Ho
smesso di studiare presto e, all’età di quindici anni, ho iniziato la mia vita
lavorativa che si è finita dopo quarantatré anni, nel 2008 quando, stanco di
lavorare, ho deciso di andare in pensione.
Oggi
sono un pensionato di 62 anni che, finalmente, può spendere il proprio tempo ed
energie per seguire e coltivare quegli interessi che, per ovvi motivi, per
oltre 40 anni ho trascurato o rimandato.

Per
alcuni è un grosso problema passare da un quotidiano impegno lavorativo a intere
giornate, settimane e mesi totalmente liberi da orari, capoufficio e colleghi;
ho sentito di casi che, dopo qualche mese, hanno cercato di rientrare nel mondo
lavorativo, pur non avendo particolari necessità economiche.
A
essere sincero, nel mio caso, ci sono dei giorni che dovrebbero avere 36 ore
per riuscire a fare tutto ciò che avevo in programma.
Navigando
in “rete” si trovano centinaia di siti e/o blog che trattano di cucina; questo
mio blog non ha la presunzione di competere con questi siti e blog o, ancor
peggio, insegnare qualche cosa.
Lo
spirito, il significato, è quello originario del blog sin da quando nacque il
fenomeno; non di-mentichiamoci che la parola BLOG è il risultato della fusione
di due parole: Web e Log. In definitiva, resta sempre un
“diario in rete”, un insieme di appunti o commenti che sono presentati in modo
cronologico e che sono pubblicati su un sito Web a puntate.
Se
facciamo un confronto, notiamo che la struttura e il linguaggio di un blog sono
simili a quelli di un tradizionale diario.
Sino
a qualche tempo fa, le mie ricerche e le mie prove di cucina portavano alla
preparazione di piatti che necessitavano una valutazione diversa da quella che
io stesso davo; quindi, le mie “cavie” abituali erano (e lo sono tuttora) i
miei famigliari e qualche amico.
A
un certo punto però, ho sentito la necessità di ampliare la schiera di chi
provava le mie ricette (collaudate o sperimentali); ecco quindi l’idea del blog,
un diario nel quale appuntare il come, il quando e il perché di una ricetta.
E’
un blog “casereccio”, costruito, dopo aver letto un po’ di letteratura sull’argomento
e aver raccolto materiale nell’immenso bacino del Web, utilizzando blogger di
Google (che è gratuito).
Anche
le immagini, inserite a commento delle varie ricette, sono “fai da te”; in rete
s’incontrano siti e blog con delle splendide immagini, sicuramente fatte da
professionisti o quasi; le mie non sono così belle ma vanno bene come sono, visto
che stanno a dimostrare che effettivamente quei piatti li ho preparati e
provati.
Non
so se questa nuova iniziativa durerà o meno; io ci provo e sarà il tempo e
riscontri che riceverò a dirmi se ho perso del tempo.
Comunque
vada, mi è piaciuta l’idea ma, soprattutto, il lavorare a questo progetto mi ha
permesso di mettermi alla prova una volta ancora.
Orsobruno.
Ultimamente sembra che non si possa fare a meno di parlare di ricette: TV, sito, giornale o chiacchierata tra amici... Sempre le solite cose............ ma finalmente ho scoperto il Suo sito !!! Le ricette sono molto valide, semplici da realizzare e senza troppi ingredienti "alla moda" ma le cose che più apprezzo ed ADORO sono le curiosità e gli approfondimenti su alcuni ingredienti. Bravo Bravo Bravo. A proposito.... io ho un albero di giuggiole: proverò a fare il famoso liquore.
RispondiEliminaChe dire? Grazie! Mi fa molto piacere trovare qualcuno che apprezza quello che sto facendo. Solo 2 anni fa conoscevo appena cosa fosse un Blog e poi, grazie alle insistenze di mio figlio, a luglio dell'anno scorso è iniziata questa avventura. Ho realizzato questo Blog da solo: impostazione, fotografie, ecc.E' uno spazio semplice, senza troppi fronzoli e che, salvo qualche aggiustamento che farò presto, vorrei non definirlo un Blog di "cucina" (non l'ho mai considerato tale) ma, come dico nella presentazione: "..uno spazio per condividere la grande passione per la cucina e.... non solo". Le ricette che descrivo fanno spesso parte della tradizione della mia femiglia o derivano da spunti raccolti in oltre 30 anni in giro per l'Italia o l'Europa per lavoro. Alcune volte prendo l'idea da ricette di altri che mai pero sono quel semplice "copia e incolla" che spesso trovo nel web; le valuto, le provo e poi, prima di descriverle, le modifico secondo i miei gusti (lo dimostrano le foto che faccio del piatto pronto da consumare). Le curiosità e/o gli approfondimenti sono, a prer mio, più importati della ricetta stessa: conoscere la storia, le origini, l'evoluzione di un piatto (o di un igrediente) rende il cucinare, quel piatto o quell'ingrediente, molto più appagante. Credo che continuerò così. Aancora grazie !!
Eliminabravo bravissimo un sito molto professionale ed accattivante si vede proprio che hai una gran passione; continua cosi'
Eliminail tuo assicuratore, ciao un abbraccio
A partire da oggi tu, la tua famiglia e i tuoi collaboratori, entrate nella mia lista delle "cavie" ufficiali, destinate a provare (e poi giudicare) le nuove ricette.
EliminaGrazie 1000 per la simpatia.
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RispondiEliminaavete scritto che il topinambur è di origine nord americana creo che sia falso . come tutte le piante hanno una storia a volte diversa . La salvia ispanica non è spagnola anche se Linneo la classifico tale ma messicana. La nocciola non è piemontese
RispondiEliminama di talanico vicino ad avella in campania Il Topinambur forse è svizzero.
Ciao! sono Silvia,attualmente Busnaghese fuggita dal caos di Milano città per riuscire ad avere i miei spazi (villetta) e un po' di tranquillità. Ho letto con interesse ciò che hai scritto sul fare il formaggio in casa... mia grande aspirazione, per cui..il tempo di mettere insieme il necessario e di arrivare alle tanto sospirate ferie... e mi lancio!
RispondiEliminaFantastico Silvia!! Tante saranno le soddisfazioni nel portare a tavola e consumare un prodotto che, sino a ieri, acquistavi dal formaggiaio. Il segreto, a parer mio, sta nell'iniziare con le cose più semplici (per es il primosale, stracchino, ricotta) per poi, acquistando dimestichezza con le procedure, cimentarti in preparazioni un po' più impegnative (caciotte fresche, stagionate, cacioricotta). Queste sono tutte preparazioni che ho già affrontato con un discreto successo, secondo chi le ha provate. Penso che nelle prossime settimane di riuscire a completare i vari post e pubblicarli. Ti auguro un buon lavoro e non scoraggiarti se, ogni tanto, capita che qualche cosa va "storta". Mi raccomando, attenzione alla qualità delle materie prime (per es. il latte); rispetta tempi e temperature e sentirai che buono il formaggio "fai da te"! Fammi sapere come sono andate le cose.
EliminaChe spettacolo di blog! Amo le cose genuine e autentiche. Apprezzo molto le persone che vivono positivamente i cambiamenti della propria vita.
RispondiEliminaBravo!
Sono capitata qui per caso, leggendo la ricetta per il recupero delle bucce del limone post limoncello. Mi piace come scrivi e le ricette che fai. Complimenti
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