dell’organismo.
Per
esempio, durante la frittura delle patate si formano amidi resistenti non
assorbibili, come pure mantecando la pasta in padella si producono amidi solo
parzialmente digeribili dagli enzimi digestivi (alfa-amilasi). La cottura in
olio bollente è adatta a qualsiasi alimento e migliora le qualità
organolettiche di ortaggi e cereali, come pure dei cibi proteici. In generale,
il fritto è più digeribile rispetto ad altri tipi di cottura in quanto
l’alimento di disidrata e quindi è facilmente aggredibile dai succhi digestivi.
L’alimento fritto, nelle sue proprietà nutrizionali sarà molto più vicino ad un
alimento crudo. Infatti nel corso della frittura, se la temperatura dell’olio è
mantenuta costante e sostenuta, si evita l’imbibizione d’olio mediante la
creazione immediata di una barriera lipidica che da una parte ostacola la
penetrazione del grasso, dall’altra preserva i nutrienti.
La
frittura agisce principalmente grazie ad un’azione coleretica e colagoga, in
altre parole fa contrarre e decongestionare la colecisti.
Quindi niente più tabù sul fritto, a patto che si
seguano delle regole precise, prime fra tutte, la scelta dell’olio e la
temperatura di cottura.
Riassumendo riporto le regole per una sana
frittura:
- Olio extravergine di oliva di ottima qualità o, in alternativa, olio d’oliva, olio di semi d’arachide, olio di semi di girasole: questi ultimi due hanno un punto di fumo (temperatura in cui si sviluppa l’acroleina) molto simile all’olio EVO.
- Massima temperatura dell’olio 160°C-180°C. Se l’olio fuma e emette un odore acre gettarlo via per evitare di ingerire l’acroleina (sostanza tossica dannosa per la salute); le temperature corrette per friggere i cibi a casa:
130-145°C per gli alimenti ricchi di acqua come
verdure, patate, frutta;
155-170°C per gli alimenti fritti in pastella,
infarinati o impanati;
175-190°C per alimenti piccoli (una frittura rapida).
- Evitare di riutilizzare l’olio da frittura.
- Ridurre i tempi di cottura per evitare che gli alimenti fritti si colorino eccessivamente. L’acrilamide è una sostanza cancerogena che si trova nelle parti bruciacchiate o scure.
- Gli alimenti da friggere devono essere a temperatura ambiente, asciutti, non salati.
- Scolare ed asciugare bene l’alimento. Salare solamente al momento del consumo, poiché il sale renderebbe morbido e non croccante il fritto.
- Preferire recipienti in acciaio.
Ingredienti (per 4 persone).
12 ali di pollo;
80 g di farina tipo “0”;
2 uova intere;
200 g di pane grattugiato;
2 cucchiai di farina di mais (fioretto);
1 cucchiaio di grana grattugiato;
3 cucchiai di latte intero;
Olio di arachide per friggere q.b.
Sale e pepe q.b.
1 - Preparazione.
Prepariamo le alette di pollo.
Eliminate dalle alette ogni residuo o spuntoni di piume.
Con un coltello affilato incidete e poi tagliate, a livello della giuntura, eliminando la porzione terminale dell’ala (1).
Praticate un taglio tutt’attorno all’osso a livello della giuntura (2).
Tenendo l’osso ben saldo, raschiate la carne portandola nella parte opposta (3).
Praticate delle piccole incisioni, nella carne, al fine di aprire a ventaglio la polpa (4); per quanto riguarda la pelle, potete decidere se eliminarla totalmente, solo in parte o lasciarla (come nel mio caso).
Potete appiattire la polpa di ogni aletta o lasciarla a forma di “ombrellino” (5) (6).
Procedete allo stesso modo con tutte le alette.
Prepariamo gli ingredienti per la panatura.
Predisponete 3 ciotole: in una mettete la farina bianca, in una seconda battete le uova con il latte e del pepe nero macinato fresco e un’ultima con il pane grattato, il fioretto di mais il grana miscelati bene tra loro.
Procediamo con la panatura.
Dopo aver asciugato bene le alette infarinate la carne, scotetele bene per eliminare la farina in eccesso; passatela nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato.
Eliminare il pangrattato in eccesso, ripassatele nell’uovo e poi ancora nel pan grattato: questo doppio passaggio produrrà una crosticina croccante e compatta.
12 ali di pollo;
80 g di farina tipo “0”;
2 uova intere;
200 g di pane grattugiato;
2 cucchiai di farina di mais (fioretto);
1 cucchiaio di grana grattugiato;
3 cucchiai di latte intero;
Olio di arachide per friggere q.b.
Sale e pepe q.b.
1 - Preparazione.
Prepariamo le alette di pollo.
Eliminate dalle alette ogni residuo o spuntoni di piume.
Con un coltello affilato incidete e poi tagliate, a livello della giuntura, eliminando la porzione terminale dell’ala (1).
Praticate un taglio tutt’attorno all’osso a livello della giuntura (2).
Tenendo l’osso ben saldo, raschiate la carne portandola nella parte opposta (3).
Praticate delle piccole incisioni, nella carne, al fine di aprire a ventaglio la polpa (4); per quanto riguarda la pelle, potete decidere se eliminarla totalmente, solo in parte o lasciarla (come nel mio caso).
Potete appiattire la polpa di ogni aletta o lasciarla a forma di “ombrellino” (5) (6).
Procedete allo stesso modo con tutte le alette.
Prepariamo gli ingredienti per la panatura.
Predisponete 3 ciotole: in una mettete la farina bianca, in una seconda battete le uova con il latte e del pepe nero macinato fresco e un’ultima con il pane grattato, il fioretto di mais il grana miscelati bene tra loro.
Procediamo con la panatura.
Dopo aver asciugato bene le alette infarinate la carne, scotetele bene per eliminare la farina in eccesso; passatela nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato.
Eliminare il pangrattato in eccesso, ripassatele nell’uovo e poi ancora nel pan grattato: questo doppio passaggio produrrà una crosticina croccante e compatta.
2 - Cottura.
In una padella a bordi alti, fate scaldare abbondante olio di semi: queste fritture necessitano una cottura in olio profondo.
Se possibile, utilizzando un termometro digitale, controllate la temperatura dell’olio che dovrà essere la più vicina possibile ai 160-170 gradi; nel caso non avete il termometro, utilizzate il solito sistema dello stecchino di legno: quando friggerà vistosamente, l’olio è pronto.
Friggetele, 3-4 alette alla volta, in abbondante olio caldo, sino a completa doratura: ci vorranno 10 minuti circa.
In una padella a bordi alti, fate scaldare abbondante olio di semi: queste fritture necessitano una cottura in olio profondo.
Se possibile, utilizzando un termometro digitale, controllate la temperatura dell’olio che dovrà essere la più vicina possibile ai 160-170 gradi; nel caso non avete il termometro, utilizzate il solito sistema dello stecchino di legno: quando friggerà vistosamente, l’olio è pronto.
Friggetele, 3-4 alette alla volta, in abbondante olio caldo, sino a completa doratura: ci vorranno 10 minuti circa.
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