venerdì 6 ottobre 2017

Penne con peperoni e salmone affumicato.

L'affumicatura o affumicamento è un'antica tecnica di conservazione, cottura e insaporimento degli alimenti. Questa tecnica consiste nell'esporre un prodotto alimentare al fumo provocato dalla combustione di legno avente una bassa quantità di resina.
Carne e pesce sono gli alimenti più comunemente affumicati, come anche formaggi e verdure.
Alcuni ingredienti utilizzati per bevande come il whisky, la birra affumicata (Rauchbier), ed il tè Lapsang Souchong vengono fatti affumicare prima di essere utilizzati.
Alcuni cibi affumicati
Vi sono due principali tipi di affumicature: a freddo e a caldo. Inoltre, una tecnica di più recente introduzione è l'affumicatura a liquido.
Nell'affumicatura a freddo, il processo richiede da circa 24 a 48 ore (a seconda del cibo) e la temperatura deve essere mantenuta fra i 16 e i 26 °C. Questo tipo di processo viene utilizzato per conferire agli alimenti un'alta capacità di conservazione.
Nell'affumicatura a caldo, la temperatura dev'essere compresa fra i 60 e i 75 °C. Solitamente si esegue prima l'affumicatura a freddo e poi a caldo.
Questa forma di conservazione degli alimenti ha origine nell'antichità.
Questo processo di conservazione, confrontato con la messa sotto sale si distingue per la grande efficienza e si differenzia in quanto il sale assume l'umidità dai cibi senza intaccarne le qualità organolettiche originali, mentre nell'affumicatura i sapori vengono fortemente alterati.
Nell'affumicatura a liquido, i cibi non vengono a diretto contatto con il fumo: esso viene condensato e distillato in acqua, per poi essere unito in questa forma agli alimenti, che ne assumono il sapore, senza esserne esposti.
In Europa, l'ontano era il legno impiegato tradizionalmente per l'affumicatura, ma ora è la quercia la più utilizzata, insieme al faggio, in misura minore. In Nord America, il noce bianco americano, la mesquite, la quercia, il pecan, l'ontano, l'acero e alberi da frutto come il melo, il ciliegio e il pruno, sono comunemente utilizzati per produrre il fumo.
Oltre al legno, è possibile impiegare altri combustibili, talvolta aggiungendo anche ingredienti aromatizzanti. Alcuni produttori nordamericani di prosciutto e pancetta fanno affumicare i loro prodotti bruciando pannocchie. La torba viene bruciata per asciugare e affumicare il malto d'orzo usato per fare whisky e alcune birre. In Nuova Zelanda, la segatura dalla nativa manuka (albero da tè) è comunemente utilizzata per affumicare il pesce. In Islanda, viene utilizzato lo sterco di pecora essiccato per affumicare a freddo pesce, agnello, montone e balena.

Mi hanno regalato del salmone affumicato che però non era già affettato ma si trattava di un filetto intero.
Invece di preparare la “classica” pasta al salmone, ho voluto realizzare questa ricetta semplice e rapida esecuzione ma, a parer mio, molto gustosa!


Penne con peperoni e salmone affumicato.

Ingredienti (per 4 persone). 
320 g di penne (o altro tipo di pasta a Voi gradita);
60 g burro;
150 g Salmone affumicato (non a fettine, meglio se filetto);
1 peperone rosso + 1 giallo;
1 scalogno;
1 bicchierino Vodka (o ½ bicchiere di vino bianco secco);
3 cucchiai di olio EVO;
Sale e pepe nero macinato fresco q.b.
1 mazzetto di prezzemolo fresco (opzionale). 

1 – Preparazione. 
Pulite e tritate finemente lo scalogno.
Lavate accuratamente i peperoni e, dopo aver eliminato il picciolo i semi ed i filamenti bianchi, tagliateli a listarelle.
Tagliate il salmone a dadini non troppo grandi. 

2 – Cottura. 
In una padella, abbastanza ampia da poter far saltare la pasta, fate sciogliere il burro, aggiungete lo scalogno e fate rosolare, a fiamma bassa, per qualche minuto facendo attenzione che lo scalogno non bruci; se necessario, aggiungete 1 cucchiaio di acqua calda.
Quando lo scalogno sarà diventato “trasparente”, unite i peperoni, salate, pepate e continuate la cottura per circa 10 minuti assicurandovi che la preparazione non si asciughi troppo; nel caso, aggiungete un po’ di acqua calda.
Unite ora il salmone, mescolate bene, fate rosolare per 2-3 minuti e sfumate con la vodka (o il vino bianco).
Proseguite nella cottura per altri 10 minuti.
Nel frattempo, portate ad ebollizione abbondante acqua salate e lessate la pasta.
Scolate la pasta “al dente”, versatela nella padella col resto degli ingredienti e fatela “saltare” per un paio di minuti; non fatela asciugare troppo e, se necessario, aggiungete 1 cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Spegnete il fuoco, aggiustate di sale (se necessario), unite l’olio EVO e mantecate per 1 minuti.

3 - Presentazione. 
Impiattate con una spolverata di pepe nero macinato fresco e, se gradito, del prezzemolo tritato finemente.
Servite la pasta ben calda.

Riepilogo costi-Kcal.

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